25 Ottobre
Questo è un articolo dell'Unità del 22 ottobre 2010
L’integrazione nasce dal dialogo e dal confronto tra le culture» - Leonardo Barcelodi O.D.
Nasce socialista in Cile, diventa pidiessino (poi diessino e ora democratico) in Italia. Leonardo Barcelo è il più conosciuto tra gli «stranieri» del Pd di Bologna. Rifugiato politico nella nostra Ambasciata a Santiago nei giorni del golpe di Pinochet, approdò in Italia, a 25 anni, nel 1974. «Non fui io a scegliere l’Italia, furono piuttosto il caso e lo stato di necessità a condurmi qua. E a Bologna ci arrivai grazie alle iniziative di sostegno della Regione Emilia-Romagna ai rifugiati politici». Lettore di lingua spagnola all’Alma Mater, cittadino italiano dal 1994, Barcelo è stato due volte consigliere comunale per i Ds e, prima ancora, segretario dell’Unione del Navile. Come è avvenuto l’incontro con la politica italiana? «Arrivai spinto dalla violenza del regime ma anche con un bagaglio di speranze deluse: ero consapevole che in Cile il partito socialista aveva sbagliato strategia. In particolare non fu capace di costruire una alleanza con i ceti medi. In Italia mi affascinò proprio questo tratto della politica del Pci di Berlinguer: uscire dal proprio recinto ideologico, dialogare e contaminarsi con altre culture». Bè, è la base su cui poggia il Pd. «Esatto. E dovrebbe essere anche la base su cui impostare una seria politica dell’immigrazione». Lo dice un immigrato privilegiato... «Sono arrivato in un contesto di forte solidarietà, l’integrazione non è mai stata un problema in un paese che, all’epoca, mi accolse a braccia aperte e che poi mi ha dato tante opportunità». Oggi invece è tutta un’altra storia. «Non si capisce che gli stranieri possono migliorare l’Italia, che sono una risorsa, non un problema».
26 Ottobre 2010 15:48
Ho avuto occassione di conoscere Barcelo è posso dire che sia una persona cordiale, competente eeee sempre disposto a difendere i diritti di tutti. Magari ci fossero tanti stranieri come lui, a presto, Vittoria
Vittoria Guerzoni