4 Dicembre
Domanda:
Esiste il peccato per i baha'i?
Risposta:
Certamente.
Scrive Abdul'Bahà: "il peccato è lo stato dell'uomo nel mondo della natura più bassa"(SAB,p.222), dove sono presenti difetti quali l'ingiustizia, la tirannia, l'odio e la discordia.
E' opportuno precisare che l'uomo ha una triplice natura: animale, umana e divina.
La prima è costituita dal suo corpo e da una realtà astratta chiamata "io natale" con le sue "emozioni naturali" (ovvero egoismo, desideri, gelosia, lotta per l'esistenza, inganno, ipocrisia, avarizia,, invidia, bramosìa, ingiustizia, ecc.); tale natura è uguale a quella posseduta dagli animali.
La seconda natura, che distingue l'uomo dall'animale, è costituita dal cosidetto spirito umano o anima, che si esprime come intelletto o ragione; questo spirito non consente all'uomo di conoscere solo la realtà materiale con le sue caratteristiche, ma gli dà la possibilità di comprendere realtà non materiali, princìpi universali, conoscenze queste negate all'animale.
La terza natura - quella divina - è la potenzialità dell'uomo di manifestare nel mondo materiale quelle percezioni spirituali e virtù divine proprie del mondo dello spirito.
Ecco che nell'uomo è sempre presente una forte tensione fra le due nature estreme e se egli si serve della sua capacità di comprensione, propria della sua natura umana, per appagare solamente i suoi bisogni fisici e quelli dell'io natale, condurrà la sua vita in conformità alla sua natura inferiore, ovvero vivrà nel peccato. Abdul'Bahà, infatti, definisce altresì il peccato come "l'attaccamento a questo mondo" (LSGA, p.164)
Tratto dal libro "Cento domande cento risposte" di Bresci, Castello, Stancati"-dic.1998