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18 Ottobre 2006 20:16

ASSURDA LA 'TASSA' SULLE RICARICHE. INTERVENGA SUBITO L'EUROPA

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di Andrea D'Ambra

Sono quasi 600.000 le firme già raccolte in soli 6 mesi da uno studente di Ischia, Andrea d'Ambra, attraverso il sito www.aboliamoli.eu per denunciare l'anomalia del settore delle telecomunicazioni in Italia, in cui tutti gli operatori, unici in Europa, applicano dei costi fissi di ricarica alle schede prepagate, per un valore che puo' raggiungere il 40% dell'importo pagato dai consumatori. La petizione, su richiesta della Commissione Europea, ha dato il via ad un'indagine in Italia da parte dell'Antitrust e dell'AGCOM, indagine dalla quale non si ha ancora alcun risultato, nonostante siano ormai scaduti i quattro mesi richiesti dalla Commissione Europea. La petizione torna quindi a Bruxelles, dove l'Europarlamentare più giovane d'Europa Alessandro Battilocchio, capo delegazione del Nuovo PSI, accoglie la richiesta dei firmatari di porre fine agli abusi e con un'interrogazione scritta esorta la Commissione a verificare i risultati dell'inchiesta ed, eventualmente, intervenire. "Il fenomeno costituisce un vero e proprio cartello da parte degli operatori", dichiara Battilocchio, "in quanto agli utenti (44 milioni, per un totale di oltre 72 milioni di schede ricaricabili) non viene lasciata alcuna possibilità di scelta, ove invece l'apertura del mercato e lo sviluppo della tecnologia dovrebbero portare ad un abbassamento progressivo dei costi. Inoltre," continua Battilocchio, "vista la diffusione del telefonino e dei servizi ad esso connessi, anche di utilità sociale, e considerando che i costi più alti si applicano, in percentuale, sulle ricariche di taglio minore, maggiormente usate da giovani, pensionati e dai ceti medio-bassi, è chiaro che tale fenomeno assume una componente di discriminazione sociale che non possiamo non evidenziare. Mi auguro che le Autorità italiane chiamate in causa sappiano far luce sulla vicenda e tutelare gli utenti di un servizio che oramai è diventato indispensabile per la maggior parte dei cittadini italiani .Altrimenti verranno promosse forme ulteriori di protesta contro questa palese ingiustizia ".

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