8 Febbraio
Dopo decenni di totale disinteresse verso la storia ed i luoghi di Don Lorenzo Milani, l?Amministrazione del Comune di Vicchio (Firenze) decide di ritirare le chiavi della Biblioteca, fino a oggi sede del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana. Nel contempo, al Presidente Nanni Banchi, la stessa Amministrazione ha proposto un protocollo di intesa assolutamente inaccettabile, nel quale clausole abilmente inserite minano alla radice lo spirito ed i contenuti documentali dell?Associazione, che ha negli
anni salvaguardato, a partire da Vicchio e Barbiana, la memoria e la diffusione nel mondo intero, del pensiero pedagogico e politico di Don Lorenzo Milani.
G. Z.
Scrive Nanni Banchi:
Vicchio, 1 febbraio 2007
Mi è stato chiesto di descrivere un po? quello che c?è in giro intorno alla grande figura del sacerdote (profeta) Don Lorenzo Milani fondatore, insieme ai suoi montanari, contadini, operai analfabeti, della Scuola di Barbiana che ormai insegna a tutto il mondo come bisogna essere dentro di noi per fare una scuola evangelica, per innalzare la dignità degli ultimi della terra, portandoli alla pari di quelli che hanno soldi e centinaia di libri in casa.
Quindi? ingiro c?è quello che c?è sempre stato: l?odio dei partiti verso di lui, come ai tempi della Scuola, l?odio delle Amministrazioni e degli amministratori.
L?atteggiamento abbastanza ambiguo della Chiesa, che non si sa da che parte sta, se sta con l?insegnamento di don Lorenzo Milani o con la Scuola Italiana che crea un insegnamento che ci ha portato al penultimo posto, a livello culturale, in Europa.
Nessuno dei sopracitati ha fatto qualche passo verso il Suo insegnamento. L?unica cosa che queste istituzioni fanno, e sanno fare, sono le feste, le ricorrenze, i convegni e convegnini, come qualcun altro ha fatto dentro la Scuola di Barbiana. Così tutti lo tirano per la tonaca e tutti lo vorrebbero dalla sua parte, e tutti ne vorrebbero la paternità; però, purtroppo, nessuno ne segue le tracce. Con alcune eccezioni: per esempio Francuccio(1) che di tutti gli allievi è rimasto il più vicino insieme a Edoardo(2) che si sta battendo insieme a decine di scuole, di qualsiasi ordine e grado, per inserire nella nostra scuola progetti di scuola milaniana, e tantissimi missionari, preti, suore e anche gente comune che ha aperto scuole tipo Barbiana in tutto il mondo.
Inoltre posso anche dire che ci sono in Italia persone comuni, e sacerdoti, e non, che fanno scuola nelle realtà difficili delle città italiane, mettendo a rischio la propria vita, e che lo Stato non ci pensa nemmeno ad aiutarli.
Però la cosa più tragica è quella, per me, che vivendo nel paese dove ha vissuto Don Lorenzo Milani gli amministratori, perché hanno il potere, ci vogliono togliere la parola, inserendo regole e limitazioni(3) al funzionamento del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, che presiedo, che tradiscono completamente il pensiero del nostro Priore.
Nanni Banchi, falegname di Barbiana
1) Francuccio Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo
2) Edoardo Martinelli, allievo di Don Milani, coautore di Lettera a una professoressa
3) vedi il filmato con le interviste a Nanni e Nevio (allievo di don Milani coautore di lettera a una professoressa)
13 Febbraio
aderisco in pieni all'iniziativa!Don Milani è stato per noi un sostegno fin dagli anni60 quando come giovani volontari isegnavamo nelle favela romane e nelle borgate. ho insegnato nelle carceri e nelle comunità di recupero per tossicodipendenti,oggi collaboro con terre des hommes Italia per la scolarizzazione di bambini nei paesi in via di sviluppo e don Milani è stato sempre presente nel mio lavoro.Oggi ,purtroppo se non si alza la voce nessuno ti apprezza,alziamola questa voce per indicare agli uomini distratti che èpassato un angelo tra noi e che ci ha indicato la strada per vivere il vangelo .Vi prego di tenermi aggiornata in merito Grazie
elena pinci
10 Febbraio
