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27 Luglio 2007 10:08

La risposta di Fausto Marinetti alla lettera di Mons.Rino Fisichella

1783 visualizzazioni - 13 commenti

di Fausto Marinetti

La risposta di Mons.Rino Fisichella alla lettera di Fausto Marinetti, indirizzata a don Di Noto Caro Marinetti, ho ricevuto la Sua lettera (1) e La ringrazio. Mi dice che mi riguarda!L’ho letta con attenzione e per quanto mi riguarda non ho nulla da rimproverarmi. Temo che il Suo giudizio e la Sua lettura siano parziali e non sempre conformi alla realtà. Vorrei capire quali elementi possiede per affermare che nelle nostre strutture si fornisce ai seminaristi una cultura sessuofobica! Non riesco a seguirLa su questo cammino. Sembra che per Lei sia oro colato quanto provenga da una denuncia e falsità e tentativo di insabbiare se è fatto dalla Chiesa, dai Vescovi e dai Sacerdoti. Mi spiace, ma non è così come le Iene o i reportage a cui fa riferimento. Da parte mia, non mi ritraggo ma non voglio neppure essere utilizzato strumentalmente per aggredire la Chiesa e le migliaia di Sacerdoti (e Vescovi) che ogni giorno con fatica e coerenza vivono la loro vocazione a sevizio di tutti! Con la stessa schiettezza che Lei ha usato, ma con tono differente mi sono sentito di risponderLe. Suo + Rino Fisichella 1) La lettera a don Di Noto La risposta di Fausto Marinetti alla lettera di Mons.Rino Fisichella 24.7.2007 Caro Mons. Fisichella, Le chiedo lo sforzo di non dare per scontato che ogni critica è una "AGGRESSIONE". Non tutti riescono a battervi le mani, sempre e comunque, come certi "giornali di corte" e certi movimenti educati al servilismo e all'adulazione. A volte, quelli che riteniamo "i nostri nemici" sono assetati di giustizia e ci dicono la verità più degli ossequienti. "Salutem ex inimicis nostris"? Lei mi invita a nozze: "Vorrei capire quali elementi possiede per affermare che nelle nostre strutture si fornisce ai seminaristi una cultura sessuofobica!". Ha ragione: non possiedo "elementi" teorici, nozioni astratte, "sentito dire" e quant'altro, ma l'esperienza sulla mia pelle, voragini nella mia psiche: sono stato in seminario dal 1953 al 1968. Quindi, produco fatti, esperienze, comportamenti, situazioni, insegnamenti. Porto in me le stigmate di quella cultura: l'incapacità di "accogliere" il mondo femminile "come altro da me"; l'ideologia del sacrificio (come se Dio fosse un contabile); "fare il bene" agli altri per sentirsi buoni; la vita è una "valle di lacrime"; ecc. Entro in seminario nel 1953, anno in cui i religiosi, riuniti in congresso internazionale, discutono sulla "funzione educativa del pallone nei seminari", non un cenno all'educazione sessuale. Altri tempi, nei quali l'unica presenza femminile ammessa in seminario è la Vergine Maria. Segregazione assoluta, per quattro anni non torno in famiglia. A un undicenne non resta che votarsi a una beata incoscienza, tra gioco, studio e abbondanti pratiche di pietà. Il termine più "familiare": peccato! Onnipresente, più di Dio. Le virtù per eccellenza: obbedienza cieca, rinnegare se stessi, mortificazione dei sensi. Altro che fuga mundi, cancellazione del mondo! Si esalta la santa purità, inculcandoci che il corpo è occasione di peccato. Ogni fine mese il direttore fa il "rendiconto" delle nostre malefatte: bere fuori pasto, andare al gabinetto senza permesso (sfuggendo al controllo), troppa passione per il gioco, troppa amicizia sospetta, ecc. La colpa meritevole dell'inferno: l'amicizia particolare. Non capisco, ma gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. I colpevoli vengono svergognati: "Mele marce, traditori della vocazione, peggio di Giuda". Un dubbio: un ragazzino della mia età come può avere tanta forza da colpire il Cristo in persona? Per prevenire