Lettere ad Arcoiris

IC I il KAMIKASE NOSTRANO ?

di adrianabattist

C'era una volta un giovane operaio, a tredici anni imparò l'arte del suo mestiere e giunto alla maggiore età sposò il suo grande unico a more. Vennero al mondo due figli, quel giovane operaio iniziò a sognare una vita migliore per la sua famiglia. acquistò un costoso macchinario e come un pioniere iniziò come artigiano in un garage del paese. lavorava giorno e notte per far fronte agli impegni con i clienti. La sua mamma scendeva a nutrirlo e sorreggerlo con numerosi zabaglioni, il padre costruiva per lui attrezzi utili al lavoro , la sorella -fuori orario della sua occupazione-svolgeva i lavori contabili di cui, l'operaio/fratello aveva poca esperienza. una giornaliera conquista di vita migliore dove, quella che chiamavano" LA SACRA FAMIGLIA " respirava la speranza all'unisono. questo respiro reggeva il neonato artigiano e lui si faceva forza, anche se i nervi saltavano quando la banca lo richiamava soltanto per cinquecentomila in rosso da coprire in breve, Passarono gli anni, morirono padre e madre, crebbero i figli e a loro insegnò tutte le malizie del mestiere. la sorella si ammalò di un male oscuro e solo nel tempo ebbe ragione delle sue negazioni ad applicarsi ancora nell'aiuto. Ma per l'operaio/artigiano la speranza erano i figli, il proseguo di tanto lavoro e di minor sacrifici. Con finanziamenti vari acquistò nuovi macchinari, il prezzo doveva farsi migliore , per quanto sin dagli anni 1980 la moda di ,,non pagare,, si fece costante. quindi era indispensabile tallonare i pagamenti e verificare la scelta dei clienti. Con le banche, si sa, se non paghi sono guai. Venne un giorno ICI misericordia! ci mancava , non bastavano tutte le altre tasse ? Operaio da 55 anni e artigiano rispettato per quasi 47 , le responsabilità di ogni genere divennero pesanti ed egli si ammalò gravemente , non ultimo l'intervento al cuore e ancora il laser agli occhi... Chi pagare ? .. la banca o l' ICI ? Il pressante e indiscutibile sollecito del Comune non dava tregua, optarono quindi, padre e figli per e l'ausilio di un avvocato. Questi, con numerose parcelle senza ricevuta, garantiva a voce che tutto andava bene.. e lo disse sino a che un giorno morì. In quei giorni morirono anche le speranze e i beni di quel giovane operaio, fattosi artigiano e poi vecchio malato : venne convocato davanti al tribunale , dove quaranta persone erano pronte a comprare _a prezzo fallimentare _tutta la sua vita di dedizione e amore familiare. Ora fa l'ammalato a tempo pieno, come la sorella, si, perchè la scienza medica ha scoperto che sono uguali. ridevano uno sera scoprendo che assumono gli stessi medicinali . Lui ora vive in casa d'affitto e poco gli resta della modesta pensione acquisita nei duri anni da artigiano. I figli, improvvisati pionieri moderni, con figli a carico, cercano di fare buon uso della dolorosa esperienza e vogliono ricostruire un futuro migliore migliore per i figli... ICI e collaterali, glaciali interpreti di un male che non perdona, si aggira nella notte bianca o nera o di altro colore.. si dice che parla politichese, una lingua difficile da capire ma che uccide appena un attimo dopo della tua disattenzione. QUESTA è "FIABA" DOVUTA A TUTTI GLI UOMINI/ARTIGIANI DI BUONA VOLONTA' adriana battist