L'insegnamento e la metodologia proposti da Don Milani hanno conseguito grandi risultati per l'emacipazione della persona, per prendere coscienza del contesto e dei poteri. L'emacipazione è il pressupposto base per reali processi di cambiamento, per trasformazioni rivoluzinarie escludendo la violenza. Ha cioè promosso cultura con metodi popolari accessibili a molti. A Rivoli (Torino) in quegli anni avevamo costituito un gruppo ( Il Tamburino) di giovani cattolici che cercavano il dialogo con i giovani comunisti a sostegno delle lotte operaie, contro il colonialismo e il pericolo nucleare. Siamo andati anche a Barbiana a trovare Don Milani. Il suo insegnamento e la sua pratica hanno inciso molto in quei tempi e proprio per questo si cerca di rimuovere o stemperare la sua figura, il suo ricordo. Quell'insegnamento servirebbe ancora molto OGGI. Vorrei conoscere se possibile il testo del protocollo che l'Amministrazione del Comune di Vicchio ha sottoposto a Bianchi, anche per avere più argomenmti da diffondere con un tam-tam di mail e sms. Attendo cortesemente una risposta Adriano Serafino cell 339.283.50.51
Adriano Serafino
10 Febbraio
A dire il vero sono stanco delle " grandi figure " sorte dall'annichilimento totale dell'anima che avvenne durante i periodi Nazi/Fascista . Don Milani non lo conoscevo . Da quanto capisco s'è guadagnato un ingresso in Purgatorio ..ipse dixit ..beato lui .L'istruzione ..l'elevarsi sia dello spirito critico e della conoscenza ..sono un altro paio di maniche . Non sostengo più nulla che ci volete fare ..oramai per lo scrivente il " sapiens " deve estinguersi : ha perso l'ultima chanche ..Dove e come ? Maddai nell'"olocausto " ! Poi in tutto il mondo il ripetersi di tante sterili madri come la " Germania Pallida ... " ..o no ? Il mio potere d'incisività nel sociale non conta nulla da tempo ..e da tempo me ne sono reso conto . " Ubi major minor cessat " . Dio quanti sono i major che servono danaro e potere..anche coperti da pelli insanguinate d'agnelli . Le religioni ..dico le religioni.. Chiese maschiliste arroccate a dei " misteri " ...delle sinagoghe che la seguono a ruota... e almeno queste non predicano la violenza ..come s'ode in molte moschee ..poi l'alienità del rispetto di tutto il mondo vivente che proviene da un uomo che si reincarna con estrema regolarità..infine ecco a seguito un coacervo proteiforme rappresentato da una cervice d'elefante,,e via andare ..Bhà ..certo ..forse ..in ciascuno di noi ..la sensazione sincera d'aver fatto qualcosa che lascia un senso di colpa ..tutto ciò quanto vero ..quanto indotto ..quanto irresponsabile per volute cerebrali imperfette ? Mah ? Ricordo un Pasolini stanco porre in bocca a due suoi pupazzi : " Ho ucciso mio padre , ho mangiato carne umana e sono felice " poi l'epilogo con il ferale azzanno dei suini e ritorniamo sempre là all'Olocausto "..da esso giammai la razza umana potrà sperare redenzione ..Don Milani o meno . Buona giornata se potete Walter Post Scriptum Le mie notti da " Innominato " non trovano al risvegli nè scampanii ..nè il Borromeo
Walter
10 Febbraio
Forse dobbiamo accettare una lezione antica di alcuni profeti di molte fedi: anche quando le istituzioni riflettono le nostre ideologie, le nostre fedi sono molto più aldilà e 'oltre' le ideologie stesse e quindi possiamo solo essere 'accanto' ma non 'dentro' . Solo non essendo 'cooptati', coloro che vedono 'oltre' possono aiutare le istituzioni a fare qualche millimetro verso quel regno di Dio che percepiscono e intuiscono i loro cuori. Forse coloro che vedono 'oltre il proprio tempo e il proprio spazio' possono solo essere una piccola pietra di inciampo e una pungente spina nel fianco delle istituzioni culturali, educative, politiche, economiche e religiose. Facendo più che parlando, e diventando testimoni e martiri del "nuovo che proprio ora germoglia", ma le istituzioni non se ne accorgono. Come ha fatto Don Lorenzo Milani. Con simpatia Giuliana Martirani
giuliana martirani
9 Febbraio
Aderisco alla iniziativa, anzi mi farebbe piacere di essere aggiornato sugli sviluppi per prendere parte, se del caso ad iniziative idonee a tutelare l'integrità delle volontà di Don Milani presso l'ente locale.
NINO
26 Febbraio 2007 00:02
Ho lavorato per qualche tempo con Danilo Dolci,che era amico ed estimatore di Don Milani,e penso che la sua opera non debba andare persa.Faccio un appello a quanti possono fare qualcosa, anche soltanto facendo conoscere al pubblico i problemi della "filofosia" di Barbiana,perchè,se andasse perduta quell'esperienza,il mondo avrebbe un'altra speranza in meno per sopravvivere.A.De Lorenzo - Messina
antonio de lorenzo