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11 Ottobre 2007 20:07

RAZZISMO SPIETATO - secondo atto.

931 visualizzazioni - 0 commenti

di roberta marin

Lettera racc.a.r. inviata all'amministratore del condominio (dr Salvatore Vinciguerra, Via Bronte, 43/a-95127 Catania) e al "coinquilino" portiere (sig. Rosario Scuderi, Corso Sicilia,71-95131 Catania), dello stabile in cui abito: Catania,2-10-2007 La presente per significarVi quanto segue: Qualche giorno fa, con mia grande sorpresa, sono stata avvicinata da una Signora, collaboratrice di un esercizio commerciale sul Corso Sicilia. La Signora mi ha raccontato che qualche giorno prima era stata investita da un getto d'acqua, proveniente dal terzo piano del nostro stabile. Conseguentemente, chiusa la conversazione telefonica che aveva in corso dal telefono pubblico sito in C.so Sicilia, andava a "protestare" dal portiere sig. Rosario Scuderi, il quale, in un primo momento negava dichiarando che dal terzo piano non poteva cadere acqua e successivamente si mostrava incredulo ma, poi, constatato che l'acqua era stata gettata dal balcone del terzo piano, che ne mostrava ancora evidenti le tracce, non poteva che ammettere quanto accaduto. Sempre a detta della Signora, il portiere assicurava che avrebbe immediatamente richiamato gli abitanti del terzo piano. La stessa Signora mi riferiva che non era quello il primo episodio ma era solo l'ultimo di una serie di episodi analoghi che si verificano, con una certa regolrità, da qualche settimana. Ora, poichè sul ballatoio del terzo piano, appartenente ai sigg.ri Bellino, da qualche tempo non vi sono più piante, l'intera vicenda, a mio giudizio, è alquanto strana e, sembra, piuttosto che casuale, "studiata a tavolino", in considerazione di recenti e ben noti accadimenti per i quali vi sono procedimenti in corso, per cercare di creare un qualche precedente con terze persone, con il preciso intento di avvalorare la tesi che sia io, unica condomina ad avere il "balcone fiorito" , la colpevole di tali comportamenti "incivili". Tanto dovevo affinchè il dr. Vinciguerra prenda gli opportuni provvedimenti nei confronti dei sigg.ri Bellino ed il portiere sig. Rosario Scuderi, riferisca sull'accaduto confermando che l'acqua proveniva dal terzo piano e riferendo la sua versione dei fatti. Distinti saluti. Roberta S. Marin Così la racc. inviata! Ma, successivamente al ricevimento di questa, segue un "terzo atto" che pubblicherò al più presto. Nel frattempo non è escluso che si compia anche un "quarto atto". Tanto le autorità istituzionali hanno da occuparsi di cose ben più serie di semplici "innaffiamenti". Attualmente c'è l'*affare* dell'*imprenditore* Andrea Vecchio che monopolizza l'attenzione di tutte le Autorità statali e governative, della Magistratura e delle autorità inquirenti antimafia. Come se il “caso Vecchio” fosse l'unico attribuibile agli alti vertici della mafia e non a boss (piccoli e noti, subito eliminati) che si debbono autosovvenzionare. Ma non potrebbe essere invece che il “caso Vecchio” venga tanto attenzionato proprio perché riguarda solo la richiesta del “pizzo” e non tira in ballo la vera mafia, quella altolocata? L'On. Di Pietro, ripetutamente e di certo non a caso, non asserisce forse che la mafia è nelle Istituzioni? Non credo si riferisca ai questuanti del "pizzo"! E' emblematico che il caso di mafia (quella dei “colletti bianchi”, quella degli intoccabili) che riguarda prima mio marito (anch'egli *imprenditore*!) e poi anche me, non è mai stato degno dell' attenzione statale e istituzionale. E dire che in Arcoiris (CONTINUITA' DI 1 STORIA DI MAFIA "di altri tempi"- postato il 23/03/2007 19:41:03) il caso nostro ha avuto oltre 190 letture. Però nessun commento!

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