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19 Ottobre 2020 13:34

Scuola: non si scalda né banco né cattedra semmai cuore e testa

582 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci


Era un bel po' di anni fa quando Gianni Rodari scriveva e ci passava: «Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo... Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco. L'idea che l'educazione della mente debba essere una cosa tetra è tra le più difficili da combattere". Le vignette del periodico francese di satira Charlie Hebdo a me non hanno fatto mai ridere e invece purtroppo oggi si piange la scomparsa di Samuel Paty, professore della scuola media che è stato decapitato per averle mostrate in classe, con tutta la prudenza possibile, da un diciottenne russo ceceno a sua volta ucciso dalla polizia di nome Abdullakh Anzorov.
Era il 21 marzo 2020 quando Cinzia Sciuto scrisse su Micromega: "Ecco, sarebbe già un passo avanti se questa drammatica esperienza, una volta che ce la saremo lasciata alle spalle, ci avrà insegnato che nessuno -inteso come singolo ma anche come piccolo gruppo o comunità- può regolare la propria vita esclusivamente sulla base dei propri interessi, desideri e valori, senza assumersi allo stesso tempo la responsabilità collettiva di quelle scelte. Il che significa che esse devono potere essere discusse liberamente nello spazio pubblico, senza inutili attacchi personali ma anche senza tabù".
Torno oggi a leggerla questa giovane scrittrice e questa volta a condividerla, non solo con un link ma con l'intera stampa del suo ultimo articolo datato 18 ottobre 2020: Prof. decapitato in Francia da un estremista islamico: non possiamo più permetterci il lusso dell'indifferenza.
In questo post metto un titolo preciso "Scuola: non si scalda nè banco nè cattedra semmai cuore e testa" perchè invece la testa l'ha persa un professore reo di insegnare la laicità e la libertà a scuole dalle religioni e l'hanno persa in tanti che si fanno scudo della religione per portare avanti temi intrisi solo di violenza e potere sulla persona.
Confesso che mi mancano le favole raccontate dalla mia mamma, quelle che raccontavo ai figli e quelle che Gianni Rodari ci ha passato al telefono, anche se non tutte le favole hanno un lieto fine e non è andato tutto bene ma ci sforziamo perchè viva l'amore per il sapere e la vita.
 
Doriana Goracci
segue articolo integrale di Cinzia Sciuto e il video con l'indimenticabile Gianni Rodari e i bambini su

https://www.agoravox.it/Scuola-non-si-scalda-ne-banco-ne.html

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