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26 Marzo 2007 09:56

APPELLO DI EMERGENCY

1277 visualizzazioni - 11 commenti

di Emergency

Milano, 25 marzo 2007 Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani. Da allora nessuno ha potuto vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione. Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è rinchiuso, ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando ?con i cavi elettrici?. Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia. Oggi, domenica 25, il Ministro della sanità afgano ci ha informato che in un ?alto meeting sulla sicurezza nazionale? presieduto da Hamid Karzai, è stato deciso di non rilasciare Rahmatullah Hanefi. Ci hanno fatto capire che non ci sono accuse contro di lui, ma che sono pronti a fabbricare false prove. Non è accettabile che il prezzo della liberazione del cittadino italiano Daniele Mastrogiacomo venga pagato da un coraggioso cittadino afgano e da Emergency. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo italiano, negli ultimi cinque giorni, di impegnarsi per l?immediato rilascio di Rahmatullah Hanefi e il governo ci ha assicurato che l?avrebbe fatto. Chiediamo con forza al Governo italiano di rispettare le parola data. Teresa Sarti Strada Presidente di Emergency

COMMENTI

31 Marzo 2007 19:23

Ho aderito all'appello di EMERGENCY per la liberazione del cittadino afgano e dell'interprete, assieme ad altre miglia di persone. A oggi non assistiamo purtroppo a segnali positivi sulla sorte dei due prigionieri. Cosa aspetta il governo italiano ad intervenire presso quello afgano, responsabile della detenzione? E dell'interprete di Mastrogiacomo che cosa hanno fatto?

Lorenzo

28 Marzo 2007 19:06

il governo italiano come si è impegnato per la liberazione di daniele stessa cosa deve fare per il collaboratore di gino strada... se non la fa è inutile che i nostri soldati continuano a rimanere lì... saluti francesco

francesco

27 Marzo 2007 19:56

E' incredibile e assurdo che dopo che Gino Strada abbia dato un suo contributo personale per la liberazione del giornalista, debba ora anche pagare con questo dolore. Ma... siamo esseri umani????? Liliana - Trani

Liliana

27 Marzo 2007 09:39

DUOLE E SCONCERTA VEDERE CHE DOPO IL GRAN RILIEVO, A VOLTE SPROPOSITATO CHE REPUBLICA HA DATO AL RAPIMENTO DI MASTROGIACOMO - ANCHE IN RAPPORTO AI GRANDI E DOLOROSI AVVENIMENTI DEL MONDO - LA NOTIZIA DELLA SORTE DI INTERPRETE E MEDIATORE SULLA STESSA REPUBLICA SIA PASSATA A PAGINA 10. FIGLI E FIGLIASTRI, SI DICEVA UNA VOLTA.

marco v. munzone

27 Marzo 2007 00:27

Bobbiamo fare un appello via mail a tutte le utorità competenti. Mi impegno a sottoscrivere la lattera comune, in primo luogo da indirizzare al capo dello stato Italiano. I servizi di Karzai con questo arresto danno un segnale preciso come gli americani fecero con Calipari. Spero cha a questa persona non sia sottoposta a torture.

Giorgio Quaranotto

26 Marzo 2007 23:31

per sconfiggere le guerre bisogna sconfiggerne il pretesto e cioè la "lotta... al terrorismo" dicendo nome e cognome di chi vi è dietro .Stasera finalmente D'ALEMA ha detto che gli USA hanno finanziato il miliardario B.laden contro l'URSS in Afgh. Bisogna aggiungereche bush e la fam. Laden eran soci in Carlyle

giancarlo

26 Marzo 2007 19:06

D'accordo con Noam Chomsky dico che se gli SUA vogliono sconfiggere il terrorismo devono smettere per primi di praticarlo. Comincino a smantellare la Cia che è proprio lei a creare insicurezza, trafficando in armi ed in droghe per autofinanziarsi con capitali sporchi in modo da non deverne neppure rendere conto al Congresso. Ma quello che più m'indigna sono i talebani teocons, "de noantri", che servi sciocchi in conto terzi come le vergini dai candidi manti si stupiscono perchè si è liberato Mastrogiacomo con le stesse trattative con cui il Caimano liberò i 3 mercenari, le 2 Simone ecc. e che gli Sua l'UK, Israele ed altri stati hanno sempre intavolato in casi analoghi. Come sostenitore pensionato, di Emergency anticipo che il mese prossimo darò di nuovo il mio medesto contributo per il rinnovo dell'iscrizione a sostegno di questa grande organizzazione umanitaria a cui dico: "Grazie di esistere!" maranimarcel@tiscali.it

Marcello Marani

26 Marzo 2007 19:03

D'accordo con Noam Chomsky dico che se gli SUA vogliono sconfiggere il terrorismo devono smettere per primi di praticarlo. Comincino a smantellare la Cia che è proprio lei a creare insicurezza, trafficando in armi ed in droghe per autofinanziarsi con capitali sporchi in modo da non deverne neppure rendere conto al Congresso. Ma quello che più m'indigna sono i talebani teocons, "de noantri", che servi sciocchi in conto terzi come le vergini dai candidi manti si stupiscono perchè si è liberato Mastrogiacomo con le stesse trattative con cui il Caimano liberò i 3 mercenari, le 2 Simone ecc. e che gli Sua l'UK, Israele ed altri stati hanno sempre intavolato in casi analoghi. Come sostenitore pensionato, di Emergency anticipo che il mese prossimo darò di nuovo il mio medesto contributo per il rinnovo dell'iscrizione a sostegno di questa grande organizzazione umanitaria a cui dico: "Grazie di esistere!" maranimarcel@tiscali.it

Marcello Marani

26 Marzo 2007 18:13

è inammisibile,l'aiuto e le relazioni da emergency intrecciate nei paesi dilaniati dai conflitti ha permesso a tutti i nostri connazionali rapiti in afghanistan ed iraq di tornare incolumi a casa,ed adesso non solo si tenta di demonizzare il ruolo di protagonista ssunto da questa associazione ,ma nulla si muove perchè un collaboratore possa essere finalmente liberato emergency è scomoda,molta scomoda per quanti sostengono la forza delle armi e che si sono accorti solo pochi anni fa delle nefandezze del regime talebano

ENZA PRUITI

26 Marzo 2007 16:45

Tutto ciò è triste, non deve pagare il responsabile di Emergency, non deve pagare nessuno... purtroppo i limiti culturali e religiosi che nascono spesso all'interno di etnie e gruppi tribali scatenano queste sommarie vendette. Mi sento impotente, ma mi chiedo anche se era il caso di andare dove non si poteva andare, in nome di una presunta ricerca della verità che spesso si fonda anche su un grande interesse economico, legato allo scoop giornalistico. A volte basterebbe fermarsi e pensare alle conseguenze possibili di un atto di questo tipo, in luoghi in cui " che lo si accetti oppure no" hanno una visione della vita e delle cose diversa da qui.

Paolo

26 Marzo 2007 12:41

E' anche a mio parereinaccettabileche il governo italiano non promuova una forte iniziativa di carattere internazionale per evitare il trattamento disumano dell'inviato di Enmergency e per esigere l'immediata liberazione. In particolare, si deve far presente algovernoafgano che ne va della sua credibilitàinternazionale e cheper il nostro governo, in tema di dirittiumani non vi è alcuna differenza tra cittadiniitaliani e afgani o di qualsiasi altra nazionalità.

Giulio Jori

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