16 Agosto
Cabina Teatrale ha una nuova bandiera: "Clan-destino", dono della rivista Carta. E un manifesto, sotto, scritto a mano, con pennarello rosso. Eccolo:
Il governo ha approvato il cosiddetto "pacchetto sicurezza", una serie di norme razziste che rendono il "diverso" un "nemico". Donne e uomini in cerca di vita e speranza attraverso un Mar Mediterraneo che si è trasformato in un cimitero senza lapidi.
Noi vogliamo abbattere i muri, sconfiggere i pregiudizi, contribuire a creare ponti attraverso il dialogo, elemento primo di democrazia, anima di un paese "mediterraneo". Dialogo come base per ricostruire una civiltà della pace e dei diritti, fondata sulla conoscenza e sulla fiducia reciproca, che rifiuti la paura e combatta la povertà, causa di guerre e terrorismi.
Relegare in gabbia persone che non hanno commesso alcun reato è un abominio e una grave violazione dei più elementari diritti dell’uomo e dei principi fondamentali del diritto internazionale. "Inventarsi" la fattispecie del reato di clandestinità - secondo cui si è "criminali" non per il fatto di aver compiuto un atto criminale, ma per una condizione esistenziale soggettiva - è uno stravolgimento dei più elementari principi di uno Stato di Diritto.
L'Italia ha dimenticato di essere stata un paese di emigranti, soprattutto ha rimosso il razzismo coloniale e le sue atrocità.
Noi, il 20% ricco del pianeta, consumiamo l'80% delle risorse globali, lasciando briciole a miliardi di persone. Siamo noi che scateniamo guerre in difesa dei nostri interessi, per preservare il nostro "stile di vita". Siamo noi che regoliamo, in base al nostro tornaconto, il commercio mondiale. Ci meravigliamo che qualcuno cerchi di scappare dal proprio paese, aspirando ad un frammento del nostro benessere?
Siamo noi, donne e uomini, che dobbiamo trovare nuove parole e sogni, facendo vivere il dialogo, favorendo l'accoglienza, creando relazioni e ponti fra gli esseri umani. Tornando ad essere umani.
Cabina Teatrale, in solidarietà con tutta la marginalità, si dichiara clandestina.
Saverio Tommasi
www.saveriotommasi.it