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11 Settembre 2007 03:22

IL mondo di sotto

824 visualizzazioni - 1 commento

di pierluigi dattis

C'è tutto un mondo intorno a noi, un mondo fatto di contatto con la terra, un mondo che non vuole e non può perdere contatto con la terra:il mondo sotto. IL nostro lavoro ci pemette di vivere momenti impagabili. Siamo dei privilegiati:abbiamo l'oppoerunità di condividere emozioni intense con persone alla quali cerchiamo di dare gli strumenti necessari per far ripartire la loro vita, ma chi veramente riparte e guadagna vita siamo noi. Certo, occorre avere l'animo predisposto, perchè può essere doloro fare il "pieno di umanità", ma se trovi quel coraggio che distingue il viaggiatore dal turista, il mondo ti offre la possibilità di essere vossuto, ti accoglie a braccia aperte offrendoti quel pane che condividi seduto per terra, mangiando con le mani e offerto dalle stesse mani di chi lo ha fatto. Bene prezioso arrichito da uno sguardo ancor più prezioso, uno sguardo che vale più di mille parole, che ti accoglie e ti scalda. Poi le mani ruvide, mani che lavorano e si sporcano senza la vergogna di mostrarsi, perchè orgoglioso strumento di lavoro. E poi sorrisi e giochi vivaci di bambini che ti cercano e vogliono un contatto, quasi avessero la necessità di immagazzinare col tatto la senzazione del momento, di un attimo di irreale presenza, quasi divesser avere la certezza che tu esisti e forse tornerai. Sorrisi e amicizia là dove crediamo le persone debbano esser tristi perchè povere. Ma povere di che, di cosa? Siamo noi ad essere poveri dentro, ricchi di cose, ma vuoti e distanti, chiusi nelle nostre pudiche"cose private", con i nostri vestiti che coprono un corpo che, se non perfetto, deve essere nascosto, un corpo necessariamente peccaminoso e che ha perso tutta la sacralità del tempio dell'anima. Il mondo di sotto si siede per terra, dorme per terra, mangia per terra, lavora per terra permettendo così agli uomini di ricordarsi da dove vengono, di non dimenticare le proprie radici quasi come se la terra fosse un'immensa memoria indistruttibile, una memoria fatta di realtà quotidiane che sono la vita. Facciamolo anche noi, proviamo a mantenerlo, questo contatto con la terra, tocchiamola,ascoltiamola, facciamolo ricordandoci che siamo uomini e così come siamo nati moriremo, tornando verso quella terra che troppe volte abbiamo ignorato, lavato via in fretta dal nostro corpo per non avere addossso la polvere del mondo, di quel mondo di sotto che vogliamo non si avvicini, del quale abbiamo paura oerchè è il nostro. Occorre davvero fare costantemente un grosso sforzo per ricordarci che siamo uomini e viviamo nel mondo di tutti, non migliori di altri solo perchè ci sediamo su una seggiola nel nostro mondo di sopra. Fonte: Pangea

COMMENTI

11 Settembre 2007 05:46

NESSUN DORME !.. E COSI' NEL SILENZIO DELLA NOTTE TROVO UN AMICO! buon giorno e buona terra a tutti... bella e importante questa pagina, uno scritto che è sopra il confine della conoscenza. ... in vena di confidenze posso aggiungere che un "viaggio" sotto è spesso inevitabile. Dopo un lungo e lacerante periodo, dove la mia interiorità , le mie certezze , le mie attese ..la mia anima e la mia fede! precipitarono in un fondo polveroso senza scampo.. mi parve di non avere più l'amore dentro di me, un guscio vuoto e dal di fuori solo i dolori più esaltati della sofferenza fisica. sgomenta pensai fossi resa, un terribile controsenso rispetto alla battaglia per la vita condotta da molti anni. "adesso come faccio ? come mi ritrovo ? "e fiumi di lacrime non davano le verità che cercavo.. optai per un pensiero nato , spero dallo spirito ,immagino stanco di patire.. e con lui andai alle origini! e mi venne da dire :" ricomincio dalla terra !" Detto questo mi parve di ritrovare una parte di me , sepolta mio malgrado da tanto discutibile male. A poco a poco scopro quanto lasciai : impronte non sempre di equal misura,scoprii che il male aveva seminato i suoi residui, il bene faceva baboia per dilettarmi ad ancora a provarmi. il tempo passa e sempre più la terra penetra in me e non mi soffoca, io la amo e la amo anche per gli altri senza risentimenti. In questi giorni, osservo la terra turgida dell'autunno e come i pionieri faccio ancora progetti.. affidando tuttavia la mia carcassa ad ogni strato primordiale ,sino all'ultimo ,quando mi parrà di lanciarmi un pugno di terra come estremo saluto. buona giornata a tutti adriana

adrianabattist

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