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1 Febbraio 2009 19:15

Fermiamo la Barbarie.Creazione di una rete antirazzista alla quale vi chiedo di aderrie inviandomi il vostro nome e indirizzo mail.Solo uniti potremmo evitare la dilagazione del razzismo

939 visualizzazioni - 1 commento

di Leonardo Barcelo

Scrivetemi a barcelo4@virgilio.it Tante volte crediamo che la nostra vita si svolgerà sempre in una società civile.ma perche continui dobbiamo essere sempre vigilanti e decisi a deninciare e a fermare la barbarie quando comincia a essere presente tra di noi.Domani a Roma gli stessi che alimentano la intolleranza saranno con il sindaco in testa a deplorare un atto di viltà e dopodomani continuaranno a cercare di trarre del vantaggio elettorale denunciando gli immigrati come causa di tutti i mali.Stiamo attenti IMMIGRATO INDIANO AGGREDITO E BRUCIATO IN STAZIONE NETTUNO NETTUNO (ROMA) - Un immigrato indiano è stato picchiato e bruciato nell'atrio della stazione ferroviaria di Nettuno (Roma). L' immigrato è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale sant'Eugenio di Roma. L'aggressione è avvenuta alle 4 di stamani. L'immigrato, di 35 anni, era solito dormire nell'atrio della stazione. Gli aggressori sono arrivati portandosi appresso una bottiglia di liquido infiammabile: prima hanno selvaggiamente picchiato l'uomo che stava dormendo poi lo hanno cosparso di benzina e hanno appiccato il fuoco. E' stata un'azione premeditata. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, il raid é stato compiuto da due o più persone che per fare l'aggressione si sono portate appositamente del liquido infiammabile, con tutta probabilità benzina, in un contenitore, che non è stato però trovato dai carabinieri. Il gesto, sottolinea un investigatore, dunque ha una matrice razzista ed è stato premeditato e studiato nei minimi particolari. Quando sono arrivati, allertati da una persona rimasta ignota che ha telefonato al 112, i carabinieri hanno trovato l'indiano ancora con gli abiti in fiamme, le gambe già completamente ustionate. L' uomo è riuscito a dire pochissime parole poi ha perso i sensi per il dolore. Portato d'urgenza nell'ospedale di Anzio è stato trasferito per le gravissime ustioni subite al Sant'Eugenio di Roma nel reparto ustionati. Nella stazione di Nettuno gli immigrati trovano spesso riparo per la notte. Ma stamani, al momento dell'aggressione razzista, l'indiano era l'unico trovato dai carabinieri che dormiva nella sala d'aspetto. Leonardo Barcelo Consigliere Comunale a Bologna www.leonardobarcelo.it

COMMENTI

1 Febbraio 2009 23:23

Caro Leonardo ho letto la tua lettera e i tuoi intenti. .Per evitare qualunque ulteriore frammentazione di energia, e ce n'è poca in giro come la buona volontà che ti contraddistingue, copio per te e tutte- tutti, quanto arrivato. Un caro saluto e grazie! Doriana Carissimi/e l'assemblea di sabato 31 gennaio ha deciso di aderire all'iniziativa di Medici senza Frontiere 'Divieto di segnalazione' e di partecipare alla fiaccolata di lunedì 2 febbraio a Roma. Di seguito trovate l'intero appello. Al più presto sarà disponibile il verbale e le decisioni prese. Barbara Sciolla stoprazzismo@libero.it INVIATIAMO TUTTI E TUTTE A PARTECIPARE ALLA FIACCOLATA LUNEDI' 2 FEBBRAIO A ROMA (MONTECITORIO) ore 17.30 SAREMO PRESENTI CON LO STRISCIONE 'STOPRAZZISMO' APPUNTAMENTO davanti a Montecitorio (ci vediamo davanti alla galleria Colonna) tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco dalle 17.30 alle 20.00. Solisarietà con le vittime del razzismo! Riprendiamo l'iniziativa, per denunciare i gravi episodi di queste ultime ore, per denunciare il pericoloso intento del pacchetto sicurezza. Difendiamo e costruiamo solidarietà! ------------------------------------------------------------- MSF, SIMM, ASGI e OISG hanno inoltre annunciato una fiaccolata della società civile il 2 febbraio davanti a Montecitorio (tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco) dalle 17.30 alle 20.00 Lettera aperta di Raffaella Ravinetto, Presidente di Medici Senza Frontiere Italia DIVIETO DI SEGNALAZIONE - Siamo medici e infermieri, non siamo spie 30/01/2009 Medici Senza Frontiere (MSF), Premio Nobel per la Pace 1999, esprime preoccupazione e allarme per le conseguenze della possibile approvazione, il prossimo 3 febbraio, dell’emendamento 39.306 presentato in sede di esame del DDL 733 all’Assemblea del Senato, volto a sopprimere il comma 5 dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull’immigrazione) che sancisce il divieto di “segnalazione alle autorità” per il personale sanitario. Il suddetto comma 5 attualmente prevede che “l’accesso alle strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali n.d.r.) da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”. L’ambiguità conseguente a tale abrogazione e, di conseguenza, il concreto rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria creerebbe nell’immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza in grado di ostacolarne l’accesso alle strutture sanitarie. Tutto ciò potrebbe provocare una pericolosa “marginalizzazione sanitaria” di una fetta della popolazione straniera presente sul territorio, anche aumentando i fattori di rischio per la salute collettiva. In quanto organizzazione medica umanitaria, insieme a SIMM, ASGI e OISG, abbiamo lanciato un appello (www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it) per chiedere ai Senatori di non abrogare il suddetto principio, appello al quale hanno aderito la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, la Federazione degli Infermieri e la Federazione delle Ostetriche, oltre a centinaia di associazioni della società civile. Una fiaccolata avrà luogo il 2 febbraio davanti a Montecitorio, alla vigilia del voto, per chiedere ai Senatori di respingere un emendamento che, riducendo l’accesso alle cure per gli immigrati irregolari, mette in pericolo il principio dell’accesso universale alle cure, un diritto umano fondamentale riconosciuto dalla Costituzione Italiana. MSF lavora in Italia dal 2003 per fornire accesso alle cure e assistenza medica agli immigrati. In collaborazione con le ASL locali ha gestito 35 ambulatori per stranieri irregolari e ha curato 18mila pazienti. FIACCOLATA DAVANTI A MONTECITORIO 2 FEBBRAIO DALLE 17.30 alle 20.00 Il 3 febbraio prossimo il Senato voterà un emendamento volto a sopprimere il principio di “non segnalazione” alle autorità per il migrante irregolare che si rivolge ad una struttura sanitaria. Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) hanno lanciato oggi un appello alla società civile per chiedere ai Senatori di non abrogare il suddetto principio. MSF, SIMM, ASGI e OISG hanno inoltre annunciato una fiaccolata della società civile il 2 febbraio davanti a Montecitorio (tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco) dalle 17.30 alle 20.00 al quale sono invitati a partecipare operatori sanitari, organizzazioni non governative, rappresentanti della società civile e cittadini.

Doriana

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