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22 Agosto 2007 12:10

a cura di Paolo De Gregorio: La decrescita impossibile (2)

1415 visualizzazioni - 4 commenti

di Paolo De Gregorio

Se vogliamo parlare concretamente di "decrescita" dobbiamo immaginare uno scenario molto probabile, addirittura sicuro in tempi medi, in cui si diffonderanno notizie sulla reale consistenza delle riserve petrolifere (ingigantite dalle grandi multinazionali per dare più valore alle loro società), a cui si aggiungerà il fatto sicuro che una quota consistente del petrolio mondiale andrà verso CINA e INDIA, a cui si aggiungerà prima o dopo una perdita di influenza degli USA e di tutto l'Occidente nell'area mediorientale, mentre la recente alleanza militare russo-cinese significa una strategia che dagli Urali al Pacifico porterà a un'area integrata economicamente e militarmente di tale peso da scoraggiare qualsiasi prepotenza. La concomitanza di qualcuno di questi fatti, l'abbandono Usa dell'Iraq, voci su una grande crisi petrolifera, porteranno il costo del barile a 150 dollari e tutta l'economia attuale andrà in crisi. La globalizzazione, favorita dai bassi costi dei trasporti (aerei, navi, TIR) andrà in frantumi e sarà necessario passare alla terza rivoluzione industriale in cui le nazioni per prima cosa dovranno pensare alla autosufficienza alimentare ed energetica (da energie rinnovabili), abolendo tutti gli sprechi, a cominciare dagli eserciti. L'attuale follia per cui centinaia di Tir trasportano dall'Italia alla Francia bottiglie di acqua San Pellegrino, mentre altrettanti camion partono dalla Francia per l'Italia con bottiglie di acqua Badoit ed Evian, la follia per cui un vasetto di yogurt alla fragola venduto a Stoccarda percorre 9115 chilometri tenuto conto del percorso del latte, delle fragole coltivate in Polonia, dell'alluminio per l'etichetta e della distanza per la distribuzione, la follia per cui un agnello surgelato in Nuova Zelanda percorre 18.835 chilometri in aereo cargo per arrivare in Inghilterra, ebbene queste follie, che sono la sostanza della globalizzazione, saranno spazzate via dalla crisi petrolifera e dovranno essere sostituite da un imperativo buono per tutti: bisognerà cibarsi di alimenti prodotti in una dimensione locale (che è poi la raccomandazione che da 20 anni ci propone il "contadino" Bovè). Le nazioni che punteranno anticipatamente a ristrutturare settore energetico ed agricoltura in forme ecosostenibili e diventeranno autonome dalla globalizzazione, risparmieranno ai loro cittadini tragedie immense, anche se è lecito pensare che nulla si muoverà fino a quando i fenomeni sia del riscaldamento globale, sia la crisi petrolifera si manifesteranno. Ricordo sommessamente che la nostra classe politica, pur avendo tutti i poteri per farlo, non impone ai palazzinari di realizzare le nuove costruzioni in cui vi siano due elementi strutturali obbligatori: le pareti rivestite di pannelli fotovoltaici proporzionate per dare 3 kilowatt a ogni appartamento, e un lastrico solare libero che convogli l'acqua piovana in una sottostante cisterna adeguata al volume dell'immobile. Praticamente avremmo case con l'autosufficienza energetica e l'autosufficienza idrica. E ciò costerebbe infinitamente di meno della urgente ristrutturazione di tutte le tubature che perdono per strada il 70% di preziosissima acqua. Ma il nostro ministro verde dell'ambiente, entusiasta difensore del suo appannaggio di 15.000 euro mensili, non disturba i palazzinari con queste "farneticanti" richieste. Paolo De Gregorio 19 agosto 2007

COMMENTI

27 Agosto 2007 15:53

Senza fare della demagogia e senza avere idee politiche particolari, senza strumentalizzare e voler fare il catastrofista, è vero che siamo in una fase storica di transizione importante, ma sicuranmente positiva. Il sistema economico su cui la maggior parte delle nazioni basa il propio benessere è agli sgoccioli, dovuto al fatto che le risorse del pianeta sono in esaurimento ( essendo il pianeta terra un sistema fisico chiuso ), ma è in costruzione un enorme e avanzatissimo reattore a fusione nucleare che potrà potenzialmente risolvere la maggior parte dei problemi energetici mondiali: si chiama I.T.E.R., è iniziata da poco la sua costruzione nel sud della Francia; è finanziato dalla maggior parte dei paesi occidentali, compresa Cina e Russia. Non produrrà scorie radioattive ( se non di poco conto ) e userà un'isotopo dell'acqua come "combustibile" nucleare, è la stessa reazione che avviene nel sole così come in tutte le stelle. Ma è evidente che finchè il sistema industriale continuerà a basarsi sul petrolio, nulla cambierà. Pensate solo a quanti soldi i governi occidentali ricavano da ogni litro di benzina che consumiamo... oltre a ciò è in fase di studio da parte di alcune facoltà universitarie di fisica un fenomeno chiamato fonoluminescenza che produce a temperatura ambiente reazioni di fusione nucleare, e che può dare ottime speranze per produrre energia pulita, a bassissimo costo e sostanzialmente illimitata. Le fonti da cui prendo queste informazioni oltre che direttamente dai siti ufficiali, anche dalle riviste "Nature" e "Scentific American". Personalmente non amo fare del catastrofismo e non mi piace essere pessimista, la terra e l'umanità hanno subito periodi ben peggiori di questo, l'alternanza fra il bene ed il male c'è sempre stata e sempre ci sarà. Le ideologie politiche da qualsiasi parte vengano fanno male e non seguono mai la verità, le religioni cercano di sostituirsi a Dio;apriamo la mente alla verità dei fatti. Dobbiamo essere degli amanti della verità indifferentemente dalle nostro opinioni.

massimiliano piacentini

25 Agosto 2007 15:27

Non ho dati alla mano ma temo che la tua analisi sia lucidamente corretta. Quello su cui sto riflettendo da tempo però è se l'autodistruzione sia un "germe" inevitabile, di cui l'umanità non riesce a sbarazzarsi. Credo nelle rivoluzioni lente, che partono dalla gente "comune" ma mi sembra che la pigrizia e l'gnavia siano alla base della situazione in cui ci troviamo. In ogni caso, l'informazione, la diffusione dei dati reali sono il primo requisito. Perchè nessuno abbia facili alibi.

Elena

25 Agosto 2007 02:44

Tutto tremendamente vero,,,,,infatti è vero anche che bisognerà aspettare il manifestarsi della tragedia perchè qualcosa cambi. Sarà troppo tardi?

tamara

24 Agosto 2007 21:30

ritengo sia una cosa geniale...ma è anche necessario diffondere tutto questo a tutti in modo chiaro e semplice. Perchè paradossalmente, ciò che è più semplice risulta sempre ...più difficile.

santi

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