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22 Maggio 2015 14:02

A MIO NONNO NON PIACEVA LA GUERRA CARO SIGNOR VESPA

1289 visualizzazioni - 2 commenti

di Doriana Goracci

So che ha dedicato una sua puntata televisiva ai cento anni della grande guerra, caro signor Vespa, invece io le racconto che mio nonno, Natale Goracci, era un giovane contadino a mezzadria quando lo chiamarono al fronte a fare l'alpino e lasciò una quasi fidanzata in Toscana, mia nonna Carolina Fanciulli detta Pia.
Erano in quella parte di terra che stava tra Torrita e Montepulciano, quella parte di terra toscana che quando erano ragazzi facevano in bicicletta anche in due per andare a ballare, perché, se anche erano i primi del '900, a loro piaceva vivere e fare l'amore e nessuno gli chiedeva di nasconderlo, tantomeno il prete.

Mi raccontava nonno, che era di pochissime parole ma tanti sorrisi, che si ritrovò  la guerra in montagna e lui non si scordò mai più quel freddo fuori e dentro. Mia nonna gli mandava calze e maglie fatte a mano ma chissà se arrivarono... poche lettere perché erano quasi analfabeti.
Poi nonno ce la fece, e non morì. E nei primi anni '30 emigrò a Roma a fare il portiere per i Beni Stabili, dopo alcuni anni gli diedero una casetta all'ultimo piano di Piazza Colonna, forse 35 metri quadrati e forse 1.000 metri di terrazza. Fece dei vasconi di terra immensi (a me sembravano così), con i filari di uva, le verdure per l'inverno e l'estate, rosmarino e salvia così che nonna faceva le patate insaporite e i gnocchi con il sugo, in quella cucina piccola come neanche uno stanzino, ma dove il gatto Pimpi riusciva ad entrare e rubacchiare qualcosa.
Gli anni della mia infanzia sono fermi in quella casetta dove nonna mi faceva giocare con le sue mollette di ferro per fare l'onda ai capelli, dove mi portava per le strade intorno alla Fontana di Trevi dalle sue amiche mercantine; mi fece bere il primo caffè e fumare la prima sigaretta. E poi tornavo nella guardiola di nonno, nel suo ufficio e non vedevo l'ora che arrivasse per pranzo che non gli pareva vero di trovare il piatto di pasta, e poi si metteva il grembiule grigio e faceva i lavori di fuori, sapeva lavorare anche il legno.
Mi rimane una loro foto, nonna con un' espressione arcigna che non è da lei e nonno dolce e sereno come l'ho sempre conosciuto con il gatto Pimpi: tutti tranne Bianchina si chiamarono così i mici.Si rabbuiava solo quando parlava di quella guerra e di tutto il freddo che prese, dei morti che erano freddi pure loro, e allora fumava una sigaretta e tirava giù a mezza voce una quasi bestemmia del tipo porcodirindina... Nonna cantava Pia dei Tolomei onesta e sgherra, ma una volta mi disse che c'era un altro che le faceva la corte mentre nonno era in guerra, ma lei scelse lui per sposo.
Lui non ci sarebbe voluto andare al fronte, a nonno non piaceva la guerra e per fortuna non fu ammazzato e neanche ammazzò nessuno. Nonno votava comunista e nonna pure, a loro piaceva Togliatti e farci una croce sopra come lui diceva alla tivù, ma negli ultimi anni, tanto lui era morto, scotevano la testa.
Mio padre era diventato socialista: la guerra non piacque per niente neanche a lui, Osvaldo Goracci, unico loro figlio. Sarebbe diventato un giovane anonimo partigiano, in quella seconda e tragica ripetizione di morte. I Goracci non hanno avuto eredi maschi ma tre femmine e detestiamo la guerra, tutte, compresi i nipoti e le nipoti che non hanno potuto conoscere. Rimanga almeno questo ricordo di pace, perché come disse Abraham Lincoln "Non c'è niente di buono nella guerra, eccetto la sua fine".
Doriana Goracci

http://www.agoravox.it/A-mio-nonno-non-piaceva-la-guerra.html (VIDEO E FOTO)

