387 utenti


Libri.itTILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOLA PESTE SCARLATTAPOLLICINOLA REGINA DELLE NIAGARA FALLSBIANCO E NERO
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

7 Ottobre 2022 10:18

Tattiche

109 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

"Ci hanno detto che l'invio delle armi all'Ucraina era necessario per 'permettere agli ucraini di resistere all'avanzata russa e arrivare prima al tavolo dei negoziati'. Poi ci hanno detto che bisognava continuare a fornire armi più sofisticate, perché in questo modo la pace si sarebbe fatta più vicina". Comincia così un comunicato di Emergency circolato in queste ore e che sottoscriverei dalla prima all'ultima parola. Il macabro bilancio dei 7 mesi di fratricidio è impietosa: oltre 15mila civili tra morti e feriti e oltre un terzo della popolazione Ucraina sfollata, esule, migrante. Il risultato è anche lo sdoganamento ufficiale dell'uso delle armi nucleari. Nell'ipocrisia del linguaggio a cui la guerra ci ha abituato (danni collaterali, guerra umanitaria, missione di pace...) abbiamo aggraziato la cosa parlando di "armi nucleari tattiche" quasi a immaginare che queste ultime sparino a salve o che la morte e i danni a causa di armi "tattiche" sia meno atroce. La verità è che siamo sull'orlo del baratro come mai si è verificato nella storia dell'umanità. E a sentire Zelensky ogni porta di negoziato è chiusa. Per questo è proprio ora che l'Europa deve operare uno scatto di dignità, chiedere che il fuoco sia cessato e non alimentarlo e pretendere un tavolo allargato di negoziato. Quanto più la guerra prosegue col suo carico di vittime, distruzioni e sofferenze, tanto più si comprendono (e si rafforzano) le ragioni della nonviolenza.

COMMENTA