il contagio, l'isolamento del colpevole è immediato, l'espulsione celebrata come una cacciata dal paradiso. Un giorno sparisce anche il sacerdote-assistente, che "dovevamo" chiamare "padre". Ogni sera, ispezionando la camerata, con gesto fulmineo ci strappa di dosso le lenzuola per verificare che cosa succede sotto di esse. Poi arriva l'ordine di dormire con le braccia sopra le coperte. Prediche e conferenze insistono ossessivamente sulla "bella virtù". Per essa preghiamo forsennatamente. Dall'alto della pala dell'altare una "donna vestita di luce" è la nostra donna ideale: incorporea, asessuata, un fantasma. Ogni sera, con la nostalgia, una domanda: "Ma la mia mamma dove è andata a finire?". Al suo posto il direttore spirituale, un vecchietto di 70 anni, buono come il pane, ma incompetente per aiutarci a gestire l'insorgere delle prime pulsioni. Ogni mattina, al suo confessionale, una fila di clienti-bambini per saldare, con un Dio-giustiziere, il conto di una notte inquieta. Il buon padre non sa dire altro che: "Prega, prega! Con la preghiera tutto va a posto". Mi sembra di non essere preso sul serio. Ma, sotto l'imperversare della minaccia dei castighi divini per il delitto di masturbazione, comincio ad avere paura del mio corpo: "Dio me lo avrà dato per punirmi? Cosa gli ho fatto di male?". Gli zelanti sono quelli che fanno la doccia più in fretta, non indugiano nei gabinetti, spiano i compagni che si appartano e li denunciano. Ci viene insegnato, che la purezza consiste nel fingere di non avere un corpo, ignorare la sua crescita, finalità, movimenti. Non sono in grado di capire, ma, con il tempo, mi renderò conto che questo clima produce turbe e danni psicologici irreparabili. Sul conto di chi saranno messi? Chi si preoccuperà di ripararli? Io non so cosa sia lo stupro del corpo, ma quello dell'anima sì. A forza di parlare di "peccato impuro" non si ingenera la sua ossessione? Educazione sessuale? Nel paradiso terrestre del seminario il sesso non deve esistere e, se esiste, è solo in confessionale per chiedere perdono a Dio di averci dato un corpo, che sarebbe meglio non avere. I seminaristi più sfrontati osano bisbigliare: "E' vero che i bambini nascono dal petto delle donne?". Il bambino e la donna sono presenze così insignificanti (o pericolose?) per una formazione umana integrale? Potrà mai Dio vergognarsi di quello che ha fatto? Se un ragazzo fa indigestione di spiritualità disincarnata, come si fa a farne un cristiano senza prima farne un uomo? Può essere condannato ad una specie di anoressia del cuore? A furia di "fare" il cristiano, abbiamo perso di vista l'uomo o abbiamo preteso di fare il cristiano alle spese dell'uomo? Se per 15-20 anni un giovane è tagliato fuori dal suo habitat naturale, la famiglia, è come una pianta coltivata in serra. Appena la si espone è soggetta a tutte le intemperie. Se un uomo passa dalla cassaforte del seminario a quella della canonica; se gli si impone una cintura di castità con il terrore dell'inferno e l'ossessione del peccato mortale, potrà mai venirne fuori un uomo capace di condividere la sorte dei fratelli, che pur si dibattono con la "lussuria degli occhi, della carne, del mondo"? Può il seminario sostituire la famiglia? O forse solo una comunità di padri e madri di famiglia sarebbe in grado di educare dei giovani candidati al ministero, come avveniva all'inizio del cristianesimo ? Ci imbottiscono di vite di santi, che non hanno fatto altro che castigare il loro corpo con digiuni e cilici. Ignoranza, paura, sacro terrore faranno il resto. Un collega mi confiderà: "A furia di parlare contro il sesso mi hanno talmente condizionato, che, quando vedevo stesi al sole degli indumenti intimi femminili, li rubavo e li indossavo per eccitarmi. Eppure m'hanno convinto che quelle "cose" erano sfoghi di gioventù e m'hanno fatto prete lo stesso. Giro da una diocesi all'altra fin che trovo un vescovo, il quale mi manda dal suo medico di fiducia, che mi prescrive un farmaco. Il farmacista, mio conoscente, mi chiede: "Per chi è?". "Per me". "Sai che serve per la sterilizzazione chimica?". Cose d'altri tempi? Ho degli amici appena usciti dal seminario e mi confermano che sono cambiate le forme, è rimasta intatta la sostanza. Si dice: "I seminaristi d'oggi la sanno lunga, hanno già fatto le loro esperienze!". Ma se sono esperienze negative, come potrà il candidato fare una scelta serena? A 25/30 anni uno può decidere per tutto il resto della sua vita, quando non sa niente di "crisi di paternità", di complementarietà uomo/donna, non ha ancora sentito nella sua carne i morsi della solitudine, non ha fatto esperienza dell'esigenza di perpetuarsi come specie? Come fa a rinunciare a ciò che non conosce, a ciò che è stato sublimato, inculcandogli che "il prete rinuncia ad un amore per amare tutti"? E poi, quando si ritrova in parrocchia, solo, la sera, s'avvede che "amare tutti con cuore indiviso", può essere una scusa per non amare nessuno? Se uno viene abituato fin da piccolo ad amare nell'intenzione, a fare atti di amore spirituale, non sarà un alienato per sempre? O l'amore è concreto, come quello della mamma, che è pane e latte, bacio e carezza, o che amore sarà mai? In seminario non c'è, tutt'oggi, la presunzione di far scalare ai neofiti la cima della "santa purità" senza fornire loro l'attrezzatura indispensabile per le alte quote? Che cosa può fare un prete che sui 40-50 anni s'accorge di non essere in grado di portare il "giogo" della castità? Se il prete giovane decide di lasciare non può sposarsi in chiesa, non può insegnare religione, deve allontanarsi dalla parrocchia, ecc. Diritti umani, valore supremo della persona? Forse il Cristo direbbe alla sua Chiesa che è stata lei a tradire l'uomo-prete? Dove sono i preti che denunciano i loro superiori di violenza psicologica, di intimidazione spirituale ed economica? "Se non stai alle nostre regole ti tagliamo i viveri…". Allora uno che fa? Si arrangia. Uno se la fa con le suore, con l'amante, oppure, oppure… (che tragedia!) con dei bambini. E che dire del superiore che invita il "prete bollente" ad andare a donne di nascosto? E' forse cambiata la cultura clericale, che vede la sessualità con gli occhiali neri dei pagani gnostici e manichei? Lei sa meglio di me che i cristiani della prima ora considerano il matrimonio un male necessario. Per S. Ambrogio la donna è tentazione, per S. Gerolamo il marito che ama troppo la moglie commette adulterio. Quanti coniugi sono stati ammessi alla gloria del Bernini per aver esercitato in grado eroico le virtù proprie del matrimonio? Ma quali sono? La rinuncia, il sacrificio, la negazione del piacere? Ha mai meditato sul testo della teologa e madre C. Jacobelli, Risus Pascalis – Il fondamento teologico del piacere sessuale? Basta forse ammettere tra i docenti una zitella, inviare i seminaristi in vacanza o a fare apostolato domenicale? Un amico seminarista mi racconta: "Di ritorno dalle vacanze, 2005, corro dal padre spirituale. "Padre, ho provato simpatia per una ragazza". "E' una tentazione, il maligno in persona, fuggi, fuggi da lei. Prometti di non vederla mai più". Trasformare la donna da sostegno, compagna dell'uomo (per "ordine di Dio") in un pericolo, in una tentazione, in una rivale di Dio è proprio secondo il suo cuore? Non è come cancellare metà della nostra stessa umanità? I preti pedofili avranno la loro responsabilità personale, ma non saranno anche frutto di questa cultura misogina e manichea? Un'amica, saggia e attempata, mi racconta: "Il prete in predica ha inveito talmente contro il sesso, che l'ho