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8 Marzo 2009 00:48

Menù Napolitano-Carfagna-Gelmini-Meloni-Rauti-Califano : Reality 8 marzo 2009‏

865 visualizzazioni - 3 commenti

di Doriana Goracci

Quest’anno il Quirinale ha voluto intitolare “Onore al Merito” l’insieme di eventi che hanno avuto luogo nel Palazzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Andiamo ad esaminare gli Onori.Si è cominciato con la Guardia d’Onore al Presidente della Repubblica assicurata anche da un plotone di donne soldato. Nel porticato aperto del Palazzo è stato allestito il “Tunnel sensoriale”: “installazione esperienziale promossa e realizzata dal Dipartimento per le Pari Opportunità, metafora di un viaggio dantesco “aldilà del pregiudizio”, per rappresentare l’iter delle donne verso la parità giuridica e sostanziale, tra stereotipi e discriminazioni. Ha partecipato all’evento anche il Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità Isabella Rauti: “Durante il percorso, al quale si accede da un ingresso buio e stretto, il visitatore dovrà affrontare una serie di ostacoli che renderanno difficile il cammino. “Il tunnel - ha sottolineato la Dott.ssa Rauti - ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulla difficoltà che le giovani ricercatrici hanno nel settore scientifico ma, allo stesso tempo, spronarle ad intraprendere comunque la carriera scientifica, dando testimonianza in tal modo dell’impegno profuso in un tipo di lavoro a beneficio di tutti”. Ipse dixit per la “Notte dei Ricercatori” nel settembre 2008. Indubbia l’esperienza della Rauti a barcamenarsi tra la Fiamma Tricolore e l’Alleanza Nazionale che traghetta fuori daigironi danteschi. Durante la Cerimonia sono state conferite onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a otto donne che hanno raggiunto livelli di eccellenza nelle rispettive professioni e una targa ad una associazione che si è distinta nel valorizzare l’impegno professionale delle donne. Nove medaglie ai vincitori del concorso dedicato al tema “Il coraggio delle donne”, promosso dal Ministero dell’Istruzione (leggi Gelmini che si è ” fatta da sè” come le vincitrici, autrice del progetto di legge “per la promozione e l’attuazione del merito nella società, nell’economia e nella pubblica amministrazione”, presentato il 5 febbraio 2008) Quest’anno c’è stato anche l’ intervento del ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna e Giorgia Meloni, ministro della Gioventù che ha preso parte alla premiazione degli studenti. Il tutto condotto dalla giornalista Tatiana Lisanti, del GT Ragazzi di Raitre. Soprassiedo sugli onori al merito della Carfagna e della Meloni. Entro nel merito invece dell’impegno giornalistico (Educazione-Intrattenimento Ragazzi Rai) con Tatiana Lisanti: “Andrà in onda oggi, mercoledì 26 novembre, alle 16.00 su Rai 3 durante l’edizione odierna del GT Ragazzi il servizio realizzato dalla conduttrice Tatiana Lisanti presso l’Istituto “Costa” di Lecce sull’originale ed intrigante reality scolastico formativo inventato dai ragazzi della 5B. Non sono presenti tutti i “concorrenti” del “game” in quanto durante le riprese una loro rappresentanza era in “trasferta”, ospite del “Job & Orienta” di Verona, proprio per presentare al salone nazionale la loro idea di reality su invito del ministro Gelmini. L’iniziativa del Costa prende il nome di “Class Action - Azione di classe per fare impresa” e la grande novità introdotta è il contesto in cui viene realizzata questa originale esperienza formativa, ossia gli alunni della classe VB opereranno per otto mesi, da ottobre a maggio, nella gestione di una impresa reale come se fossero “concorrenti” in un “reality”. Class Action è il primo esempio di come si può introdurre nella scuola una forma di istruzione assolutamente innovativa seguendo un “format” ben conosciuto e caro ai giovani: il reality. Il 7 marzo si è alfin conclusa la Giornata, con l’esecuzione di un balletto delle bambine dell’Accademia Nazionale di Danza e un’inchino alle Istituzioni. Siamo all’8, non quello volante, tant’è che la Giostra è gratis e il sito del Quirinale propone:”8 marzo: ingresso gratuito per le donne nelle ore di visita al Quirinale. Dedicato alla Festa della donna il Concerto alla Cappella Paolina del gruppo Estrio”. Già, la Giornata è diventata Festa. Per chi non ama questa Musica Classica, Roma è straordinariamente generosa quest’anno. Il suo sindaco Alemanno, risposato dalla professoressa Rauti simbolicamente nel 2002 (ogni lasciata è persa…) offre alle donne per l’8 marzo la poesia del Maestro Franco Califano in concerto, patrocinato dal Comune di Roma a Villa Lazzaroni, IX municipio, quello del Parco della Caffarella, quello dello stupro dei rumeni, come scordare i suoi deliziosi delicatissimi versi:”Eppoi, diciamolo sinceri, una donna, anche la più raffinata e delicata d’animo, quando è il momento giusto vuole sentirsi presa e ingroppata come un animale” e ancora “«Le donne mi danno del maschilista? Cazzi loro. Io dico che mi hanno sempre amato». Lui Uomo tra gli Uomini: “e non puoi mancare tu nell’elenco di chi è stato meritevole. No, non sono i pantaloni a fare gli uomini se son vuoti di coglioni, sono inutili ci son tante cose da salvare chi rinuncia è un traditore. UOMINI ce ne vogliono di più”. Come mi ha scritto un’amica di penna: “Qui ci fanno tutti la festa. Speriamo che me la cavo” una donna Onore al merito alle Femmine! Dal Reality Italia Doriana Goracci Una delle foto da poter sfogliare a questo link http://italy.indymedia.org/it/2009/03/51018.shtml scattate il 7 marzo - corteo cittadino a Milano: è tempo di libertà, indietro non si torna! Foto video e link su http://snipurl.com/dcrx9

