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11 Novembre 2011 18:27

Mari(o) e Monti

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di Lucio Garofalo

Mari(o) e Monti

Il professor Mario Monti non è stato ancora designato capo del governo dall’inquilino del Quirinale, che ha subito provveduto a nominarlo senatore a vita, ed è già osannato trionfalmente dai media nazionali e internazionali vicini alle élite finanziarie, come il “salvatore della Patria”. In sostanza, senza che il Nostro abbia fatto assolutamente nulla, si celebra con ampio anticipo un successo assunto e garantito come verità a priori.

E’ l’ennesima prova di potenza che è in grado di esprimere la risonanza mediatica. Si riconferma come un elemento di fatto incontrovertibile che, presso determinati ambienti (economici, politici, mediatici e via discorrendo) che fanno capo agli interessi delle tecnocrazie finanziarie, si è voluto dipingere l’Italia come un Paese “in pericolo”.

Un “pericolo” amplificato e drammatizzato oltremisura sullo scenario costituito dal teatrino televisivo della politica e dei mass-media ufficiali, e che (paradossalmente, ovvero casualmente?) è un “pericolo” creato ad arte da quelle stesse istituzioni bancarie e finanziarie sovranazionali di cui Mario Monti è un esponente organico e riconosciuto.

Non a caso, il famigerato “spread” è immediatamente calato di molti punti percentuali grazie (si dice) alla credibilità e all’autorevolezza del personaggio in questione. E non poteva essere altrimenti, visto che Monti è esattamente un emissario, o fiduciario che dir si voglia, vale a dire un uomo di fiducia del mondo bancario e finanziario in cui sono predominanti le agenzie e i soggetti artefici della speculazione che ha assalito l’Italia.

Non si dimentichi che Monti è una personalità di spicco delle élite che dirigono il sistema della finanza capitalista che ormai spadroneggia nell’economia e nella politica in Europa e nel mondo. Come Romano Prodi, Lamberto Dini, Tommaso Padoa Schioppa, Mario Draghi, anche Monti è un tecnocrate proveniente dagli apparati della Goldman Sachs, catapultato nel potere pubblico e sponsorizzato (guarda caso) da Botteghe Oscure.

Lucio Garofalo

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