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7 Marzo 2022 10:26

Disarmatevi: a differenza delle bombe, le parole cadevano nel vuoto

185 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci


Disertore a vita, e me ne vanto Se foste come me non ci sarebbe guerra in atto

 Era il 2006 e tante furono, prima più che dopo, le marce per la pace dal tema: Riconvertire, disarmare, smilitarizzare i territori. DisarmiAmo la pace.C'ero anche io.
Caparezza che posto all'inizio, è anche lo stesso che pochi giorni fa ha lanciato una canzone come Pripyat: "Non parlo al mondo come prima Ma parlo a vuoto come Pripyat La giostra è ferma come Pripyat Falle una foto come PripyatPerché l'umana natura sta divorando ogni cosa La carreggiata, le mura, persino i banchi di scuola. Ecco quello che dice: «Nel bel mezzo della boscaglia mi imbatto nei resti di una città fantasma in cui tutto è mutato a causa della radioattività. Tante le mutazioni in atto: il rap è diventato l'esaltazione dell'opulenza, la criminalità è diventata un'ambizione sociale, i meridionali sono diventati leghisti, le persone e le categorie che ho difeso nelle mie canzoni hanno un pensiero ormai opposto al mio e ho la sensazione fortissima di parlare a vuoto, di parlare "al vuoto", come Mastorna nel film incompiuto di Fellini, come me se vivessi nella città fantasma di Pripyat (evacuata dopo il disastro di Černobyl')»
Pryp"jat' "è una città fantasma ucraina dell'oblast' di Kiev, situata nei pressi del confine tra Ucraina e Bielorussia. La città è stata abbandonata dopo il disastro nucleare avvenuto nel 1986 nella vicina centrale di Černobyl', che dista circa 2 km dalla città, e si trova all'interno della zona di alienazione. La città è caduta nelle mani delle forze russe il 24 febbraio 2022, durante la crisi russo-ucraina del 2021-2022.Pryp"jat' era una città moderna, che al momento dell'abbandono contava circa 50 000 abitanti e possedeva due ospedali, di cui uno pediatrico, due centri commerciali, due hotel, numerosi bar e ristoranti, un cinema, un teatro, un centro polifunzionale. La piscina coperta fu lasciata attiva fino al 2000, al servizio del personale che continuava a lavorare presso la centrale.Pryp"jat' era soprannominata "La città dei fiori" per via delle numerose aiuole. "
Accetto l'invito dei Wu Ming di rinfrescarci la memoria antimilitarista e metto anche una foto del 1970: il 24 settembre 1970, l'assemblea dei lavoratori delle Moncenisio aveva votato all'unanimità una mozione antimilitarista, una diffida esplicita rivolta alla proprietà, perché non accettasse eventuali nuove commesse dall'industria bellica.
Mozione approvata all'unanimità
"I lavoratori delle officine Moncenisio, considerando che il problema della pace e del disarmo li chiama in causa come lavoratori coscienti e responsabili e che la pace è supremo interesse e massimo bene del Genere Umano; preoccupati dei conflitti armati che tuttora dilacerano il mondo e il corpo della Umanità e dello spaventoso aumento del potenziale distruttivo in mano agli eserciti [...]
Diffidano la direzione della loro officina dall'assumere commesse di armi, proiettili, siluri o di altro materiale destinato alla preparazione o all'esercizio della violenza armata di cui non possono e non vogliono farsi complici;
Avvertono tempestivamente e lealmente le Autorità Aziendali di non essere pertanto in nessun caso disposti a lavorare, trasportare, collaudare i suddetti materiali bellici;
Esigono dallo Stato e dal potere politico che il pubblico denaro, che è denaro dei lavoratori, sia investito nella costruzione e nella fabbricazione di cose utili ai loro interessi, richieste dalla loro dignità umana, rivendicate dal loro senso di giustizia e dal loro amore alla pace di cui l'umanità ha estremo bisogno;
Chiedono alle Organizzazioni Sindacali di appoggiare la loro strategia di pace, di propagandarla in Italia e, tramite le Internazionali Sindacali, fra i lavoratori di tutto il mondo [...];
Invitano caldamente i lavoratori italiani e di tutto il mondo a seguire il loro esempio di coerenti e attivi costruttori di pace.Principale promotore di quella lotta era stato l'operaio Achille Croce, all'epoca trentacinquenne. In attesa dell'assemblea, aveva preparato il terreno distribuendo volantini pacifisti e passando ai colleghi testi come L'obbedienza non è più una virtù di don Lorenzo Milani."
 Lascio una foto con due bambini, l'ho presa da un articolo molto molto interessante Il terrore viene dal cielo -- Ricordi dei bombardamenti aerei, 1937-1945 --Ne troverete molte altre e parole scritte con la memoria del cuore.
 Avrei da aggiungere tante piccole memorie di casa mia ma quelle potete immaginarle anche voi, con le vostre, se solo ci pensate e ricordate. Doriana Goracci

https://www.agoravox.it/Disarmatevi-a-differenza-delle.html

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