331 utenti


Libri.itN. 224 CHRISTIAN KEREZ (2015-2024) MONOGRAFIAIL CIMITERO DELLE PAROLE DOLCIGLI UCCELLI vol. 2BIANCO E NEROSOLVEIG. UNA VICHINGA NELLA TERRA DEGLI IROCHESI
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

7 Novembre 2023 10:42

Sul dolore

49 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio


Solo una grave malattia dell'anima e del cervello può esercitarsi a distinguere e a ridurre a classifica il dolore e le sofferenze dei kibbutz e di Gaza. Se guardi con gli occhi delle vittime non c'è distinzione tra quello che chiamiamo terrorismo e ciò che definiamo guerra. Il risultato è il medesimo. Non esistono vite di serie inferiore. Ed è per questo che il vento spinge il grido verso ogni confine e attende che qualcuno sia disposto ad ascoltarlo. Nemica è la violenza e non il colore di un'uniforme, un grido di battaglia, una bandiera inutilmente dispiegata al vento. Disumano è l'accanimento spietato sui corpi inermi, indifesi, innocenti. E non vi può essere alcun nobile motivo a renderlo compatibile con un sentimento che somigli a qualcosa di umano. E poi perché? Perché questa gara degli orrori, il conteggio del numero dei morti, le distruzioni senza fine? Ognuno vendica qualcosa e qualcuno. E forse ci vuole più coraggio a fare la pace. A fermarsi, a ragionare, magari a piangere. Nel tentativo di lavare almeno il sangue se non si può più eliminare il dolore.

COMMENTA