235 utenti


Libri.itTILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOCOSÌ È LA MORTE?GLI INSETTI vol. 2MARINATILÙ BLU VUOLE BENE AL SUO PAPÀ
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

22 Maggio 2023 11:13

I giovani-sorpresa

69 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

Indolenti e sdraiati, indifferenti a tutto e figli dell'edonismo sfrenato, appiattiti sui social, soci delle battaglie perse, senza ideali e senza meta... Quante ne abbiamo dette e quante ne abbiamo sentite sulle attuali generazioni giovani? Poi un mattino veniamo svegliati dalla tragedia sconfinata di inondazioni ed esondazioni nella Romagna e nell'Emilia e non crediamo ai nostri occhi. Quei giovani, quegli stessi giovani, sono lì - pala in mano - a liberare le case dal fango, a far parte della catena umana per arginare con sacchi di sabbia il punto debole del letto del fiume, a spingere fuori dagli scantinati tutto il fango del mondo. E sembrano ricoperti degli schizzi di strade improbabili ma anche di quelli che da tanto tempo vengono loro scaricati addosso (o contro) dalle altre generazioni che li guarda con i soli occhi tristi che conosce: i propri. Sono i giovani-sorpresa, quelli dell'emergenza, della sete di sentirsi comunità dalla chiamata alla vita e alla vitalità. Sono i giovani con non ti aspetti. Nemmeno tu che li incontravi ogni giorno sui banchi di scuola e che quando alzavano la mano era solo per chiedere il permesso di andare in bagno. Sono giovani che non parlano con i pensieri ma con i loro muscoli, con gli sguardi e le canzoni intonate insieme. Sembrano usciti dai social virtuali con una sete infinita di sentirsi corpo.

COMMENTA