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30 Gennaio 2022 13:31

Ucraina - Una piattaforma condivisa per la Pace

219 visualizzazioni - 0 commenti

di Laura Tussi


Webinar di PeaceLinkper dire 'basta' alla guerra
 
Ucraina - Una piattaformacondivisa per la Pace
 
 
Seminario online sullacrisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato. Confronto a più voci perelaborare una piattaforma pacifista contro l'escalation militare e la guerracon la partecipazione di Gallo, Marescotti, Mosca, Pagani, Baracca, Zanotelli emolti altri
 
diLaura Tussi
 
Mercoledì26 gennaio 2022 si è svolto un seminario online molto partecipato che ha postole basi per un approfondimento sulla crisi in Ucraina e le tensioni fra Russiae Nato. Ne è scaturita l'esigenza di proseguire il confronto a più voci perelaborare una piattaforma pacifista contro l'escalation militare e la guerra.
 
Questoseminario online nasce da esigenze di approfondimento sulle questioni dellapace e della guerra con riferimento alla situazione esplosiva dell'Ucraina.
Congli interventi autorevoli di Gallo, Marescotti, Mosca, Pagani, Baracca,Zanotelli e molti altri.
Viè un grande interesse intorno all'Ucraina che giustifica le molte personecollegate a questo webinar oltre 180 collegamenti nel webinardi  PeaceLink.
Inqueste slides vi sono le ragioni per cui siamo qui. In questa visionedi scontro tra le milizie e gli strumenti bellici ravvicinati, i duecontendenti a distanza sono alle strette. Queste sono conseguenze negative neirapporti di fiducia tra le superpotenze che determinano una estrema angoscia alivello globale e planetario.
Lasocietà civile Ucraina, con il movimento pacifista, ha una posizione criticaverso le due superpotenze. Molto critica. I pacifisti ucraini hanno messoonline un appello per l'escalation verso la grande guerra in Ucraina, a Kiev,in Crimea e nel Donbass con una risposta di USA, Nato contro Russia tramiteinterventi aggressivi e con posizioni pericolose e deliranti. La cartadelle Nazioni Unite ha lanciato un appello alle superpotenze per mettere daparte l'influenza di esse sull'Ucraina. Le due superpotenze hanno stanziato letruppe in atto in Ucraina e ai confini e i pacifisti sostengono vivamente emuovono appelli per non fornire armi alle parti contendenti. La posizionedei pacifisti ucraini è radicale. I loro obiettivi sono incentrati sull'assenzadi militarizzazione, nessuna corsa agli armamenti, i conflitti vanno risoltipacificamente, ripudiare l'escalation della violenza delle due superpotenze,ridurre le spese militari, smilitarizzare il sistema con una condivisione dalbasso della pace. Noi di PeaceLink lanciamo un appello perché tutte le personeinteressate per la pace diano disponibilità. Il rischio della guerraha esiti imprevedibili. Lanciamo idee per come fare riferimento a tutti isoggetti che si battono per gli stessi nostri obiettivi. Domenico Gallo, che è una persona di pace, un giurista e unmagistrato, sostiene che è stata diffusa una conferenza stampa di Blinken, ilsegretario di Stato degli Stati Uniti di America. Gli Stati Uniti hanno datouna risposta scritta alle richieste della Russia condivisa con gli alleati Nato.Anche noi abbiamo partecipato alle risposte di Blinken. Chiedeva una neutralitàattiva. Ma non avviene nessuna neutralità attiva nelle scelte di incrementarela pressione e la minaccia militare per contrastare la Russia.
Noicome Italia non possiamo essere neutrali, perché siamo una parte in conflitto.L'oggetto è la questione dell'estensione della Nato in Ucraina perché questa èla controversia. L'estensione a est è una minaccia in senso tecnico. L'estensioneè un dispositivo militare ostile ai confini della Russia ed è una minaccia comela Russia con l'esercitazione militare intorno ai confini dell'Ucraina:evidente ostilità tra i due paesi. La Russia minaccia e dall'altraparte un'imponenza della presenza militare Nato a est. Trent'anni fa, durantela prima guerra del Golfo del 1991, ci fu una forte mobilitazione della societàitaliana con tanta gente in manifestazione nelle piazze. Il governo italiano sosteneval'iniziativa bellica di Bush. Anche se l'Italia non avesse appoggiato questamissione militare degli Stati Uniti, avrebbero continuato nei loro intenti.
