9 Aprile
Riporto da https://comune-info.net/2018/04/amazon-addio/ in cui potete trovare il testo seguente e le modalità, passo passo, per cancellarsi da Amazon e passare dal «MUGUGNO STERILE» ALL'«INDIGNAZIONE ATTIVA e RESISTENTE». Non basta un like o lamentarsi, occorre scendere sulla piazza virtuale e della vita e AGIRE, in difesa del lavoro dignitoso, del rispetto delle persone, dell'economia locale e di prossimità, contro lo sfruttamento e la schiavitù messa in atto da chi si arricchisce sulle spalle dei poveri (che siamo noi). FACCIAMOCI SENTIRE, BOICOTTANDO IL LORO PORTAFOGLI AZIONARIO con un SEMPLICE E SOLENNE: «AMAZON, ADDIO!».
Paolo Farinella, prete
SanTorpete, Genova
INVITO
Amazon sta guadagnando una posizione di monopolio mondiale straordinaria e pericolosa: la sua crescita, accompagnata da una progressiva concentrazione e automazione dei processi di distribuzione, sempre più di frequente viene associata:
- alla chiusura di negozi e librerie, e alla conseguente perdita di posti di lavoro;
- a una riduzione della qualità del lavoro, sempre più misurato, controllato, malpagato, precario, e meno tutelato;
- all'elusione della tassazione nei paesi dove opera, compresa l'Italia.
In questo scenario, chiude il piccolo commercio, si perdono posti di lavoro, si erodono garanzie per quelli che restano, si mette a rischio la posizione dei lavoratori del commercio e della logistica, ma anche quella dei produttori ai quali, in progresso di tempo e crescendo la posizione di monopolio, più facilmente il prezzo di uscita delle merci potrà essere imposto al ribasso. Mentre alcuni si compiacciono dell'efficienza, della comodità e del relativo risparmio - perché è vero che i prodotti inviati attraverso Amazon arrivano presto e spesso sono venduti a un prezzo ribassato - c'è una parte di mondo che diventa più povero, meno tutelato, ricattabile: se a un risparmio di tempo e denaro individuali corrisponde un maggior costo sociale (oltre che personale) in termini di dignità dei lavoratori e posti di lavoro, allora il bilancio è certamente negativo. E lo è per tutti, anche per chi persegue i soli propri interessi individuali, perché una società più povera, in termini economici, morali, di sicurezza è un costo per tutti.
Per chi voglia approfondire, sulla posizione di monopolio di Amazon e le sue conseguenze, esistono articoli e analisi facilmente reperibili in rete. Poiché i monopoli - tutti - generano maggiore povertà, favoriscono la concentrazione dei capitali e contribuiscono ad allargare la forbice che separa una minoranza progressivamente più ridotta e più ricca da una maggioranza più allargata e sempre più povera, proponiamo un gesto di resistenza e di schieramento a partire dalla dissociazione da quello che oggi si presenta come il monopolio in più ampia e rapida espansione e commercialmente più aggressivo: Amazon.
Per aderire, bastano tre azioni:
1. Evitare di acquistare attraverso Amazon e cancellare, per chi l'ha fatta, la propria iscrizione su amazon.it (e, magari, riscoprire i negozi sotto casa e le librerie indipendenti);
2. Comunicare pubblicamente la propria adesione a questa iniziativa attraverso il sito del quotidiano Comune, così:
a. vai a https://comune-info.net/ (a metà pagina circa)
b. nella pagina di apertura, cerca lo spazio "Amazon Addio", qui inserisci in coda alla pagina semplicemente nome, cognome e email (l'indirizzo che non sarà reso pubblico);
3. Diffondere l'iniziativa e invitare a diffonderla attraverso la posta elettronica e, per chi li usa, i propri profili sui social.
Un'azione collettiva non incide su un processo mondiale apparentemente inarrestabile: ma, intanto che la foresta brucia, noi scegliamo di gettare sull'incendio la nostra goccia d'acqua, non perché possa sperabilmente spegnerlo, ma per dignità e testimonianza.