Il miglior talento [di Saverio Tommasi]
di Saverio Tommasi
Un pezzo l'ho guardato, lo ammetto. Anzi, lo rivendico.
Ho guardato un pezzo della trasmissione Miss Italia, casualmente quello in cui è stata ospite Paris Hilton.
Casualmente.
Il pubblico di riferimento di Miss Italia? L'ho già detto, hanno invitato Paris Hilton.
Ditelo che questa trasmissione è sempre uguale, ditelo che è spazzatura fatta per vecchi bavosi e giovani oche, non dite "quest'anno emergerà il carattere", non dite "quest'anno sarà diverso", perché poi non lo è. E' la solita accozzaglia di culi e tette, con l'aggravante che vengono nascosti da un perbenismo che chiamano "costume di scena", ma che come ogni costume è fatto per essere messo, cambiato, aggiornato secondo le mode. Tolto, soprattutto.
Il perbenismo si ferma alle soglie di Villa Certosa, spesso un pò prima, a Palazzo Grazioli. O nelle case di periferia di fronte a televisori con schermi piatti e luccicanti, o in case extra lusso, di fronte a televisori con schermi piatti e luccicanti. Roba da rimpiangere la lotta di classe.
Questa era l'edizione in cui le Miss avrebbero dovuto sfoggiare il loro talento.
A volere essere buoni diciamo che non ne hanno avuta l'occasione.
A volere essere cattivi diciamo che l'occasione l'hanno avuta, quello che è mancato è stato il talento.
A volere essere maschilisti diciamo che il loro talento migliore lo avevano già mostrato, ma prima di arrivare alla serata.
Mancava Papy, ma vedrete il prossimo anno, sarà una puntata indimenticabile. Papy arriverà dal cielo, con due grandi ali bianche e un'aureola in testa, ai suoi lati due escort.
La soglia è superata, il bicchiere è colmo, la pazienza è finita. E io ho pure sonno. Buonanotte.