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30 Marzo 2011 20:23

ASSASSINATA LA GIUDICE CHE INDAGAVA SULLO STUPRO E L'OMICIDIO DI 3 BAMBINI PER MANO DELL’ESERCITO

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di Associazione nazionale Nuova Colombia


Il 22 marzo scorso la giudice Gloria Constanza Gaona è stata assassinata da un sicario del terrorismo di Stato nel momento in cui scendeva da un veicolo pubblico, nel pieno centro del municipio di Saravena. Il killer si è poi rapidamente dileguato dalla zona, presidiata da un corposo contingente di militari.
La giudice si stava occupando del processo di cinque militari accusati dello stupro e dell'omicidio di tre bambini, avvenuto il 14 ottobre del 2010 nei pressi di Tame, dipartimento di Arauca.
I cadaveri delle piccole vittime, di 14, 9 e 6 anni, erano stati ritrovati con segni di sevizie e la testa mozzata in una fossa comune situata nelle vicinanze di un accampamento dell'Esercito colombiano.
La giudice aveva denunciato l'intento degli avvocati dei militari di utilizzare cavilli dilatatori, al fine di ottenere la scadenza dei termini e la conseguente impunità per gli inquisiti.
Secondo un copione collaudato, i militari hanno fatto quadrato intorno ai responsabili, cercando di scaricare su una sola persona tutte le colpe; successivamente, l'Esercito ha mosso minacce, svolto interrogatori e fatto fotografie agli abitanti delle comunità di Auraca per obbligarli all’omertà. Per capire il clima di caccia alle streghe imperante, basta rileggere le recenti e reiterate dichiarazioni del generale Rafael Neira, che ha avuto la faccia tosta di affermare che “i contadini si stanno facendo manipolare dall'insorgenza per denunciare l'Esercito”.
I militari,  dopo aver svolto i loro “buoni servigi” al regime -terrorizzando la popolazione civile di una delle zone più ricche della Colombia, rapinata dalle multinazionali petrolifere di concerto con l'oligarchia- pretendono impunità totale; e se la manipolazione dei fatti, le pratiche dilatatorie e il terrore non bastano a bloccare i processi, come in questa circostanza, il passo successivo è l'omicidio del giudice incaricato del caso.

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