COMMENTI

1 Giugno 2015 00:13

Non capisco perchè non erano precedentemente venuti in chiaro i nomi e cognomi di chi ha commentato: Alessandro Mazzoni Mi fai ricordare mio padre che fece anche la guerra Italo-Turca in Libia e i suoi racconti a me bambino che credevo impossibili, salvo poi trovare riscontri nelle mie letture da grande
Rita Roncaglia Doriana, non c'è Nessuna Epopea nelle Guerre , MAI !!! Non erano eroi ma giovani di ogni parte d'Italia gettati in mezzo a freddo neve e Pidocchi per giochi di Potenti. Mio zio , ragazzo del 99 tornò ma non era più lo stesso, raccontava di BAMBINI ubriacati e mandati all'Assalto Gridando SAVOIA che loro storpiavano in un solenne Bestemmione. Nessuno di loro combatteva per la Patria, un'entità Lontana e sconosciuta !!! I Partigiani sì, cercavano una patria libera e più giusta. Speriamo che non sappiano MAI !!!
Gilda Miceli Arellaro Non capisco questo parlare di cento anni fa... Entrammo in guerra, e diciamo, che la vincemmo. Ma a quale costo ? Non mi piace nessuna guerra, ma quella fu atroce, con le fucilazioni dei nostri soldati per ordine dei loro stessi comandanti. Non mi piacciono le cose per cui dovremmo avere una memoria di vergogna... Scusa Doriana forse sono fuori tema, ma sono indignata.
Cristina Mattiuzzi E, neppure a mio nonno, che ci rimise la salute , per poi patire negli anni dopo ancor più la miseria e poi per vedere ancora un'altra guerra e avere un figlio lontano quattro anni in un campo di concentramento .
Antonio Del Lungo mio nonno fu quasi un disertore e me ne vanto...
Annalisa Fantini Ho una storia familiare simile; comprendo in pieno, approvo, sottoscrivo. Grazie Doriana
Senis Maddalena Grazie Doriana, per questa bella e intima testimonianza. la guerra non piaceva a nessuno allora e non piace neanche oggi....ci viene solo imposta... e il vespa/calabrone continua a prendere granchi...
Ivan Photomaker ...neanche ai miei...e credo neanche a tutti quelli che volenti o nolenti l'hanno dovuta fare....la guerra piace a chi la organizza
Claudio Il SaccheggiatorCortese neppure a mio nonno piaceva questa insulsa faccenda chiamata " GUERRA per la PATRIA"!!!!!!!!! Ma smettiamola con questa retorica della guerra per giusti fini, l'unico fine delle guerre è l'interesse economico!!!!!!!!!!!
Natascia Orazi Noalbavaglio a chi piace la guerra?
Sonia Pippia Arca Bellissima storia ! La condivido perché sono gli uomini e le donne come i tuoi e i miei che hanno fatto la storia! miei nonni materni sono stati partigiani dal '41 al '45. certo sarebbe stato piu' facile per loro aderire al fascismo e starsene seduti in poltrona, visto che la maggioranza degli italiani lo ha fatto.. sorry, sono moolto critica.Grazie
