21 Aprile
di Associazione nazionale Nuova Colombia
Lo scorso 18 aprile la Comunità di Pace di San José de Apartadó è stata assaltata dal gruppo paramilitare delle (autoproclamatesi) "Autodifese Gaitaniste della Colombia", che ha agito col chiaro intento di intimidire la popolazione e di far vedere di poter accedere ovunque, senza restrizione alcuna da parte delle forze armate e di polizia del regime.
Una preoccupante ondata di attività paramilitari scuote la Colombia, proprio quando, come rileva l'analista Sergio de Zubiría, "vengono coniati molti termini strumentali per negare o sminuire l'orrore: bande criminali, semplice delinquenza comune, bande emergenti, etc", utilizzati da un ampio settore dei mezzi di comunicazione che "in maniera più o meno consapevole ammortizzano la gravità del fenomeno", negando implicitamente il ruolo controinsorgente e anti-sovversivo, l'influenza politica e/o territoriale, così come la struttura gerarchico-militare.
I dati statistici tuttavia chiariscono brutalmente la situazione reale nel paese: i gruppi paramilitari sfollano forzosamente dalle proprie terre ogni anno 300.000 colombiani, mentre 346 membri di organizzazioni sociali e popolari sono stati assassinati.
I paramilitari colombiani sono uno strumento dell'oligarchia volto a terrorizzare la popolazione civile secondo una precisa strategia ed una ben definita regia politica; nascondere questa verità, per inerzia intellettuale o più facilmente per tutelare gli interessi degli oligarchi che controllano i grandi media, vuol dire lavorare attivamente contro lo pace.