16 Febbraio
Anni fa Roberto Marinho monarca di Rede Globo, grandi giornali e pioniere delle telenovelas, ricordava con rabbia l’avventura italiana della sua Telemontecarlo. Aveva puntato sui democristiani, governo De Mita col quale dialogava attraverso < un portaordini con un solo ordine: mai incontrare Berlusconi. ‘ Se parla con lui, ha chiuso con noi ‘ >. Un imprenditore dei media non se la sentiva di chiudere con la corazzata Dc. Il portaordini era Clemente Mastella. In quel 1995 non sapevo come raccontare a Marinho la novità: < Adesso Mastella fa il ministro col Berlusconi …>. Marinho padre guarda con amarezza Marinho figlio, erede dell’impero. < E io ho perso 800 milioni. Neanche in Brasile si cambia bandiera in questo modo. Forse in Peru dove Fujimori fa il disinvolto >. Da ieri sappiamo che Berlusconi candida Mastella alle elezioni europee. La carriera continua. Riassumo per i ragazzi al primo voto le avventure del signore degli acrobati. Deputato per 32 anni e poi senatore. Ministro del Lavoro con Berlusconi, ministro della Giustizia con l’ultimo Prodi, ma anche sindaco di Ceppaloni ( dove è nato ) grazie alla spallata di Forza Italia. Bisogna riconoscerli il furore creativo: non è facile inventare le sigle dei partiti che moltiplicava un anno si e uno no. Quando la Dc si scioglie, assieme a Casini fonda il Ccd e ne diventa presidente. Nel ’98 ( con Prodi al governo ) prende le distanze dal Cavaliere. Cossiga suggerisce una formazione flessibile tra un blocco e l’altro. Addio a Pier Ferdinando, nasce il Cdr che preso cambia nome, Cdu, ma arrivano altri profughi, ecco l’Udr: nel ‘99 finalmente l’ Udeur. Facce nuove, talenti interessanti. Nomina segretario nazionale dei giovani Francesco Campanella, presidente del consiglio comunale di Villabate, attorno a Palermo. Mastella ne è testimone alle nozze assieme a Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, oggi senatore malgrado la condanna a 5 anni per favoreggiamento agli uomini di Provenzano. Campanella era il braccio destro di Mandalà, braccio destro di Provenzano. Tra un braccio e l’altro gli dà una mano a falsificare i documenti perché il ricercato numero uno possa andare in Francia, operazione alla prostata. Consiglio comunale sciolto per interferenze mafiose e Campanella recita il pentito che racconta tante cose. L’ultimo Mastella dà le dimissioni dal governo Prodi e il governo cade e Mastella va a Porta a Porta per confessare a Vespa di voler ripetere il salto mortale: subito nelle liste di Berlusconi. Ma la Lega punta i piedi. Anche per i finanziamenti al giornale Udeur, quel < Campanile > che incassa un milione e 300 mila euro, soldi pubblici in parte usati per spese viaggi famiglia Mastella, e poi < liberalità >, pacchi dolci e torroni. Il leader ne è direttore, 40 mila l’anno, stipendio superstite. Ma in giugno arriva l’onorario di Bruxelles e finiscono i pensieri. Con la pensione di 9 legislature la vita non è poi gran che. E le porte quasi tutte chiuse. Fujimori in galera e nessuna certezza che il presidente Alan Garcia voglia in Peru un candidato così. \ mchierici2@libero.it Cortesia dell'Unità