12 Novembre
di Paolo
VENERDI? 11 NOVEMBRE QUATTORIDCESIMO GIORNO DI UNA ?PRIGIONIERA POLITICA? ?Non luogo a procedere?: questa la sentenza del Gip di Perugia dottor Paolo Micheli per Gabriella Carlizzi, la quale, dissociandosi dalle valutazioni tecniche e di merito dei suoi difensori, avvocato Carla Archilei e onorevole Enzo Fragalà, aveva auspicato per sé un rinvio a giudizio, al fine di smascherare i fatti gravissimi attuati negli stessi ambienti giudiziari contro di lei, al solo fine di trovare l?espediente per estrometterla dal ruolo di supertestimone nell?inchiesta sul caso Narducci e sul cosiddetto Mostro di Firenze. Noi della Redazione, siamo sempre più stupefatti, e consapevoli di trovarci di fronte ad una persona più unica che rara. Infatti Gabriella, mentre i familiari esultavano insieme ai tanti amici accorsi in Redazione per aiutarci a fare il passaparola della bella notizia, lei, la diretta interessata piangeva, e faceva sapere, che il ?complotto? di quel 13 settembre, con nomi e cognomi degli addetti ai lavori, era già all?esame degli organi competenti, e che per nessun motivo al mondo, gli autori di quei fatti se la sarebbero cavata senza essere assicurati alla Giustizia. A quanti sono preoccupati per le condizioni fisiche di Gabriella, comunichiamo che secondo i medici che l?hanno in cura, sta peggiorando, e non risponde alle dolorosissime terapie neuromodulatorie, per il dolore neuropatico. Tuttavia, ed è questo l?aspetto più triste, Gabriella ha messo coscientemente in gioco la propria vita, non intende cedere di un millimetro sulle proprie posizioni, anzi proprio ieri ha preparato una valigetta con alcune e sfiziose tutine sportive, tanto è intenzionata a proseguire la sua battaglia, pronta ad andare in carcere, e soprattutto consapevole che da magistrati che sono arrivati a tanto, colpendola in questo modo, si aspetta di tutto, ma combatterà fino alla fine. In una nota inviata ai suoi legali, Gabriella così scrive: ?Farò in modo che tutto il mondo sappia, che una cittadina italiana, ha recuperato per intero, con prove anche audiovisive, la vera storia del Mostro di Firenze, l?organizzazione dei delitti, il movente del giorno prima, la reazione del Mostro subito dopo i massacri, i luoghi ove portava con sè i feticci, e tuttavia, la magistratura ha rifiutato di acquisire agli atti di tale materiale, una magistratura forse indotta ad un comportamento tanto sconcertante a causa di una sola divisa, che si è sentito spiazzato come investigatore, quando ha appreso che la supertestimone era arrivata dove egli stesso non era riuscito, o non aveva potuto. Omissioni tanto gravi, con il vero Mostro che gira a piede libero ed ha bisogno di essere curato in ambiente idoneo, porranno l?Italia davanti al mondo intero, in una condizione di responsabilità con conseguenze inimmaginabili.? Dal nostro punto di vista, non possiamo che confermare, e siamo pronti a testimoniarlo davanti all?A.G., che a Gabriella a tutt?oggi viene impedito di produrre quanto non lascia più dubbi alla soluzione sul Mostro, sulla sua identità, e sull?identità di quanti nel tempo hanno intessuto una fitta ragnatela tale da complicare le stesse indagini. Abbiamo anche sentore, che qualcuno si sia adoperato, per distanziare i rapporti tra Gabriella e gli inquirenti di Firenze, quando ci si è resi conto che dalle prove recuperate recentemente dalla giornalista, solo la Procura di Firenze era titolata ad occuparsi di questo caso giudiziario, limitando la Procura di Perugia alle sole indagini strettamente relative alle cause della morte di Francesco Narducci e all?accertamento di un eventuale scambio di cadavere. Sappiamo che Gabriella Carlizzi ha presentato istanza alla competente Procura di Firenze, per essere interrogata con urgenza per tutti i fatti di cui è a conoscenza. Chiediamo infine ad eventuali Editori e Produttori interessati, di contattare la segreteria di redazione, al fine di dare alle stampe materiale inedito e portare sul grande schermo cinematografico una storia vera, senza precedenti al mondo. La Redazione www.lagiustainformazione.it