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17 Agosto 2018 10:44

Come vivere sotto una cupa minaccia? Sopra le case deve esserci il cielo, non un'autostrada

896 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Potrebbero non essere necessarie le parole davanti alle fotografie in quanto sono documento veritiero di una realt? vissuta, se non altro durante l'inquadratura e lo scatto.

E fu cos? che nel 2012 Michele Guyot Bourg ci presenta su Facebook alcune immagini da lui eseguite a quel mostro della modernit? che era il Ponte Morandi: "Nel 2012 ho pubblicato parte di una mia ricerca fotografica effettuata negli anni '80 sull'incidenza negativa dell'autostrada sul quotidiano vivere accanto e sotto questa opera e l'avevo intitolata "VIVERE SOTTO UNA CUPA MINACCIA".
Allora mi era costata circa quattro anni di ricerca tra Nervi e Voltri e nelle vallate Bisagno e Polcevera. All'epoca ha avuto un grande successo in molte citt? italiane e Circoli privati tranne che a Genova che alle istituzioni non era piaciuta. Chiss? perch?! Ne ripubblico una parte in questa purtroppo tragica circostanza per ricordare che alla fine dopo quasi quaranta anni non ? cambiato niente."
Ma come hanno potuto costruire quella tenaglia enorme sopra l'esistenza di case persone e le loro cose pi? care? Come? Quale incuria enorme e sfacciata pu? avere dato permesso allo Stato di vivere in quel modo pericoloso incivile malato?
tutte le foto e i riferimenti sono su https://www.agoravox.it/Genova-Ponte-Morandi-Come-vivere.html

Chi ? Michele Guyot Bourg? E' un non pi? giovane signore genovese, che "ama la fotografia da sempre ed ? a questa che ha affidato il compito di trasmettere il suo modo di vedere e interpretare il mondo che lo circonda Usa il bianco e nero per particolari reportages, ed il colore come sorgente di piacere visivo e contemplazione estetica che soltanto nella musica pu? trovare il suo analogo. Le sue fotografie sono state esposte in varie parti del mondo: dalla Cina alla Russia, dal Sudafrica alle Americhe e nella quasi totalit? nelle nazioni europee.Le riviste "Qui Touring", "Historia", "Reflex", "New Age" hanno pubblicato i suoi servizi fotografici.
E' stato insignito del "BFI" (benemerito della fotografia italiana) e del "EFIAP" (Excellence de la Federation Internationale de l'Art Photographique) " Ho letto la sua biografia" La biografia di questo signore (privo di qualsivoglia atteggiamento arrogante e/o supponente) l'ho tratta da una mostra avvenuta nel novembre 2017 alla galleria delle Arti del centro Sottostrada: "Questa volta la mostra offrir? uno spaccato dalle tinte oscure che rappresenta senza filtri un realt? che riguarda Genova e i genovesi rappresentata meravigliosamente dal fotografo Michele Guyot Bourg dal titolo:"LA TENAGLIA" Vivere nell'ombra di una cupa minaccia.
Enormi pilastri di calcestruzzo, collegati da pesanti solettoni precompressi, gettano ombre cupe sulla nostra citt?, soffocano come una tenaglia interi rioni di un suburbio sempre pi? triste e spento. Anche il "mugugno", sacro diritto concesso ai Liguri da sempre, sembra non avere pi? fiato: l'ombra ed il frastuono dei viadotti autostradali lo hanno soffocato rendendo obbligatoria la rassegnazione. La sensazione angosciante di questo quadro, o meglio, di questo spaccato di "non vita" genovese, ce lo comunica drammaticamente Michele Guyot Bourg attraverso le sue fotografie.
La mostra, MAI ESPOSTA A GENOVA, rester? in stallo fino al 14 dicembre al CENTRO SOTTOSTRADA, Salita Superiore della Noce n. 41r - San Martino Genova".
Come scrive in un commento alle fotografie di Michele Guyot Bourg, un suo amico FB Marco Fantechi, "Sopra le case deve esserci il cielo, non una autostrada..."
Ringrazio Sandro Tupini, per avermi mandato con un messaggio Facebook il post che aveva condiviso delle sue fotografie, fatte prima di questa ennesima strage italiana.
Doriana Goracci

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