Loredana Paganelli Anch' io ho un ricordo simile con mio nonno.. Ho vissuto con loro, i racconti di quando, finita la guerra e lui ritornato sano e salvo, andavano da La Spezia a Parma a piedi x un po' di farina e zucchero portando in cambio sale e qualche altra cosa che non ricordo..anche lui comunista " da far cantare bandiera rossa" il primo maggio.. Ricordo che tutti gli anni arrivavano puntuali a casa nostra un gruppetto di persone con la bandiera e intonavano tra un bicchiere e l' altro appunto " bandiera rossa".. E poi ricordo Don Botto il prete del paese diventato arcivescovo che veniva a casa nostra il venerdì a mangiare lo stoccafisso che cucinava mia nonna, lui e il prete erano amici dai banchi di scuola.. ( forse due o tre anni xche' mio nonno quello ha fatto di scuola).. E non è mai entrato in chiesa se non per il suo funerale ma Don Botto era un grande amico..
Simona Simbula Se Vespa si fosse trovato in mezzo alla guerra, si sarebbe dato alla macchia
Angelo Nanni i miei antenati erano pastori in Abruzzo, Mio nonno fu ucciso a Kamno ex Camina (Slovenia) e sepolto nel Sacrario militare di Caporetto ora Kobarid (Slovenia) e lasciò tre figli in tenera età. Mio zio Nino averva 7 anni, papà 4 e zio Mario 1 anno. Anche i fratelli dei miei nonni materni furono uccisi in battaglia ed anche loro erano pastori uno riposa nel Sacrario di sant'Ambrogio a Milano e l'Altro nel Sacrario di Asiago
Rosanna Orsi il mio nonno era porta feriti, gli ultimi anni della sua vita ogni sera raccontava cose che aveva visto e vissuto....
Annalisa Espositi Mio padre era al Fronte, a Capranica non aveva nessuno ad aspettarlo. Non amava la guerra e non aveva paura di morire.Ti farò vedere le sue foto da militare......
Claudiasya Della Linea Criscuolo-Borzi La guerra ideata dai Potenti e fatta dalla gente comune, resa schiava...
Elena Pelà A mio nonno non piaceva mai raccontare l'orrore del fronte nelle trincee, troppo orribile per parlarne
Nicoletta Bandino Bellissima storia... Penso che la guerra piaccia a chi non l'ha vissuta sulla sua pelle. Penso che i racconti di chi c'è ststo siano racconti di morte freddo e miseria, mio nonno nella seconda guerra mondiale c'è stato e non ha portato con se di certo bei ricordi. Molte persone non capiscono che la pace comincia da noi, dalla porta accanto, dal rispetto per le diversità.. buona giornata Pace e amore nei vostri cuori...
Guido Raparo io non ho mai conosciuto i miei nonni, sono entrambi caduti, poco più che trentenni, nella Grande Guerra, lasciando figli in tenera età
Dina Lubatti La guerra è la lezione della storia che i popoli non imparano mai abbastanza. Lo lessi da bimba, e non l'ho mai scordato.


