336 utenti


Libri.itLA SIRENETTALINETTE – COMPAGNO DI GIARDINOBELLA BAMBINA DAI CAPELLI TURCHINISOLVEIG. UNA VICHINGA NELLA TERRA DEGLI IROCHESICIOPILOPI MARZO 2024 – SULLA MORTE E SULLA VITA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

5 Dicembre 2022 10:42

La popolazione russa non vuole la guerra

76 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

Sin dall'inizio della guerra in Ucraina avevamo detto che riuscire a parlare direttamente alla coscienza dei cittadini russi sarebbe stato più utile, efficace e importante che armare la popolazione ucraina. Oggi un sondaggio emerso dalle nebbie dei segreti del Servizio Federale di Protezione che l'aveva commissionato, ci fa sapere che il 55% dei russi vuole che si aprano negoziati di pace con l'Ucraina e che solo un quarto vorrebbe proseguire la guerra. Sperando che non si tratti di una delle tante mosse della propaganda di guerra tra avversari, siamo certi che nel giudizio dei russi abbia influito l'andamento della guerra col carico di vittime anche russe e il richiamo dei riservisti, ma siamo altrettanto certi che la Russia di oggi non si riconosce pienamente nelle scelte di Putin. Se almeno l'Unione Europea lo comprendesse e sostenesse esattamente questo sentimento russo con una campagna informale e diffusa sui disastri della follia che chiamiamo guerra, offriremmo qualche speranza in più alla pace che non c'entra proprio nulla con la vittoria militare e con i cimiteri e consiste piuttosto nella consapevolezza dei popoli di riprendersi in mano il proprio destino.

COMMENTA