aspettato all'uscita e gli ho spiattellato in faccia: "Scusi, padre: si ricordi che anche lei è nato da un amplesso coniugale, non dagli angeli!". Non mancheranno i preti osservanti del celibato (si parla, forse, del 6/10 %). Ma si tratta di regola o di eccezione? Si è giunti a tale conquista mediante o nonostante il seminario? Sono stato nei monasteri buddisti in Cambogia, Sri Lanka, Tailandia e ho studiato la loro iniziazione alla vita celibataria. C'è da invidiare tanta serenità, che è il risultato di un metodo di auto-dominio con pratiche ascetiche e il controllo del pensiero attraverso quello della respirazione. Apprezzo troppo il celibato volontario per vederlo svilito ad una imposizione. Può essere mistificante sostenere che il celibato volontario non risolverebbe il problema, perché la pedofilia è una piaga, di cui non sono immuni nemmeno i padri di famiglia. Ma questi, almeno, non si dicono "rappresentanti di Dio"! Eliminiamo le anomalie educative; facciamo uomini concreti, calati nella realtà e così si potrà dire che non è colpa dell'istituzione. La pedofilia dei preti non è che un sintomo di un male sotterraneo. La gerarchia continuerà a colpire gli effetti, ignorando le radici del male? Non si addomestica il cuore, mettendolo in quarantena. La Commissione dei vescovi americani non ha riconosciuto che l'educazione del seminario può inclinare all'omosessualità, quando non la favorisce? Non c'è terreno migliore di quello esclusivamente maschile per innescare curiosità morbose, ricercare il "surrogato" in mancanza del "prodotto originale". L'unico e insostituibile ambiente educativo è quello familiare e ogni altro rischia di essere contro natura (Cf Carta dellONU, 1989). Di fatto i seminari minori negli Usa, Canadà, Irlanda, Messico, ecc. sono stati chiusi. Per caso o proprio perché finalmente si ammette che non funzionano e, spesso, si innescano varie forme di omosessualità? Un'amica psicologa spiega: "In quei contesti si "ingenera" una omosessualità "situazionale", legata cioè non ad una scelta omosessuale di fondo, ma all'impossibilità di accedere all'oggetto sessuale femminile, per cui lo sfogo della libido si riversa su un altro oggetto. Non potendo riversarsi su una donna, la pulsione sessuale viene dirottata su altri uomini, che sono gli unici oggetti sessuali disponibili. Per coloro che hanno un'inclinazione alla omosessualità, il seminario diventa l'ambiente "ideale" per esprimerla, con tutte le ovvie ripercussioni su quanti non hanno questo orientamento di fondo". Di fronte all' "11 settembre della Chiesa americana" si parla di innominabile tradimento di Cristo. Ma l'unico e solo "colpevole" è il prete pedofilo? Pedofili si nasce o si diventa? Se si diventa, che cosa vi ha contribuito? Non sarebbe stato opportuno convocare in Vaticano gli "indegni", per sentire la loro versione e offrire al mondo le loro scuse? Prendersela con gli effetti non elimina le cause. Chi più e meglio di loro ci potrebbe dire che cosa ha fatto difetto nella loro educazione psico-affettiva, a che cosa attribuire i buchi neri della formazione? E cosa è successo nei primi anni del ministero? Che cosa i cristiani avrebbero potuto e dovuto fare per dare al prete non solo offerte ma anche sostegno umano? Forse il papa potrebbe convocare anche le vittime in piazza San Pietro e chiedere loro perdono insieme ai cardinali? Non creda che ce l'abbia con Tizio o Caio, che passano, ma con il sistema, che non passa e continua a immolare le sue/nostre vittime. Imparassimo ad ascoltarle, almeno! Distinti saluti, Fausto Marinetti PS. Perché non ripassiamo il n° 3 di Concilium del 2004? Non sono degli "anticlericali", ma teologi/ghe, ricercatori seri che parlano, non a caso, di pedofilia clericale come di tradimento strutturale della fiducia.