2003:la seconda guerra nel Golfo vide manifestazioni in tutto il mondo contro laguerra. L'opinione pubblica era una potenza mondiale: ma non poteva incideredirettamente nelle scelte compiute dal potere alto. Dalle potenze esuperpotenze. La scelta di estendersi a est della Nato, che ingloba paesisovietici, crea contrapposizione militare minacciosa per la Russia. Tutti ipaesi europei hanno accettato l'adesione di nuovi paesi Nato con protocolli diadesione che sono emendamenti estesi a altri paesi, approvati secondo le loroprocedure governative costituzionali. Ma dove erano i pacifisti?Quando venivano approvate queste leggi di estensione Nato a est. Dove erano ipacifisti?
NelConsiglio Atlantico tutti i membri devono essere d'accordo per far entrare unpaese nella Nato.
Noiin Italia, in quanto appartenenti alla Nato, partecipiamo alla dislocazionedella minaccia militare. Chiediamo al governo italiano di fare gesti distensivi.La risposta scritta di Blinken e nel sollecitare altre misure è una politicaassurda che prevede le porte aperte alla Nato. Vogliono far entrare laFinlandia nel conflitto per accerchiare la Russia e acuire il forte contrasto.Noi pacifisti e ecopacifisti possiamo ritirare gli assetti militari e faregesti distensivi.
Laneutralità attiva è un contributo per disinnescare la crisi e evitarel'ingresso dell'Ucraina nella Nato.
Secondola ferma posizione di Alex Zanotellidobbiamo capire e leggere la realtà con gli occhi dell'altro. Siamo una partedel problema perché siamo parte della Nato: l'Unione Europea è alleata con gliStati Uniti e i nostri apparati televisivi non ci aiutano a leggere la realtà. Lacrisi di Cuba è interessante.
Comea Cuba oggi si verifica la stessa situazione.
LaNato invia missili in Ucraina per sparare su Mosca come durante la crisi aCuba.
Questoè un invito a non leggere la realtà da noi stessi, ma cercare di capirel'altro. Tra i documenti Usa è chiaro che la politica statunitense vuole portarel'est europeo all'interno della Nato. All'Italia chiediamo alcune cose come laneutralità attiva. L'Italia è già coinvolta nel conflitto perché la sestaflotta americana a Napoli è partita con l'esercitazione Usa con un esercizionavale tramite i cacciabombardieri F-35 dotati e armati di missili nucleari equeste cose il governo italiano non può accettarle e permetterle.
Ènecessario appoggiare la resistenza in Ucraina con giochi di diplomazia.Il nostro appello è quello di scendere in piazza come pacifisti.
SecondoElio Pagani si raccomanda laneutralità del nostro paese. Vi è una grave disparità tra i contendenti. Il Pildella Nato e quello russo. Il rapporto tra il Pil Usa e Russia: il Pilstatunitense è 11 volte maggiore di quello russo.
LaRussia è minacciata con un pesante squilibrio economico e militare dall'Europae dalla Nato e non può accettare esercitazioni militari della Nato. È unconflitto tra un blocco capitalistico ossia gli Usa e la Russia capitalistica equesto è molto differente dalla prima guerra fredda. La prima guerra era basatasu ideologie contrapposte, ma oggi vi sono di mezzo interessi economici enazionalistici.
L'obiettivoNato è sostituirsi all'ONU.
Comeliberarci dal vincolo nato a rimettere l'ONU al centro? Secondo Nicola Cufaro Petroni non occorrecreare un allarmismo negativo e armare e arrivare a contrapposizione senza viad'uscita. Al contrario vi sono segnali che non sono negativi.
Irussi per il momento non hanno posto nessun ultimatum. Per cui in realtà lasituazione non è così come i massmedia la dipingono. Per il momento vi è unatrattativa e sarebbe possibile che nella trattativa rientrino il ritiro dellebombe nucleari da Ghedi e Aviano e liberarci da questo retaggio. Una trattativache abbassa la tensione. Il fronte europeo non è monolitico per esempio per ilgasdotto nord Stream; i tedeschi hanno un atteggiamento meno guerrafondaiodegli Usa.
Ipaesi dell'Europa, in particolare la Germania, possono fare a meno degli StatiUniti e non sono propensi a una soluzione drastica in Ucraina.
Dallenotizie del New York Times, il governo ucraino ha abbassato i toni e questodipende dal fatto che l'Ucraina ha paura di provocare la reazione della Russia.
Ilgoverno ucraino ha una posizione meno oltranzista degli Stati Uniti. Questisono segnali che dobbiamo rivalutare per far capire che questa guerra non èinevitabile: ma si può davvero evitare la guerra. Questi sono motivi per cui èopportuno confrontarsi sul non allarmismo.
Angelo Baraccasostiene che nel riferimento storico dei missili a Cuba, non fu la Russia ainstallare missili a Cuba perché gli Usa li installarono a Gioia del Colle e inTurchia.
Lanostra mobilizzazione è importante perchè deve andare oltre la guerra inUcraina per lanciare il movimento della pace. Il movimento della pace in Italiaè in crisi dopo il 2003 contro la guerra in Iraq. Per cui è frammentato e senzauna voce unica. Ma vi sono messaggi diversi.
