5 Gennaio
La strategia di B procede implacabile. E la cieca opposizione gli fa da spalla.
Inutile chiedersi se la mente rozza e ristretta di B sia mai stata in grado di elaborare un tale piano di distruzione dello stato democratico o se egli sia solo il megafono ipnotico che riporta ed esegue piani altrui. Inutile chiedersi quali forze più astute e malvagie siano dietro di lui e gli suggeriscano le mosse. I suoi contatti ormai espliciti con mafiosi, assassini e ricercati e le sue relazioni mai superate col piano di una loggia massonica eversiva basterebbero da sole a condannare B come portavoce degli interessi della criminalità organizzata e di un golpe antidemocratico di estrema destra. Inutile ormai sperare alcunché in una opposizione che finora è stata solo capace di collusione e viltà, fino a sostenere il peggio del peggio, dal maggioritario alla bicamerale 1 e ora alla bicamerale 2, dalla negazione dei referendum alla censura, dallo spionaggio sui cittadini al premierato forte, dal veto delle intercettazioni allo scudo fiscale ai patrimoni illeciti, dallo smembramento della magistratura ai processi ideologici, dalla sottrazione della scelta elettorale alla nullificazione dei partiti.
Il piano avanza. E i cittadini non sono in grado di comprenderlo o di combatterlo.
La sx radicale si è messa fuori gioco da sola, per pertinace fede in una rivoluzione popolare impossibile, frammentazioni interne al limite dell’insania, incapacità di procedere per obiettivi con alleati potenziali, afonia sui media e autodistruzione per esilio dalla realtà storica. La sx moderata ha perso ogni senso di sx, diluendosi nella pappa veltroniana che prosegue nell’inciucio dalemiano in una prassi ormai costante di non opposizione, complicità e connivenza.
Il piano intanto procede.