COMMENTI

23 Agosto 2007 19:48

Carissimo Pier, non so se vada bene polarizzare qsto spazio x i ns confronti, ma -come ho provato a esprimere- nel dialogo credo molto. Nè misticheggiante ad ogni costo, né prosaico e nè ideologico.. amico mio. Delle 36.000 persone ho fatto quasi la ratio stessa della mia religiosità, e della mia cittadinanza. Che, ti giuro.. è globale: Lavoro da anni nell'economia solidale, fair trade, e consumo critico (e 3^ settore, e sociale ecc). Non mi improvviso predicatore di un filantropico amore cristiano, quanto, di concretissimo servizio come senso stesso dell'essere uomini. Dice bene quel bravo picciotto di Jovanotti, ke l'indifferenza è il più grave peccato mortale! Nessuna Calma prodiana, ma dovresti essere sufficientemente grandetto x non ignorare ke la storia non ha mai premiato l'enfasi della violenza (nemmeno quella verbale!). Quello ke voglio dire è ke è dentro di noi, SU TUTTO, ke la facciamo, la Rivoluzione; e allora, poi cambiano le relazioni ke abbiamo coi ns simili. Sai.. quante riunioni politike piene di giustizia sociale (esperienza), col compagno ke però ti intossica di fumo a fianco.. : ). Piccole cose, cambiano. . Se cerco ad ogni costo di "Sveglia"rlo, ad ogni parola ke dice il mio interlocutore, non lo dispongo alla pace, nè alla dialettica (nè sarei autenticamente cristiano), ma sembro uno ke vuole convincere, far proseliti ! Io ho bisogno della tua ricchezza, tu forse -anke minimamente- della mia. Allora siìne povero: non comportarti da capitalista del pensiero! O le ns diverstià, invece ke stimolarci a conoscerci e lavorare insieme contro l'ingiustizia globale, saremo sempre atomizzati e bravini.. ma x conto nostro. . Grazie della tua, grazie a todos! A casa ho Ai confini di Dio, il cui Autore ho riconosciuto nella lettera ke abbiamo commentato. Fausto, soffi su un fuoco già acceso, ma meravigliosamente. Marco

Marco

17 Agosto 2007 09:18

nel mentre vi saluto con affetto tutti quanti ( sono invitata ad un party in ospedale..) desidero riconfermare la mia solidarietà allo scrivente originario che con tanto coraggio ha firmato con nome e cognome. speriamo almeno,tutti quanti, realizzare i sogni in cui confidiamo. realtà e verità dovrebbero essere dovere di tutti. ciao PIER voglimi bene , ne ho tanto bisogno.. quando ti leggo immagino un PIERINO LA....ma in modo simpatico adriana

adrianabattist

16 Agosto 2007 16:32

Caro Marco, 35.000 persone ogni giorno nel mondo muoioniodi fame a causa dei paesi capitalisti che , a depredarli... Conl a CALMA prodiana, campa cavallo ... qui ci vuole una rivoluzione che possa eliminare i grandi accapparratori, i loro leccaculo e gli ingenui che credon0 che con un paio di rosari e una marcia per la pace tutto si possa risolvere. Sveglia.. l'Amore a me piace farlo con la mia compagna sotto le lenzuola ... il resto è, e dovrebbe essere, Solidarietà e Giustizia Sociale Globale senza "se" e senza "ma"

pier

13 Agosto 2007 19:24

Cara Adriana, caro e pontificatore (:D) Pier, stimato Fausto Marinetti.. Ho letto un desiderio costruttivo, nella tua lunga missiva.. Dialogo, nome attualissimo dell'amore. E di questo ringrazio. . Per fortuna, se siamo, quell'Amore, nel presente, fa Lui 'nuove, tutte le cose..'. vostro.

Marco

7 Agosto 2007 02:14

sveglia ragazzi! dio non esiste.

pier

7 Agosto 2007 02:10

Sveglia ragazzi! dio non esiste.