L'occasionedi PeaceLink per lanciare una unità del movimento della pace. Se laguerra in Ucraina non ci sarà, non staremo fermi, ma è il momento dimobilitarsi e evitare altri pericoli come le atomiche in Italia e la mancataadesione del nostro governo al trattato di proibizione delle armi nucleari.
Dopoil 1991 quando la Nato ha cambiato fisionomia perché è diventata un'alleanzaaggressiva con un allargamento decisamente aggressivo, l'Europa non attua piùuna politica estera vera perché tutti i paesi sono frammentati coninteressi distinti. La Germania ha interessi importanti sull'Ucrainaper questioni energetiche ed economiche. L'Unione Europea non ha una politicaestera e questo è un fattore deleterio per la situazione attuale. Giorgio Ferraris dice che il suocontributo evidenzia come si evolve il contesto e la crisi Ucraina. La guerraha motivazioni economiche in cui la transizione energetica gioca una importanteinterrelazione.
Luigi Moscavuole allargare con questo suo intervento l'orizzonte del tema Ucraina econsiglia di prendere in considerazione le cause di questa situazione che sonocomuni anche a tutta la zona e all'insieme dei paesi dell'ex blocco sovietico.Le comunità russofone nei paesi dell'est sono bombe da disinnescare conil dialogo. Il leitmotiv di Zanotelli insiste a dire che occorrevedere la realtà con gli occhi dell'altro. Per la Russia la distruzionedell'unione sovietica è un grande trauma e è un'umiliazione e reagisce contensioni.
Perevitare le degenerazioni, occorre trovare la soluzione perché le popolazionirussofone in Estonia, Lettonia, Lituania, eccetera prendano soluzioniaccettabili da tutte le parti coinvolte.
Questasituazione di tensione attuale è un potenziale ostacolo al disarmo dell'interaEuropa.
Èimpossibile l'adesione dei paesi dell'Europa ad esempio al trattato diproibizione delle armi nucleari.
Perle attuali tensioni fondate sulla cultura del nemico occorre cedere il passoalla fiducia reciproca ad esempio evitando le ingiustizie sociali, con la risoluzionedei dissesti climatici, con la sicurezza e la pace.
Gregorio Piccinresponsabile del settore pace di Rifondazione comunista è d'accordo sui duepunti fondamentali delle richieste al governo italiano: il ritiro delle truppedai paesi baltici e nel Mar Nero e adoperarsi perché l'Ucraina non diventimembro Nato. La crisi in Ucraina non sarà l'ultima determinata dalblocco euroatlantico.
LeonardoFinmeccanica e il ministero della difesa sono il pilastro della politica esterae il ministero della difesa coincide con l'industria bellica.
Pierangelo Montipresidente Mir Italia sostiene che è necessario un appello per la mobilitazionedelle piazze e per indire una giornata di manifestazione per la pace e lasoluzione delle controversie internazionali che avverrà con il funzionamentodell'ONU.
Fabrizio Cracoliciattua un'analisi sulla situazione pesante dell'umanità dopo la prima e laseconda guerra mondiale. Siamo usciti dalla seconda guerra mondiale con unorrore assoluto. Il 27 gennaio il Giorno della memoria deve essere vissuto comemonito e così la possibilità di rivivere situazioni come quelle passate èall'ordine del giorno. Importanti sono gli articoli di Laura Tussi sui partigiani della pace con rappresentanza dimigliaia e milioni di persone in tutto il mondo dopo il secondo conflittomondiale. Bisogna dire grazie a PeaceLink per questo incontro e diventare dinuovo efficaci come i partigiani della pace usciti dalla seconda guerramondiale che hanno messo da parte i particolarismi per trovare la pace. Da unpunto di vista di partenza della riattivazione dell'ONU è importante portareistanze di sensibilità per coinvolgere milioni di persone per la pace al finedi imparare dalla storia.
Alessandro Marescotti,il Presidente dei PeaceLink, dice che l'appello per la coesione è importante edè utile per essere in tanti come popolazione della pace e è ancora vivo eattivo il movimento per la pace. PeaceLink non vuole sostituirsi a reti eassociazioni. PeaceLink è una piattaforma di supporto per la pace. Vorremmoaiutare tutte le associazioni a avere più contatti possibili e anche con questoappello vorremmo realizzare e diventare un archivio nazionale del movimento perla pace con forze e individui per la pace. Un appello inclusivo e non divisivo.
il27 Gennaio è il giorno della memoria e la memoria è scolpita con il ripudio alnazifascismo, ma tutto questo si sta sbiadendo. La Nato è la punta di diamantedella divisione del mondo per la lotta del controllo del pianeta.
 

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