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31 Marzo 2009 15:35

Storie Clandestine [Saverio Tommasi]

1067 visualizzazioni - 0 commenti

di Saverio Tommasi

Ancora morti. In viaggio. In mare. Affogati. La notizia è di oggi ma sarebbe potuta essere di ieri o di un mese fa, probabilmente sarà la stessa notizia di domani e della prossima estate... niente cambia, quasi tutto peggiora. La forbice fra paese "ricchi" e "poveri" si allarga e si estende. Vi riporto uno stralcio del mio testo "Storie clandestine"; l'ho chiamata la "storia dei Gesù in croce". L'intero spettacolo sarà visibile in esclusiva su Arcoiris.tv fra pochi giorni. L'ATTORE GUARDA IL PUBBLICO, SORRIDE COMPLICE, MA TRISTE Il mare è pieno di Gesù in croce. Voglio raccontarvi bene questa storia, è divertente. Pronti? (L'ATTORE PORTA LA SEDIA IN PROSCENIO) Le barche, barchette, carrette, navi, gommoni, quelle cose che trasportano i clandestini oltre le frontiere marine, frontiere blu, le chiamano quelli che ci passano. Ecco, queste barchette non sono nuove, i trafficanti sanno che verranno sequestrate e distrutte (talvolta). Sono relitti, ancora galleggianti. Alcuni no, non galleggiano neanche. Affondano. Durante la traversata. E anche i clandestini affondano con le loro barchette. Lo so, non è divertente. COLPO DI TAMBURO Nei giorni dopo, soprattutto quando erano tante le persone a bordo, e sono sempre tante le persone a bordo, perché caricano le navi piene, ecco, i pescatori della zona raccolgono cadaveri nelle reti, insieme ai pesci. Diventano "pescatori di uomini", come diceva Gesù, (COLPO DI TAMBURO) ma non è ancora questa, la storia dei Gesù in croce. COLPI DI TAMBURO, A TEMPO L'acqua di mare toglie la carne intorno alle ossa. Così dopo del tempo anche i pescatori non hanno più impressione: con le reti a strascico tirano su solo mucchi di ossa bianche, pulite. Al massimo capita di trovarle avvolte dentro dei vestiti. (SOFFIATO) Anche se alla questura di Portopalo di Capo Passero ci sono relazioni ufficiali con le descrizioni delle scatole craniche: "del tutto integre, contenenti due vongole chiuse e conchiglie". MUSICA. L'ATTORE SI ALZA IN PIEDI SOPRA LA SEDIA, CHIUDE GLI OCCHI E RECLINA LA TESTA, APRE LE BRACCIA E DONDOLA Se vi immergete nei fondali di Lampedusa è facile incontrare camicie e pantaloni impigliati nei relitti, con le braccia aperte, perché la corrente gonfia di acqua, e si muovono lentamente. STOP MUSICA, L'ATTORE SI FERMA, APRE GLI OCCHI E' questa la storia dei Gesù in croce. Senza testa, perché il collo, dopo alcuni giorni in acqua, non ne regge più il peso, e il mare decapita i corpi.

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