pier

6 Agosto 2007 07:29

ringrazio i nuovi interlocutori e mi permetto aggiungere questo: se la chiesa vuole ci proponga un questionario, i mezzi per farlo li ha, ..del resto di ognuno di noi possiede -a mio parere - un bel archivio storico di città e paesi. principalmente potremmo chiedere la privacy :alla nostra vita, ai nostri scritti, alle nostre parole che spesso vengono divulgati senza la memoria del diritto di confessione. quando questo succede il o la malcapitata deve poi chinare la testa come mera colpevole sottoposta all'udibrio della bigottopili di parte che in ogni chiesa , a gruppi, parteggia o idolatra questo o quell'altro. l'abito talare a me ha sempre indotto molto rispetto, forse perchè alcuni con tanti sacrifici si "salvano"..e si salvarono.. parlare male, che poi non è parlare male di un prete, anzi ,..essendo noi tutti chiesa abbiamo il dovere/diritto di suggerire e chiedere spiegazioni.. gli vuoi solo ricordare che tale è e se le regole che conosciamo SONO QUELLE ! , non dovrebbe in coscienza buttare a gambe all'aria molte "fedi" ..confondere chi ancora pensa una chiesa "pulita" e prega,veramente prega per ore, senza sapere che è additata "strano tanto fervore.. " ma curiosamente se scrivi un commento generico e fai riferimento ad una qualsiavoglia signora con figli a carico(società e diritto dell'infanzia) .. ti succede che OFFENDI IL TAL PRETE anche se di lui non hai citato alcun riferimento e nome. l'autoidentificazione rattrista semmai un povero prete, che preso assai dalle delizie della vita, così parche e non confacenti alla seppur comoda posizione del tirare a campare senza pensare troppo...tanto il tetto non gli casca in testa.. e questi raduna il piccolo gregge a lui fedele e adorante , spiega con dolore , proponendo omelie che fan redarguire chi osò tanto. . i bla bla corrono veloci, perchè mai quella si è permessa ?! poverino è così bravo! "tentata,tentata, chiedi perdono !" queste le parole di una bigotta che dice di avere le visioni.. e a chiedere questo è la societ di comodo, in fondo un prete tentato o tentatore fa comodo.. COSI' FAN TUTTI ! perchè io no ?..e da questo in poi son libere le separazioni,le relazioni, le concupiscenze GIA' COSI' FAN TUTTI .. ANCHE LORO, poveretti sono uomini! e qualche volta anche bellocci.. allora tutti assolti, preti, donne, uomini e infanti ..una allegra allegoria dove solo il CRISTO PIANGE. piange per colui o colei che solo chiede a un prete : ACCOGLIMI E ASCOLTAMI , AIUTAMI A CAPIRE COSA MI SUCCEDE.. Ma il prete non ha tempo, oppure a tavolino decide , chi chiede e chi dice, chi solleva chi deride.. ALMENO ABBIA IL BUON GUSTO DELLA DISCREZIONE E NON SI LAMENTI SE ILSUO SEGRETO DI PULCINELLA SI IDENTIFICA CON TANTI ALTRI,.. tanto lui è protetto dalla clac bigottale. molte persone, come me, non frequentano più la chiesa, questo è il vero peccato,, persone che hanno bisogno di una goccia.. porte chiuse e guardate dallo spioncino..questa si, quello no, oggi non ci sono... no ! la chiesa deve essere aperta ad ogni ora e non in orari fissi comese quanto ti sta in gola lo dovessi ruttare e poi espellere perchè dare troppi carichi a questi poveretti.? ci han già fatto dono di divenire preti. ALLORA TU CHIESA, ALLEVA VERI PRETI E PER FAR QUESTO TOGLI I CUSCINI DA SOTTO A QUELLI CHE GIUNGONO A TE COME PRIVILEGIATI.. NON FARNE DEI DIO IN TERRA, SONO SOLO DEI PICCOLI SATELLITI E QUESTO, MI PARE , NEL DISQUISIRE SI è DIMOSTRATO. TOGLITI IL DOMINIO AFFINCHE' SE IO SCRIVO DUE VOLTE IN PIU' AL PAPA RACCONTANDO I MIEI FATTI PRIVATI, IO NON MI TROVI IL PARROCO DI QUEL PAESE IN CASA.. non avevo scritto a lui ma al PAPA!,, CONFIDENZE A LUI E NON UN ALTRO ! (QUESTO AVVENIVA CINQUE ANNI FA). FAI CHE SE IO CONSEGNO UN TESTO DA COSTUDIRE ) QUESTO RACCHIUDE LA MIA VITA,) O UN TESTAMENTO DA PROTEGGERE.. SUBITO DOPO QUESTI DOCUMENTI NON SPARISCONO ..o passino in mani di altri. FAI CHE QUANDO LI RICHIEDO IL VOLTO INNANZI A ME SAPPIA MENO DI FURBERIA, SE NO IO FUGGO E INNANZI A DIO NON SOSTO PIU'.. FAI CHE SE MI RIFUGIO NELLA MIA CASA E CERCO ILCRISTO A CONSOLARMI, ATTORNO A ME BIGOTTI E SCALTRI TACCIANO.. TI PREGO CHIESA FATTI POVERA E LORO CAPIRANNO CHE SI ACCASANO A TE è PER FARSI MISSIONARI DELL'AMORE, QUELLO VERO CHE MOLTI LAICI O EX FEDELI RINUNCIANO A CERCARE NELLE TUE CHIESE. PRENDI COSCIENZA DI QUESTE AFFERMAZIONI E FAI PURE CONTO CHE SONO DI MOLTI E NON SOLO PERSONALI. NON SIAMO NOI A DOVER PROTEGGERE LA MORALE DELLA CHIESA BENSI' VICEVERSA. E PER FARLO CI DEVI DARE PRETI ORDINATI che non parlino di DIO come proforma e poi vanno e danno esempi che confondono persin gli anta.. questo e quanto altro vorrei aggiungessero persone semplici e pacate, come gli scritti sottostanti. anche se con timore, si con timore, perchè io ti sento punitiva e indagante.. non è questo che VUOLE DIO PADRE quando dice amatevi gli un e altri.. bene, oggi è il mio compleanno, alle 15 quando son nata 65 anni fa.. sarò innanzi alla sentenza umana, senza onori, solo ligia nella mia lunga battaglia senza rete di protezione, sempre vera come stamane .. grazie Signora Francesca con il suo scritto mi ha dato coraggio e spero altri aggiungano cosa manca alla nostra chiesa. CHISSA', FRA QUALCHE SECOLO LE NOSTRE URLA LE SENTIRANNO! adriana