COMMENTI

8 Marzo 2009 10:34

un amico curioso e un po' invidioso perchè lontano dal Quirinale e da Roma-Carfagna, chiede in che cosa si è esibita per l'8 marzo l'aMara pari-opportunità. Per cronaca: Roma, 7 mar. (Adnkronos) -Il ministro per le Pari Opportunita' Mara Carfagna domani 8 marzo, festa della donna, si rechera' presso la base militare di Pec in Kosovo per salutare le 81 donne soldato presenti. "Sono l'esempio dell'Italia migliore, donne coraggiose -afferma il ministro- che fanno un lavoro duro e spesso rischioso, servono la Patria lontano dai clamori".

InterDo

8 Marzo 2009 09:00

Segnalo certi 8 marzo 2009 NON UFFICIALI e i Volantini Documenti che hanno scritto Doriana Dal Tavolo4 "Lavoro/Reddito/Precarietà" della Rete sommosse - Perugia volantinaggio "per uno sciopero delle donne" e controinformazione davanti all'ipercoop, che resterà aperta in occasione dell'8 marzo. Gran parte delle e dei firmatari dell'appello sono studentesse, precarie, operatrici sociali, dottorande, disoccupate, immigrat@, operai@, senza alcun marchio di "garanzia sindacale", neanche di base. C'è bisogno e non voglia, di ribaltare la questione, di partecipazione, di rifiuto della delega, soprattutto dalle meno "allenate" alla "politica" Un bisogno e una necessità che parte dal basso e che le delegate e i delegati DEVONO ASCOLTARE, altrimenti non si capisce che ci stanno a fare. Volantino: L'8 MARZO NON SI LAVORA E NON SI FA FESTA L'8 MARZO SI LOTTA! SCIOPERO DELLE DONNE! NON C'È LIMITE! ORA L'8 MARZO DIVENTA LA GIORNATA DI PIÙ LAVORO PER LE DONNE! UN'ALTRA INCREDIBILE PROVOCAZIONE DEI PADRONI CHE USANO ANCHE LA NOSTRA GIORNATA DI LOTTA PER GUADAGNARE DI PIÙ.PER L'OTTO MARZO 2009, LE COOPERATIVE LEGATE AL CONSORZIO LEGA -- COOP, DOVE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE MAESTRANZE È DONNA, HANNO DECISO L'APERTURA DOMENICALE PER "CELEBRARE" LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA. OLTRE ALLO SFRUTTAMENTO DELLA MANODOPERA FEMMINILE, LE COSIDDETTE "COOPERATIVE ROSSE" GESTISCONO ANCHE IL LAGER DI LAMPEDUSA, DOVE IL 25 GENNAIO SEDICI DONNE MIGRANTI SONO ENTRATE IN SCIOPERO DELLA FAME PER PROTESTARE CONTRO I PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE E LE CONDIZIONI DISUMANE DI QUELLE PRIGIONI A CIELO APERTO, IN CUI SONO RISTRETTE MIGLIAIA DI DONNE E UOMINI L'8 MARZO 2009 SAREMO DAVANTI ALL'IPERCOOP, PER DENUNCIARE IL CINICO AFFARISMO DI LEGA COOP E PADRONI, CHE CONSENTE LORO DI FARE PROFITTI ANCORA UNA VOLTA CON E SULLA PELLE DELLE DONNE LA SICUREZZA DEI PADRONI E' REPRESSIONE E RAZZISMO LA NOSTRA SICUREZZA E' LIBERTA' E GIUSTIZIA SOCIALE VIA LE MANI DAL CORPO DELLE DONNE! VENERDI' 6 MARZO A TARANTO, nonostante il tempo molto brutto, circa 30 lavoratrici delle ditte di pulizia hanno manifestato nella piazza del Comune. Vi erano le lavoratrici delle pulizie degli uffici comunali, una buona parte delle quali a fine mese rischiano di essere licenziate. Le lavoratrici hanno denunciato che non è solo il lavoro MA E' TUTTA LA NOSTRA VITA CHE VIENE RESA PRECARIA! Ci costringono a difendere anche la miseria di un salario di 500 euro al mese. Una lavoratrice ha detto ai rappresentanti del Comune: GUARDATE CHE IL 31 MARZO LA NOSTRA CASA DIVENTA IL COMUNE, nel senso che ve lo occupiamo! Vi erano lavoratrici delle pulizie degli asili comunali, per cui alla precarietà del contratto di lavoro si aggiunge un'altra precarietà quasi quotidiana, vengono trasferite da scuola a scuola dalla ditta per coprire rilevanti carenze o sono chiamate a fare sempre più spesso sostituzioni, a volte comunicate nella stessa