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13 Gennaio 2009 03:08

NELLA FABBRICA DELLA GUERRA GLOBALE !POTRANNO ESSERCI 2 POPOLI E DUE STATI ?

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di gastaldopaolo

E’ inutile incapponirsi a cercare SOLO a Gaza in questA tragica situazione che ripete orrori già visti ,dal punto di vista solo dei torti e delle ragioni,… le cause della questione che divide israeliani e palestinesi dal 1948, su quanti missili kassam abbiano lanciato quelli di Hamas e quanti invece quelli degli israeliani ,il bilancio sarebbe ovviamente sfavorevolissimo per i palestinesi che de facto ,subiscono una violenza pluriennale e reiterata con proporzioni di perdite che vanno senz’ altro da uno a cento . La nascita d’Israele nel 1948, sancita dall’Onu, e la conseguente espulsione dalle proprie terre di centinaia di migliaia di palestinesi, avveniva nel quadro del riassetto delle sfere d’influenza britannica e statunitense in Medio Oriente dopo la seconda guerra mondiale. Il sostegno al progetto sionista di uno stato ebraico in Palestina da parte dell’imperialismo statunitense, sancì la fine del Mandato britannico sulla Palestina e l’inizio della tutela nordamericana su uno stato israeliano accerchiato dall’ostilità dell’intero mondo arabo. I palestinesi si trovarono espropriati delle loro terre dalla guerriglia sionista da un lato e dovettero subire per sovrapprezzo le mire espansionistiche del re Abdallah di Giordania (che fagocitò la Cisgiordania annettendola al suo regno) e dell’Egitto (che occupò Gaza). Ma questa visione di descrizione classico cronachistica evidentemente non basta piu’ a spiegare le ragioni vere che stanno al fondo della questione . La Corte Internazionale di Giustizia ha confermato nel 2004 che i territori occupati dallo Stato di Israele oltre la "Linea Verde" del 1967 continuano ad essere "territori occupati" e dunque con essi anche la parte est di Gerusalemme, unilateralmente annessa da Israele nel 1980, senza riconoscimento internazionale. A rimarcare questa situazione, tutti gli Stati che hanno rapporti diplomatici con Israele mantengono le proprie ambasciate fuori da Gerusalemme, in genere a Tel Aviv o nelle immediate vicinanze. LA ROAD MAP Bush Jr. nel 2001 (come il padre 12 anni fa nella prima guerra del golfo) non ha dato prove di particolare perspicacia o abilità tattica, ma ha dimostrato persino lui di capire la centralità del conflitto tra Israele e le masse palestinesi, negli equilibri di tutta l’area costringendo in disparte ad un ruolo di secondo piano il tradizionale alleato; un eventuale intervento israeliano nella guerra post 11 settembre 2001 in Afganistan ottobre 2001, infatti avrebbe rappresentato una provocazione insostenibile agli occhi delle masse arabe, minando la stabilità dei regimi più vicini agli Usa,FIDUCIA già gravemente messa in forse dall’aggressione Alleata all’Iraq.del 1991,… la 1° guerra del Golfo . Da qui l’ inutile creazione della Road Map 24 maggio 2003 ,A COMPENSAZIONE DELLA VOLGARE 2A° AGGRESSIONE ALL’ IRAQ è stata messa a punto da un cosiddetto “quartetto” di soggetti (Usa, Unione Europea, Onu e Russia), ma di fatto non conteneva sostanziali novità rispetto alle versioni precedenti e relegava tutte le questioni maggiormente controverse alla “terza fase” di attuazione del piano, ponendo quasi tutti gli oneri nella prima fase sulle spalle della leadership palestinese, ennesima promessa che si rivelo’ ben presto fallimentare ,nei continui soprusi ai danni dei palestinesi con sottrazione di territori, emarginazione,sottomissione e attacchi assassini in risposta di azioni di protesta o attentati suicidi. MARGINALIZAZIONE E MORTE DI ARAFAT L’ENTRATA DI HAMAS I successi bellici USA con bombe intelligenti e la guerra tecnologica in Iraq come in Afganistan , consenti’ a Bush di imporre una svolta ai vertici dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) con la marginalizzazione de facto di Yasser Arafat e la nomina a premier di Abu Mazen, forse l’uomo all’interno del partito di Arafat più vicino agli Usa.Nel 2006 dopo la scomparsa di Arafat del 94 la popolazione palestinese diede consenso elettoralmente ad Hamas forza fondamentalista. La vittoria di Hamas 2006 fu frutto del suo radicamento sociale, della dedizione e della integrità con cui ha assicurato l’assistenza agli strati più disagiati della popolazione palestinese, grazie anche ai copiosi finanziamenti assicurati