4 Giugno
di Maria
L'ANIMA E' MIA E ME LA GESTISCO IO! Ovvero riprendiamoci le nostre anime da secoli tenute in ostaggio dalle religioni! Ovvero riprendiamoci le nostre anime da secoli tenute in ostaggio dalle religioni! Se dovessi scegliere una frase sull’anima parafraserei uno slogan degli anni ’70: L’ANIMA È MIA E ME LA GESTISCO IO! Sottomessi a una cultura che ci viene inculcata da piccoli, a cui molto difficilmente riusciamo a sottrarci e che schiavizza il nostro pensiero, non ci rendiamo conto delle assurdità che ci spacciano per verità. Una di queste è che l’anima ce l’ha solo chi crede in Dio (?) E ancora: i bimbi non hanno l’anima finché non sono battezzati (?) E noi incapaci di opporci ce ne facciamo una ragione o peggio gli crediamo! Arrivando, noi atei, a negarci l’anima e lo spirito. Ma siamo impazziti? L’anima è nostra e nessuno può levarcela tanto meno le religioni che prima di dare per scontato il loro diritto a gestire le nostre anime dovrebbero provarci di avere fondamento! Ci diano prova che esistono motivi reali per dare loro credito. Da sempre si rifugiano dietro la “fede” o il “dogma” facendo sentire sacrilego chi solleva dubbi e chiede prove. Adesso devono limitarsi a sacrilego nei tempi passati invece non disdegnavano di torturare, bruciare, scannare, tutti coloro che si permettevano di mettere in discussione le loro affermazioni. Tanto da chiedersi se tali pratiche non nascondessero oscuri piaceri sessuali. Un comportamento diabolico in perfetta antitesi a quanto sostengono di essere: figli di Dio ovvero il bene. Una mente razionale, non suggestionata dalla loro cultura, affermerebbe che le religioni hanno dato fino a qui, in senso temporale, solo prove di essere terribilmente umane e cioè prove del loro non essere divine. Non ho nessuna intenzione di offendere chi crede, è un loro diritto, come è mio diritto non credere e non per questo essere moralmente connotata, voglio solo dimostrare che l’uomo ha una anima a prescindere dai vari Dei! Come? Le prove sono molte, tra queste: la capacità degli uomini di sacrificare la propria vita per un ideale, cosa c’è di più divino e più sacro? Credete voi che sono credenti? No, anzi, il più delle volte sono uomini e donne che si ribellano a leggi compiacenti supportate da altrettanto compiacenti tesi religiose. Ancora prove della nostra anima? Dare la propria intelligenza, forza, energia e tempo a una causa che a noi non porterà mai nessun beneficio! Non è questa ancora una prova della nostra sublime anima? Fare scelte che comportano perdite e sacrifici a scapito di scelte facili, perché le faremmo se non avessimo un anima? E diventa ancora più sublime quando le facciamo solo per senso di giustizia e non perché abbiamo paura del castigo: l’inferno o perché vogliamo il premio: il paradiso. E rischiare la vita per la libertà non solo nostra ma anche altrui non è un’altra prova? Poi ci sono le prove chiamiamole minori: i sentimenti! Cosa c’è di più elevato dei sentimenti? Anzi in essi possiamo trovare le fondamenta del paradiso e dell’inferno, non diciamo “beatamente innamorato” quando un uomo è innamorato? Cosa c'entra con il paradiso in senso religioso? È una condizione assolutamente terrena. Oppure non chiamiamo “angelo” chi è molto buono? Chissà se sono state le caratteristiche dell’uomo a caratterizzare l’angelo o quelle dell’angelo a caratterizzare l’uomo, insomma chi è nato prima? “ È un demone” diciamo quando un essere umano è tanto cattivo da non poter più essere considerato un uomo! E dunque caratterizzare i soggetti religiosi con caratteristiche umane non è una prova che anche noi abbiamo condizioni d’animo divine? E anche maligne? Cioè che noi uomini possiamo essere angeli o demoni? Qua, sulla terra! Ed è la stessa cosa che sosteneva Gesù, l’uomo su cui è basato il conto del nostro tempo e di cui non abbiamo prova. Cioè noi, milioni di esseri, viviamo nel 2007 ma di che? Siamo assolutamente convinti che effettivamente sia la data reale della venuta sulla terra di Gesù? E se sì, qualcuno sa dirmi se siamo nel 2007 dalla sua nascita o dalla sua morte? Perché parlare di questo argomento? Perché rivoglio la mia anima! Sì, ammetto che ci tengo, che ci sono momenti in cui ho bisogno di spirito e non per questo devo cospargermi il capo di cenere davanti a nessun prete! Ci sono momenti, come quelli in cui pensi alla morte tua o di altri, in cui hai bisogno di un’anima, non di paradisi vari ma di un’anima. Ci sono momenti brutti in cui senza anima proprio non ce la faresti! E ci sono momenti belli che diventano ancora più belli se hai un’anima e perché io devo perdermi tutto questo? Perché senza diritto alcuno altri me l’hanno portata via? No, non ci sto, rivoglio la mia anima e poi sarà mia responsabilità se la userò bene o male. Insomma L’ANIMA È MIA E ME LA VOGLIO GESTIRE IO!
