3 Dicembre
1° Dicembre 2006 - ORE 16.30 - 789.827 FIRME!!!!!!! Questione di giorni e toccheremo le 800mila firme!!! Una precisazione: l'Europarlamentare Battilocchio mi ha informato che anch'egli ha firmato l'interrogazione con l'On. Angelilli ma che purtroppo, per un errore burocratico ufficialmente risulta dal sito dell'Europarlamento soltanto la firma dell'On. Angelilli. Purtroppo la Commissione non ha ancora risposto all'On. Battilocchio, nonostante l'interrogazione fosse "prioritaria" e avrebbe dovuto ricevere risposta entro 4 settimane (ne sono trascorse 7). Neanche il Ministro delle Comunicazioni Gentiloni non ha ancora risposto alla prima interrogazione ricevuta sui costi di ricarica a firma dell'On. Foti (AN) Ringrazio Andrea Vianello, presentatore di Mi Manda Raitre, che mi ha citato come esempio di successo in una intervista rilasciata al Tirreno. Grazie a Luca che mi ha inviato l'articolo in questione :-) E' di qualche giorno fa la notizia che il Presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha annunciato che se gli operatori non si adegueranno interverrà lui. Speriamo che lo faccia rapidamente e nell'unico modo possibile: abolendo questi costi di ricarica. Girano in rete voci atte a screditare la petizione ( gli stessi che che prima invece sostenevano che era una bufala e non serviva a nulla) secondo cui se la petizione avrà successo poi gli operatori aumenteranno le tariffe. Quelle che loro chiamano "basse tariffe" italiane in effetti non sono basse affatto! Vediamo perché: un operatore X mi annuncia che la sua tariffa è di 15 Centesimi di ? al minuto ma se poi devo pagare 25 Euro per averne 20 non pago la tariffa pubblicizzata a 15 cent di ? al minuto, che quindi non corrisponde al vero perché ammortizzando il costo di ricarica (che equivale al 20%) devo aggiungere il 20% rappresentato dal costo di ricarica che devo ammortizzare alla tariffa. Di conseguenza 15 cent. + 20%= 18 cent (mentre lo spot diceva 15). E lo scatto alla risposta? Alla fine il costo effettivo arriva anche a +50% (nell'esempio indicato arrivando anche a 25-30 cent. di ? al minuto ) rispetto al costo annunciato... come fa bene a ricordare anche Giusva Iannitelli su Mobileblog. Come ho appena detto quindi, quelli pagati dagli operatori per mettere in giro voci atte a screditare la petizione giustificano il costo di ricarica sostenendo (a torto) che in Italia avremmo le tariffe piu' basse. Guardate con i vostri occhi che ciò non è assolutamente vero: in Austria (operatore Yesss) pagano 6,9 centesimi al minuto (senza costo di ricarica né scatto alla risposta) . In Finlandia (operatore Kolumbus) lo stesso: 0,069 ? al minuto sempre senza costi di ricarica o scatto alla risposta. E per finire in Belgio si arriva anche a 5 centesimi di ? al minuto (sempre lordo). Ricordo ancora che in Francia chi ricarica il telefonino riceve un importo maggiore rispetto a quanto pagato fino ad arrivare al taglio da 100 ? che da diritto a 150? di credito. Persino l'antitrust ha confermato quello che io e i firmatari della petizione sosteniamo da Aprile scorso e cioè, riassumedo: - che si tratta di un'anomalia tutta italiana; - che grava in particolar modo sui giovani e sulle fasce piu' deboli; - che gli operatori hanno di fatto rinunciato a farsi concorrenza (chiamasi cartello). Se non è ancora chiaro lo ripeto: Noi il costo di ricarica non vogliamo pagarlo su NESSUN TAGLIO! In Francia (Operatore Orange): se ricarichi 5 hai 5; se ricarichi 10 hai 10; se ricarichi 15 hai 15; se ricarichi 25 hai 30 (si, 30); se ricarichi 35 hai 45 (si, 45); se ricarichi 50 hai 65 (si, 65); se ricarichi 75 hai 100 (si, 100); se ricarichi 100 hai 150 (si, 150); Fonte: orange.fr. Inoltre il costo della vita in Francia è piu' elevato che qui da noi. Consiglio a tutti, di consultare il dossier a conclusione dell'indagine Antitrust-Agcom sui costi di ricarica. Tra le tante cose interessanti, a conferma di quanto io sto dicendo da mesi, troviamo, a pagina 32: "...61. In particolare, stante l?obiettivo della presente indagine, è stata condotta una specifica ricognizione, con richieste di informazioni a tutte le Autorità nazionali di regolamentazione del settore, sulla presenza, o meno, nei Paesi europei, di una componente di prezzo fissa per il consumatore assimilabile al contributo di ricarica. Al riguardo, è emerso come in nessuno dei principali Paesi europei (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), e nemmeno nella stragrande maggioranza delle altre nazioni (quali ad esempio Bulgaria, Danimarca, Estonia, MALTA e Portogallo), è presente una componente di prezzo che va a remunerare il servizio di ricarica. Analogamente, con riguardo ai contratti in abbonamento, si osserva che non è rinvenibile una componente di prezzo assimilabile al canone di concessione governativa pagato dagli utenti italiani...." E ancora, sempre dal dossier: "...il mercato italiano presenta, in prima approssimazione, prezzi inferiori alla media. Tuttavia, va considerato che i risultati ottenuti non tengono conto dei contributi delle ricariche, e quindi IL LIVELLO DEI PREZZI ITALIANI VIENE IN TAL MODO SOTTOSTIMATO. CONSIDERANDO L'INCIDENZA MEDIA DEL CONTRIBUTO DI RICARICA SUL PREZZO MINUTARIO (SUPERIORE, COME SI VEDRA' IN DETTAGLIO NEL SEGUITO, AL 20%), IL LIVELLO DEI PREZZI "REALI" APPARE, IN PRIMA APPROSSIMAZIONE, QUANTOMENO ALLINEARSI A QUELLO MEDIO EUROPEO...." Poi vorrei capire: com'è che, nonostante nel dossier se ne faccia riferimento (anche se per sommi capi) le Authority sembra abbiano dimenticato che i costi di ricarica non vengono applicati soltanto alla telefonia mobile ma anche ad esempio al digitale terrestre (si veda Mediaset Premium). Moltissimi mi hanno scritto e continuano a scrivermi lamentandosi di questa situazione e spero che l'AGCOM tenga presenta questa cosa quando interverrà. Il mese appena trascorso ha visto un boom incredibile di visite ad Aboliamoli.eu . Un'incremento che è facile notare dal numero di paesi stranieri che hanno visitato il sito (nonostante esso sia solo in italiano) ben 67! Dall'Italia (che ovviamente è il primo Paese) con il 95,7% dei visitatori alla Spagna, passando per Hong Kong, Canada, Turchia, Territori Palestinesi, Albania e finendo al Vaticano (1 visita, chi sarà? eheh) Stamattina è andata in onda su Eco Radio un servizio sui costi di ricarica in cui c'era anche uno stralcio di un'intervista al sottoscritto. Ricordo a tutti l'appuntamento domani sabato 2 dicembre con il TG3 DELLE 14.20, DURANTE IL TG3 SCENARI andrà in onda una intervista al sottoscritto e un servizio sui costi di ricarica. Per quanto riguarda il rimborso dei costi di ricarica sostenuti finora, attendiamo l'intervento dell'Authority prima di muoverci, intanto invito tutti a conservare tutte le ricevute delle ricariche effettuate. Speriamo che Calabrò vorra intervenire seriamente abolendo questo balzello o dovremo per una volta dar ragione ad un'associazione dei consumatori che si è detta pronta a citare i giudizio i presidenti delle due Authority. Qualcuno mi ha fatto notare che esiste un Premio "Amico del consumatore" che viene dato da Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) che viene assegnato ogni anno ai personaggi del mondo politico, istituzionale, dell?informazione e dei vari settori della società civile che nel corso dell?anno si sono distinti per l?attenzione mostrata nei confronti dei consumatori italiani. Mi hanno chiesto se l'avessi ricevuto e ho risposto in modo negativo. Quest'anno le sopra citate associazioni dei consumatori hanno ritenuto preferibile consegnarlo, tra gli altri, all'On. Tabacci (UDC) e al Ministro Bersani (DS)..... non c'è bisogno di aggiungere nulla..... L'Antitrust mi ha scritto qualche giorno fa, pensavo ad un risvolto sull'esposto presentato per la pubblicità ingannevole dello spot TIM. Invece no, mi hanno informato che il mio esposto era incompleto perché non era indicato il giorno, l'ora e il minuto oltre al canale in cui è andato in onda lo spot. Come potrete immaginare non mi sono perso d'animo e ho fornito queste informazioni all'Antitrust (mica possono farlo loro?) Lo spot incriminato: versione integrale - minispot e il Cartone Animato di Nicola Brusco Grazie ancora tra gli altri al Dott. Masucci di Campaniasuweb, a Peppe D'Ambra che scrive su "Il Golfo". Sulla Home Page di Aboliamoli.eu è presente da qualche tempo un logo con un codice html per chi volesse contribuire a far conoscere l'iniziativa. Basta incollare il codice html sul proprio blog/sito ed avrete fatto qualcosa affinché l'iniziativa non finisca nel dimenticatoio. Grazie I Bloggers sono il cuore pulsante della rete, ringrazio tutti i sostenitori della petizione che hanno inserito il logo dell'iniziativa con il link al sito. Ricordo la Newsletter a cui è possibile iscriversi per restare aggiornati via e-mail sugli sviluppi dell'iniziativa ed il neonato Forum di Aboliamoli.eu a cui invito tutti a partecipare. Grazie per il Vs sostegno! Andrea D'Ambra - www.aboliamoli.eu