193 utenti


Libri.itPOLLICINOMARINACOSÌ È LA MORTE?LA SIRENETTATILÙ BLU VUOLE BENE ALLA SUA MAMMA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

25 Febbraio 2010 17:25

cattiverie (4)

830 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

-         Cattiverie (4)  -

di Paolo De Gregorio, 25 febbraio 2010 

 

-Non conosco quel boss mafioso (Franco Pugliese), sostiene con decisione l’onorevole del PDL (partito della libertà provvisoria) Nicola Di Girolamo.

La foto che li ritrae in tenero abbraccio altro non è che un fotomontaggio, che fa parte di un complotto ordito da magistratura politicizzata, ad orologeria, supportato da comunisti, volto a screditare il fondatore del PDL Berlusconi, attraverso quella barbarie delle intercettazioni telefoniche, cosa che naturalmente configura una persecuzione delle toghe rosse (invidiose), con lo scopo finale di togliere al popolo la sovranità del voto, per portarci in un regime illiberale, uno stato di polizia investigativa e tributaria.

Comica, ma la tragedia è che più della metà degli elettori italiani crede a queste favole!

 

-Montezemolo, il moralizzatore, ex presidente della Confindustria (che giustamente Travaglio definisce “il più popoloso consesso di corruttori mai visto in natura”), aspirante a fare le scarpe a Berlusconi, in continuità con la razza padrona al potere, sostiene che la corruzione dilaga perché i politici non hanno fatto le riforme.

Si dà il caso che è evidente il contrario: le riforme sono state fatte, sono numerose, tutte a favore dei corruttori (depenalizzazione falso in bilancio, scudi fiscali, condoni, prescrizioni più brevi, ecc. ecc,), ma l’astuto Montezemolo non se ne è accorto.

Sta proprio studiando da premier!

Paolo De Gregorio

 

 

COMMENTA