Doriana Goracci

24 Maggio 2015 16:39

Mi fai ricordare mio padre che fece anche la guerra Italo-Turca in Libia e i suoi racconti a me bambino che credevo impossibili, salvo poi trovare riscontri nelle mie letture da grande
Doriana, non c'è Nessuna Epopea nelle Guerre , MAI !!! Non erano eroi ma giovani di ogni parte d'Italia gettati in mezzo a freddo neve e Pidocchi per giochi di Potenti. Mio zio , ragazzo del 99 tornò ma non era più lo stesso, raccontava di BAMBINI ubriacati e mandati all'Assalto Gridando SAVOIA che loro storpiavano in un solenne Bestemmione. Nessuno di loro combatteva per la Patria, un'entità Lontana e sconosciuta !!! I Partigiani sì, cercavano una patria libera e più giusta. Speriamo che non sappiano MAI !!!
Non capisco questo parlare di cento anni fa... Entrammo in guerra, e diciamo, che la vincemmo. Ma a quale costo ? Non mi piace nessuna guerra, ma quella fu atroce, con le fucilazioni dei nostri soldati per ordine dei loro stessi comandanti. Non mi piacciono le cose per cui dovremmo avere una memoria di vergogna... Scusa Doriana forse sono fuori tema, ma sono indignata.
E, neppure a mio nonno, che ci rimise la salute , per poi patire negli anni dopo ancor più la miseria e poi per vedere ancora un'altra guerra e avere un figlio lontano quattro anni in un campo di concentramento .
mio nonno fu quasi un disertore e me ne vanto...
Ho una storia familiare simile; comprendo in pieno, approvo, sottoscrivo. Grazie Doriana
Grazie Doriana, per questa bella e intima testimonianza. la guerra non piaceva a nessuno allora e non piace neanche oggi....ci viene solo imposta... e il vespa/calabrone continua a prendere granchi...
...neanche ai miei...e credo neanche a tutti quelli che volenti o nolenti l'hanno dovuta fare....la guerra piace a chi la organizza
neppure a mio nonno piaceva questa insulsa faccenda chiamata " GUERRA per la PATRIA"!!!!!!!!! Ma smettiamola con questa retorica della guerra per giusti fini, l'unico fine delle guerre è l'interesse economico!!!!!!!!!!!
a chi piace la guerra?
Bellissima storia ! La condivido perché sono gli uomini e le donne come i tuoi e i miei che hanno fatto la storia! miei nonni materni sono stati partigiani dal '41 al '45. certo sarebbe stato piu' facile per loro aderire al fascismo e starsene seduti in poltrona, visto che la maggioranza degli italiani lo ha fatto.. sorry, sono moolto critica.Grazie
Anch' io ho un ricordo simile con mio nonno.. Ho vissuto con loro, i racconti di quando, finita la guerra e lui ritornato sano e salvo, andavano da La Spezia a Parma a piedi x un po' di farina e zucchero portando in cambio sale e qualche altra cosa che non ricordo..anche lui comunista " da far cantare bandiera rossa" il primo maggio.. Ricordo che tutti gli anni arrivavano puntuali a casa nostra un gruppetto di persone con la bandiera e intonavano tra un bicchiere e l' altro appunto " bandiera rossa".. E poi ricordo Don Botto il prete del paese diventato arcivescovo che veniva a casa nostra il venerdì a mangiare lo stoccafisso che cucinava mia nonna, lui e il prete erano amici dai banchi di scuola.. ( forse due o tre anni xche' mio nonno quello ha fatto di scuola).. E non è mai entrato in chiesa se non per il suo funerale ma Don Botto era un grande amico..
Se Vespa si fosse trovato in mezzo alla guerra, si sarebbe dato alla macchia
i miei antenati erano pastori in Abruzzo, Mio nonno fu ucciso a Kamno ex Camina (Slovenia) e sepolto nel Sacrario militare di Caporetto ora Kobarid (Slovenia) e lasciò tre figli in tenera età. Mio zio Nino averva 7 anni, papà 4 e zio Mario 1 anno. Anche i fratelli dei miei nonni materni furono uccisi in battaglia ed anche loro erano pastori uno riposa nel Sacrario di sant'Ambrogio a Milano e l'Altro nel Sacrario di Asiago
il mio nonno era porta feriti, gli ultimi anni della sua vita ogni sera raccontava cose che aveva visto e vissuto....
Mio padre era al Fronte, a Capranica non aveva nessuno ad aspettarlo. Non amava la guerra e non aveva paura di morire.Ti farò vedere le sue foto da militare......
La guerra ideata dai Potenti e fatta dalla gente comune, resa schiava...
A mio nonno non piaceva mai raccontare l'orrore del fronte nelle trincee, troppo orribile per parlarne
Bellissima storia... Penso che la guerra piaccia a chi non l'ha vissuta sulla sua pelle. Penso che i racconti di chi c'è ststo siano racconti di morte freddo e miseria, mio nonno nella seconda guerra mondiale c'è stato e non ha portato con se di certo bei ricordi. Molte persone non capiscono che la pace comincia da noi, dalla porta accanto, dal rispetto per le diversità.. buona giornata Pace e amore nei vostri cuori...
io non ho mai conosciuto i miei nonni, sono entrambi caduti, poco più che trentenni, nella Grande Guerra, lasciando figli in tenera età
La guerra è la lezione della storia che i popoli non imparano mai abbastanza. Lo lessi da bimba, e non l'ho mai scordato.

Doriana Goracci

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