adrianabattist

5 Agosto 2007 18:39

Caro signor Marinetti, sono rimasta colpita dall'ampiezza e profondità della risposta. Come mamma e vecchia insegnante in pensione, come cristiana, non posso che essere d'accordo con la sua disanima e ringraziarla per aver affrontato con tale serietà questo problema. Che ci tocca tutti, perchè - come lei bene ha messo in evidenza - è un problema di struttura, di impostazione, anzi ancor prima di mentalità. Giustamente lei parla di mentalità pagana e manichea, non cristiana. Tante volte mi sono chiesta che cosa possiamo fare noi persone qualsiasi, per aiutare i vertici della chiesa a mettersi in discussione, ad avere un minimo di ascolto e di dialogo. Ho una grande amarezza dentro, come penso abbia anche lei. L'ammiro anche per il coraggio che ha avuto di esporsi con la sua storia personale. Cordiali saluti!

Francesca

4 Agosto 2007 22:57

Caro Fausto, è da molti anni che non ci si sente, ma non hai perso le sane abitudini. Sono del tutto d'accordo con te, ma il sistema, la Chiesa è un muro di gomma. D'altronde è uno specchio della società italiana: i mediocri, gli esecutori del pensiero altrui comandano. I migliori sono messi ai margini. Sai meglio di me che al clero italiano basta non levargli gli applausi e sono contenti. Ovviamente anche i soldi non devono mancare, soprattutto per le scuole cattoliche che, una volta assicurato il contributo per gli studenti, sono state quasi tutte vendute a società laiche (ma a buon prezzo, grazie ai contributi statali che hanno tenuto alta la quotazione). Parafrasando Totò oggi potremmo dire: siamo uomini o preti? La demarcazione è chiara: il prete così com'è non è un uomo (e non perché non dovrebbe usare ciò che ha sotto la cintola), è uno che della vita di ogni giorno non sa nulla. Se hai problemi ti ripetono di pregare, ma non perché sia importante, è che non sanno cosa dire. Infine a proposito di sesso, la sapevi la barzelletta dell'ustascia croato? "Padre ho ucciso 200 musulmani e serbi" - "Può capitare di avere degli accessi d'ira. E poi?"- "Ho toccato il sesso della mia fidanzata"-"Per questo c'è l'inferno se lo rifai e non ti penti subito". Hanno ridotto il cristianesimo ad una religione della braghetta. Basta non usare il pisello e si è buoni cristiani. Un grande abbraccio. Graziano (Cagliari)

