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12 Dicembre 2022 11:13

Congo: il silenzio che uccide

82 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

Se ci fosse una macabra classifica delle cosiddette guerre dimenticate, quella nella Repubblica Democratica del Congo sarebbe in cima alla lista. Denis Mukwege, ginecologo ed attivista per i diritti umani, creatore del Panzi Hospital per soccorrere e curare le donne stuprate, Premio Nobel per la pace nel 2018, il 9 dicembre è stato ricevuto da Papa Francesco e, per questo, qualche testata e qualche agenzia hanno provato a far sentire la sua voce. Ha dichiarato che la guerra nella Repubblica Democratica del Congo non è né religiosa né tribale, ma meramente economica. Il Ruanda ha voluto creare caos, per invadere il Congo e impossessarsi delle materie prime di cui esso è ricco. Infatti il Ruanda risulta essere esportatore di metalli di cui non possiede miniere. Ancora di più: "Per l'Ucraina c'è un impegno totale della comunità internazionale che utilizza tutti gli strumenti esistenti, giuridici ed economici, per mettere fine a questa guerra. Credo che certamente si arriverà a mettere fine a quel conflitto. Utilizzando gli stessi mezzi, la guerra nella Repubblica Democratica del Congo potrebbe finire domani". In riferimento alla prossima visita del Papa in Congo dal 3 febbraio, ha detto: "Una Chiesa che sta zitta quando l'uomo soffre, non è una Chiesa che svolge il suo compito e penso che il ruolo più importante della Chiesa sia quello di soffrire con il popolo che soffre. Penso che la visita del Papa si iscriva in questa logica, andare a soffrire con il popolo congolese che soffre. Quindi è totalmente la voce profetica della Chiesa che può fare la differenza".

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