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2 Agosto 2017 09:00

Con Nannarella a Roma e certe altre storie senza raggi e stelle

1187 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana goracci


"Tu devi annà a Chianciano perchè ti arrabbi troppo": 31 luglio 2017, mi tocca una visita specialistica a Roma, prenotata da mesi con il Cup, in un presidio sanitario tra via Di Boccea e Casalotti, alle 15.30, digiuna da almeno 6 ore e allora mi dico che ci vado fin dal mattino per incontrarmi prima conNannarella al Vittoriano.
La frase che ho riportata (detta da Anna Magnani a Renzo Rossellini) è tratta da un collage di film Luce che si possono vedereal Vittoriano per la mostra ,ad ingresso gratuito (aggratis si dice a Roma) su Anna Magnani.
"...Quante volte me sò guardata allo specchio e me so vista brutta, terrificante. Co sto nasone, co sti zigomi e tutto il resto. E quando la gente me diceva pe strada "bella Annì! Anvedi quanto sei bona!" io nun capivo e tra me e me pensavo "bella de che?". Eppure, dopo tanti anni li ho capiti. C'ho messo na vita intera per piacermi. E adesso, quando me sento dì "bella Annì, quanto sei bona!", ce rido sopra come na matta e lo dico forte, senza vergognarmi, ad alta voce "Anvedi a sto cecato!".

La mostra non riporta queste frasi di Anna ma riporta altre foto, altre storie, lei dentro casa sua lei fuori da casa sua dall' Italia e in Italia, di giorno e di notte. Mi incanto a guardarla in un' intervista , come contrae le labbra gli occhi il sorriso e la dolcezza serena: ero sola nella sala di proiezione.

Poi dopo la mostra è iniziato il mio lungo e penoso viaggio da Piazza Venezia alla periferia romana, per ilpresidio sanitario di Via Boccea Casalotti. Ho preso un autobus dell'Atac da Piazza Venezia per Circonvallazione Cornelia (strisce pedonali che iniziano e scompaiono proprio di lato dall' Altare della Patria) poi laMetro e sono scesa a Battistini, ultima fermata e poi aspetto un autobus per dove dovevano visitarmi...sempre che fossi arrivata in grado di sottopormi a una visita e non essere ricoverata.Gli autisti, la gente con cui ho parlato alle fermate, erano senza neanche voglia di strillare, disperati, sconsolati. C'è chi va a fare le pulizie per 3 ore e ne passa quasi il doppio per muoversi in città. Non c'è scelta io mi sono studiata tutti i percorsi prima di muovermi e tutti hanno quello che io non ho, un telefonino che con l'applicazione ti dice quanto manca per l'arrivo del tuo autobus: erano spariti, neanche in partenza dal capolinea.E non c'era nessuno sciopero. Al ritorno ho perso per 1 minuto il treno per Viterbo (una corsa ogni 2 ore causa ferie), sono andata con la metro da Valle Aurelia finoa Piazzale Flaminio e alla stazione non c'era nessun treno per il capolinea del Cotral a Saxa Rubra, ma centinaia di persone...ho avuto paura di cadere spinta sui binari appena ne è arrivato uno. Erano vagoni degni neanche di tempi passati del nazismo, finestrini oscurati per la metà, sbarre nuove di zecca (l'unica cosa) alle feritoie che se eri in piedi riuscivi a vedere a quale stazione eri, correndo come tutti ho preso la corriera, come ancora la chiamo io e sono arrivata a Capranica, che mi è sembrata il lusso degli ultimi tempi che mi rimangono in questo disgraziato paese che si chiama Italia , dove Roma, la capitale, ha 2 linee dimetropolitana, A+B per 2. 875. 472 abitanti. E vero che Madrid, capitale della Spagna haAnna era la voce umana che oggi ci manca.Penso a Mamma Roma, a lei che balla col figlio, a quella supplica di Pasolini...eancora non la sai tutta la cattiveria del mondo.
Anna mi è stata di conforto,con quel suo sorriso senza tante illusioni sul miglioramento umano:"L'importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t'aspettano al varco." Temo che Roma non abbia solo problemi di estetica, come ogni anziana signora...
Doriana Goracci
p.s.Gira Se La Vuoi Girà...video  foto riferimenti  su http://www.agoravox.it/Anna-Magnani-in-mostra-Con.html

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