24 Novembre
Quella del Centro Popolare Experia è ormai diventata un’epopea, anche abbastanza confusionaria. Alle 12:30 di oggi, infatti, è stata risistemata, sotto lo sguardo vigile del soprintendente Gesualdo Campo, la copertura metallica divelta nella notte del 13 novembre. Nei giorni scorsi, attraverso il buco che era stato creato, i bambini del quartiere e alcuni ex occupanti avevano potuto fare il loro ingresso all’interno della prima sala e dichiarare ri-occupato il CPO di via Plebiscito 782, nonostante la Procura avesse tempestivamente ri-apposto i sigilli. L’azione di questa mattina ha nuovamente chiuso ogni accesso al centro popolare, nascondendo alla vista quel portone rosso che ne è diventato il simbolo. Per capire la piega che prenderà la situazione, almeno dalla prospettiva di chi frequentava l’Experia e nei giorni scorsi l’ha rivendicato con forza, si attende l’assemblea cittadina delle 18 di oggi pomeriggio, davanti alla nuova lastra nera.
“da Step 1”
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Sabato pomeriggio dopo la manifestazione di disobbedienza civile davanti al CPO Experia, in via Plebiscito n.782, gli occupanti e tutti i sostenitori che oggi riconoscono nella storia dell’Experia una vicenda simbolo di impegno civile, politico e sociale hanno occupato il Bastione degli infetti (reperto archeologico del 1553 nel quartiere antico corso), che già dal 2000 in poi è stato elemento di battaglia politica da parte del Comitato Cittadino Antico Corso e del Centro Popolare Experia per la realizzazione di un progetto di reale riqualificazione di tutto il quartiere e della città intera.