Graziano

29 Luglio 2007 20:58

daccordissimo di parlare di morale ed etica! 35.000 mila persone ogni giorno nel mondo muoino di fame a causa delle politiche dei paesi capitalistici che legittimano le ruberie ai paesi poveri e di cui la chiesa, salvo rari casi (leggi alex zanotelli e pochi altri) non deplora; anzi appoggia in larga parte (leggi il nuovo papa che accoglie bush e i suo amici di merende! ruini o le opus dei della minc...° Pertanto se parla di etica scende veramete sul mio terreno!!! pertanto bando ai cazzaggi e alla stupidaggini ma lottiamo per una GIUSTIZIA SOCIALE GLOBALE che porti ad ogni abitante dalla terra, da milano a kinshasa, da nuova dheli a parigi, da riovde janerio a new york pari opportunità per ognuno di mangiare, bere, curarsi, studiare e vivere in pace = Comunismo globale senza fronzoli democratici o libertà fasulle! Poi se un prete scopa o un ayatollà si masturba non dovrebbe fregarcene nulla! Saluti

pier

27 Luglio 2007 14:16

gentile signor Pier le sue semplicistiche affermazioni diminuiscono ma non annullano la portata della lettera originaria dell'argomento . la cui lettura mi ha spinta a condividere un pensiero di ricostruzione senza sbrigativismi ... non riguarda solo la chiesa cristiana o le altre religioni , bensì la morale e etica della società tutta.. nella fattispecie implicata la donna in generale ,per la quale chiedo un doveroso rispetto! di "scoparoli " è pieno il mondo e lei non lesina ricordarcelo.. e chi la ama la segua ,, il punto non è questo, principalmente dovremmo partire, e la Chiesa per prima, da una buona educazione , poi tutto il resto rimane nell'ingestibile della mente umana. mi dissocio quindi dagli argomenti spicci da lei trattati. adriana battist

adrianabattist

27 Luglio 2007 13:33

sono sempre dell'idea che ai preti e alle suore un paio di scopate settimanali non farebbero male! magari non arriverebbero ad avere tendenze devianti e pericolose! ... comunque sono convinto che ogni religione è contro la ragione! scopate a moltiplicatevi, ..e soprattutto non rincorettere discorsi inutili e cazzaggi ma dedicate le vostre forze per portare Solidariatà a chi tribola e Giustizia Sociale per tutti gli esseri umani... Il paradiso non esiste cari ragazzi e per milioni di persone l'inferno è su questa terra, causato dalle regole del capitalismo e dalle stupidaggini dei preti, degli iman, dei monaci buddisti, deglI ambulati "porta a porta" di geova e degli stregoni di manitù: quasi tutti fancazzisti patentati.

PIER

27 Luglio 2007 11:01

IMPARASSIMO AD ASCOLTARLE, ALMENO !.. caro ,mi permetta di stringerla sul petto con rispetto e tenerezza, tra le righe ho ascoltato tutto il suo dolore. il bisogno di un fiume di verità che mai dovrebbe venire meno. religiosi o non , ...UOMINI E DONNE COMUNI ..ambiamo ormai all'unica incosperta del nostro secolo, senza retrocedere oltre: l'AMORE VERO E' MORTO E NON CI SIAMO RICORDATI DI VEDERLO,ASCOLTARLO,ALMENO! PIANGO CON LEI PER RAGIONI DIVERSE, PIANGO anche PER UN SEMINARISTA CHE NON SARA' MAI PRETE (per sua sventura è bello con voce sottile) ma per me e altri sarà per sempre un vero prete, missionario di amore e dolore comune al Cristo .. mi stia bene amico e con lei tutti coloro che sono illuminati da cotante espressioni di fede come lei sa meglio di me illustrare. lei oggi mi ha fatto del bene e quindi il "male", così cattivo ci accomuna in ciò che il vero cristiano dovrebbe avere .. ,,IL CORAGGIO DI AMARE CON LA RETTITUDINE DEL CUORE E DAL PROFONDO DELL'ANIMA!,, in qualche modo mi sono applicata, ora pago un prezzo enorme e per recuperare parto, arranco ancora alla ricerca della verità. con profondo rispetto adriana battist

adrianabattist

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