dall’Iran, da altri finanziatori sauditi e da altri Paesi arabi. Questa formazione islamica fu percepita dalla popolazione come estranea e non compromessa rispetto al sistema di potere dell’ l’Autorità Nazionale Palestinese, sentito come un peso insopportabile e corrotto, nella generale situazione di crisi di quella società. Nel 2006 per un incidente con truppe israeliane l’ esercito attacco’ il Libano per distruggere il potenziale offensivo di Hezbollah movimento simile ad hamas e di ispirazione sciita ed iraniana ma ebbe scarsi risultati gli israeliani si ritirarono e non fu intaccato il potenziale offensivo di Hezbollah . Questa politica fatta a cannonate , proprio come speravano i suoi ispiratori sionisti e nord americani , ha dato poi il suo frutto piu' amaro: una fratricida battaglia nel campo palestinese. ,..dividi et imperat ! Coloro che avevano perso le elezioni,l’OLP con lo sfacciato appoggio di Israele e dei suoi alleati occidentali, hanno rovesciato il governo democraticamente eletto per rimpiazzarlo con un altro abusivo. scatenando, in combutta con le autorita' sioniste, la caccia ai loro avversari, annunciando l'illegalizzazione di Hamas col pretesto di una nuova legge, per cui solo chi riconosce Israele potra' presentarsi alle elezioni. USA ed UE, una volta giustificato il golpe, sono giunte in soccorso di questo governo illegittimo abolendo le sanzioni verso le zone da esso controllate, e mantenendole invece per Gaza. Un milione e mezzo di esseri umani da queste scelte scellerate , restano dunque sotto assedio, accerchiati dal filo spinato, senza possibilita' ne' di uscire ne' di entrare. E come nei campi di concentramento nazisti essi sopravvivono in condizioni miserabili, senza cibo ne' acqua, senza elettricita' ne' servizi sanitari essenziali. Come se non bastasse l'esercito israeliano continua a martellare Gaza con bombardamenti e incursioni terrestri pressoche' quotidiani in cui periscono quasi sempre cittadini inermi.,i morti palestinesi sono intanto saliti a 900 vittime di cui molti bambini … Israele quindi come stato e’ una propaggine militare/sanguinaria degli USA ,finanziata ,armata e supportata politicamente ,anche l’ ONU dal 1948 è fortemente condizionato dagli USA e dagli inglesi ,ad esprimere giuste sanzioni per violazioni dei diritti umani che ciclicamente vengono infranti da Israele LA VOLONTA’ DI BUSH DI ATTACCARE ANCHE L’ IRAN I ripetuti tentativi di Bush nel corso suo mandato di attaccare l’ Iran con la scusa di usi militari del nucleare ,smentiti dagli osservatori internazionali,dopo le menzogne su armi di distruzione di massa per attaccare l’ Iraq ,20marzo 2003,successiva a quella dell’ Afganistan ottobre 2001, la dice lunga sul tenore dello scontro oggi, tra un paese che non si allinea proprio l’ Iran che è anche grande produttore di petrolio in grado di finanziare Hamas e Hezbollah .Quindi gli USA utilizzano le tensioni di questa area martoriata del mondo facendo si’ che il conflitto mediorientale sia una sorta supporto all’ espansione imperialistica americana che coltiva i conflitti come quello tra Israele e Palestinesi come una vera zona infetta e detonatore ad alzare la strategia del terrore e della tensione per giustificare risposte belliche sempre in escalations .Il pericolo fondamentalista ,per buona parte falso e descritto come mnemico globale e quando si determina in attentati o conseguenza d’ operazioni coperte dei servizi o forma di difesa estrema causata dall’ inasprirsi artificioso indotto dai sanguinari interventi bellici americani . Anche l’ Iran non riconosce lo stato d’ Israele e per questo deve essere considerato stato canaglia, terrorista e da conquistare ed abbattere militarmente ,fortunatamente il piano Bush d’ una nuova guerra è fallito nella constatazione del deficit americano e dell’ assurdita’ delle guerre fin qui intraprese che invece che rafforzare l’ impero lo hanno indebolito .venendo meno alla loro funzione , in relazione poi ai costi umani, sociali e economici fatti criminalmente subire a popoli quasi inermi rispetto allo strapotere bellico della superpotenza . EUROPA ININFLUENTE E SUCCUBE IN POLITICA ESTERA E ASSERVITA ALLA GLOBALIZZAZIONE l’ Europa federale,conseguentemente alla politica imperiale , tende ANCHE OGGI NONOSTANTE LA DEBACLE ECONOMICA DI WALL STREET ,sempre sulla questione mediorientale, mantenendo ancora truppe Nato in Afganistan ,alle solite posizioni equidistanti ,la