2 Settembre
di gino spadon
SIA LODE ETERNA A Chi cancellò balzelli più della morte iniqui. A Chi, con corna e lazzi, ci fece ancor più lieti. A Chi narrò festevole di Romolo e di Remolo. A Chi sconfisse audace il trucido Alemanno. A Chi privò l?Elvetico d?indegne rogatorie. A Chi rese onorati malloppi ultramontani.A Chi fe? de? bilanci un vago e lieto gioco. A Chi ci offerse usbergo contro le infami toghe. A Chi dal video svelse l?obbrobrio e l?abiezione. A chi salvò dall?etere, il fido, il fico Fede. Sia gloria dunque al Vindice, osanna sia all?Ultore! E se talun, spregevole, protervo neghi il plauso, ebben gli si ricusi affetto e guiderdone. Gli tolga il Cavaliere quelle pensioni opime che lieto ha già donato al popolo festoso e quelle strade sgombre da ladri e meretrici, e quegli audaci ponti sospesi sopra il mare e quei trenin sbuffanti dall?Alpe al Lilibeo,e tutti quei ?passanti? forieri d?aria pura? Saprà così, l?ingrato, che premio è sol concesso a chi fra nostra gente non è per nulla fesso e accoglièrà l?invito, che val d?ora in avanti, di emular don Vito, ed imitar Guzzanti. E se vorrà da tutti ancor essere amato, e se vorrà per sempre il ben degli Italiani, che gente gli è meravigliosa e rara, prenda a sua guida l?integro Adornato,scelga a suo mentore l?ilare Schifani, volti gabbana siccome il buon Ferrara. Gino Spadon
2 Settembre 2005 16:52
E sempre sia lodato quel fesso che ha pagato Cià
Aldo Vincent