giornata; situazione che, tenendo conto che le lavoratrici hanno sulle loro spalle sempre il problema di organizzarsi il tempo lavoro e tempo vita, di sistemare figli anche piccoli, significa una rincorsa, uno stress permanente. Vi erano le lavoratrici delle pulizie delle scuole statali, in cui proprio in questi giorni il governo ha ridotto i fondi per i servizi di pulizia da 370 milioni a 110 milioni di euro l'anno. Questo vuol dire in tutt'Italia tagli per 16 mila lavoratori di cui la stragrande maggioranza sono donne, con figli a carico, spesso sole. A Taranto abbiamo già subito un pesante taglio dei fondi se passassero questi ulteriori tagli, per le donne, molte non giovanissime, soprattutto in questo tempo di crisi, vorrebbe dire non avere alcuna possibilità di trovare un altro lavoro. Per questo le lavoratrici hanno gridato: Nessuno può permettersi di "celebrarci" ipocritamente l'8 marzo e affossarci gli altri 364 giorni! E ancora Avremmo voluto essere qui oggi per parlare e riflettere sui cambiamenti che le donne, nei loro percorsi di libertà, hanno portato nella società, nel lavoro, nelle relazioni tra persone, nella cura degli affetti e della vita quotidiana. Ma non è così. Ancora una volta l’8 di marzo diventa un giorno per parlare della violenza sulle donne. Nonostante sia ormai acquisito il fatto che il 90% degli abusi avvenga in famiglia e che la prima causa di morte delle italiane sotto i 40 anni sia per mano del partner o ex-partner o conoscente o familiare, l’emergenza della violenza sulle donne non viene assunta come necessità di una riflessione pubblica sull’esistenza di una violenza esercitata dal genere maschile sul genere femminile per pensare quindi ad adeguati interventi culturali; ma viene presa, da chi ci governa, come pretesto per creare un clima culturale autoritario, di paura del “diverso” e per legiferare misure repressive (ronde..…), che portano alla militarizzazione del territorio. Ancora una volta i corpi delle donne sono tornati ad essere “cose” Crediamo che questa oggettivazione del corpo delle donne non riguardi solo noi, ma che su questo gli uomini debbano interrogarsi a fondo. Se davvero gli uomini hanno a cuore la violenza sulle donne non possono più rinviare una riflessione su se stessi e la propria sessualità e aggressività. Insieme donne e uomini dobbiamo, nel rispetto della reciproca differenza sessuale, costruire nuove relazioni che portino a ri-disegnare città e comunità accoglienti e sicure per tutte/i. Ancora una volta come Donne in nero siamo qui, perché abbiamo scelto di non essere passive di fronte alle logiche imperanti che risolvono tutto solo con l’uso della forza, con la guerra, la militarizzazione e in definitiva con l’autoritarismo. Siamo qui anche per tutte le donne che, nei luoghi di guerra e conflitti, continuano a farsi carico delle loro comunità; perché ovunque, nella quotidianità, sono le donne che reggono il mondo. Donne in nero Fano

InterDo

8 Marzo 2009 08:07

A tutte le donne e ai nostri compagni dedico MALARAZZA http://www.youtube.com/watch?v=0PYKk01xfPM antica canzone popolare siciliana Doriana Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti… Un servo tempu fa rinta ‘na chiazza, pregava Cristu in cruce e ci ricia: “Cristu, lu me patrune mi strapazza, mi tratta comu un cane pi la via, si pigghia tuttu cu la so’ manazza, mancu la vita mia rici ch’è mia… Distruggila, Gesù, sta Malarazza! Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!” Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti…

Doriana

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