sua struttura politico decisionale è inesistente, proprio per l’ influenza imperialistica di USA e UK, le quali esercitano sulla federazione una sorta di veto ad ogni possibilita’ d’ autonomia e di creare una politica estera decisa democraticamente ,infatti la difesa dell’ Europa dipende ancora dalla Nato, ed ogni esercito nazionale è soccombente ai diktat ferrei dei comandi USA e Uk . Il sabotaggio, lo stemperamento del dettato costituzionale europeo,la sua inapplicazione ,la sua voluta faraginosità , è ancora opera dell’ azione fetente di sabotaggio degli inglesi su indicazione americana ,che hanno sempre osteggiato l’ euro ,fino ad oggi… che la loro sterlina ,s’è fortemente svalutata rispetto all’ europea . Si continua nell’ assurdo governo alternato semestrale dell’Europa senza alcuna modifica d’ indirizzo sulla scelta d’ un presidente o di una coalizione condivisa dalla maggioranza degli europei , cosi’ oggi ad esempio è di turno la presidenza Ceca che ovviamente parteggia senza indugi per la parte atlantica anglo americana , quindi la posizione europea e’ la solita dichiarazione di solidarietà ad Israele,sul suo diritto di difendersi ,ed esistere , stemperata timidamente con deboli richieste di tregua di Sarkozy che vengono disattese puntualmente ..nel senso “CARA EUROPA NON CONTI NULLA !” COSA CI GUADAGNANO GLI USA COL MEDIORIENTE FABBRICA DELLA GUERRA GLOBALE? °1°/Rafforzare il ruolo unipolare d’ economia guida del pianeta globalizzato ma oggi in recessione ,colla supremazia militare, in grado di scoraggiare le altre potenze emergenti /asiatiche e mediorientali, Iran compreso,con anche il mantenimento della subalternita’ dell’ Europa . 2°/Favorire gli interessi imperialistici americani in materia di controllo dell’ energia in funzione anticinese russa ,europea e indiana ,condizionandone la crescita alla subalternità dell’ impero d’oltre atlantico ,da qui la necessita’ all’ impadronimento dei pozzi Irakeni,il mantenimento di questo obsoleto modello d’ approvvigionamento energetico e l’ eventuale guerra di conquista verso l’ Iran, potenza petrolifera e militare con un regime fondamentalista sciita.,da abbattere . Avantaggiare ancora a lungo le multinazionali inglesi ed americane dai continui rincari ed oscillazioni del greggio oggi sceso sulla soglia dei 40$al barile ma dopo un picco estivo di 150. 3°/Rendere alla fine del mandato l’’ ultimo regalo di Bush a Obama per condizionarne le scelte, alfine non vengano modificate linee economiche d’ indirizzo a svantaggio dei gruppi finanziari bellici e petrolieri principali sponsors di questa errata e sanguinaria politica che ha segnato drammaticamente il mondo dal 2001 in poi … QUANDO CI SARANNO DUE STATI E DUE POPOLI IN PALESTINA ? E’ un quesito difficile ma sicuramente risponde al fatto d’ una futura diminuzione d’importanza economica e militar politica dell’ accaparramento di combustibili fossili, per obsolescenza e scarsa redditività dal punto di vista ecocompatibile di questo tradizionale approvvigionamento e le implicazioni imperialistiche belliche e altamente pericolose che la politica estera fatta con la guerra implica. Cosi’ con anche … l’ accentuarsi del definitivo fallimento della politica neoliberista globale ,gli effetti disastrosi nel reperimento risorse in un modello di sviluppo, vecchio, sporco,basato su colossali sprechi,con inoltre la variabile incontenibile della crescita demografica , …….puo’ avvenire che molti stati al di fuori di controlli,impossibili da praticare, a meno d’ una guerra mondiale , rompendo le sudditanze ,sviluppino sempre piu’ ed autonomamente le nuove tecnologie sostenibili e rinnovabili d’ approvvigionamento energetico , riducendo sempre piu’ la dipendenza da petrolio,gas e carbone, il che renderebbe il medioriente e gli USA decisamente meno interessanti , il che creerebbe senz’ altro l’ allentarsi della tensione in Palestina, prevalendo allora e decisamente tra gli Israeliani (non piu’ come prima spalleggiati finanziati ed armati dagli USA ,ormai potenza tra le altre in un MONDO MULTIPOLARE) l’ esigenza economica d’ una ripresa e d’ un cambiamento, LA PACE quindi sarebbe soluzione molto piu’ ragionevole e conveniente da perseguirsi che soltanto reiterare una politica di guerra e di haspataid sui palestinesi che sarebbero..allora.. finalmente liberi . Paolo gastaldo www.ilsognochecontinua.it martedì 13 gennaio 2009

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