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3 Dicembre 2008 12:39

SE NON NASCE UN NUOVO PENSIERO NON PUO' ESSERCI FUTURO

729 visualizzazioni - 0 commenti

di gastaldopaolo

Ben sappiamo quanto lo svolgersi di questi anni ,abbia bloccato qualsiasi progresso sociale innovativo in Italia ,con un presidente del consiglio che attacca come ha fatto ieri ,persino i grandi quotidiani borghesi come il Corriere e la Stampa sul caso SKY . perche' essi hanno dato giudizi a lui non favorevoli e questo basta ed avanza per comprendere in sintesi tutta l'anomalia italiana ,del gravissimo deficit di democrazia in cui siamo immersi !e da tempo almeno un buon 15 anni !. Per Berlusconi non esistono i cittadini ma solo gli ascoltatori .e sudditi .delle tv ,....per lui il popolo è quello dell' audience e dei sondaggi che si fà da se' medesimo ! La democrazia per lui è quella televisiva ma controllata e diretta da lui ! Egli non ammette lo stato di diritto di pesi e contrappesi !e mal sopporta cosi' qualsiasi critica venga mossa al suo operare di cui solo egli !!!si sente autorizzato a giudicare... di ..e su .se stesso . .se lo fanno gli altri i cittadini, l' opposizione,i bloggher , i giornali ,....sclera ! Minaccia intima ! Governa per decreti ...espropiando il parlamento di ogni funzione ! Tanto varrebbe a questo punto... visto quello che ci costa tutto il carrozzone parlamentare !scioglierlo definitivamente ...TANTO A CHE SERVE ? Basterebbe solo lui e i suoi ministri a governare no ' ? Ridurremmo anche le spese e magari qualche spicciolo in piu' verrebbe girato al sociale scassatissimo di questo paese ! Ma..bisogna dircelo e riconoscerlo siamo al fondo!!!! peggio di cosi' potra' anche andare ....ma sicuramente siamo già molto in basso!!!! ... Non se ne uscira' finche ' l' opposizione cioè le forze progressiste non troveranno LUMI E RAGIONE !con punti di contatto comuni !e soprattutto un pensiero riformatore...un progetto efficace per migliorare /ripulire legalmente ...il nostro illegale paese ! La magistratura napoletana ha dato ragione a DEMAGISTRIS..... bene vi ricordate Mastella e il centro sinistra che posizioni ebbero ? Lo stesso PD che non s' oppose affatto all' avocazione dell' inchiesta di quel magistrato che ben indagava a Catanzaro e su anche politici della Regione Calabria ad altissima densità mafiosa .. di illeciti gravissimi sul piano ammnistrativo ? Poi c'è stato l' Abruzzo di DAL TURCO,giunta regionale di centro sinistra ,.. anche li' misteri ..ma con magistrati che hanno inquisito ed indagato parecchio !!!!!sulla mala sanita '....in quella regione ! Non se ne esce !Berlinguer fu il primo ad indicare la... questione morale.... come prioritaria ..oggi buona parte del centro sinistra area PD pensa alla politica solo come conservazione del POTERE !e pochissimo ai bisogni del paese ! Ecco da dove nasce la forza di BERLUSCONI .....non certo dalla suprema intelligenza dell' uomo,dalla preponderanza televisiva , o dalla grande preparazione politica MA SOLO DALL' INETTITUDINE DEL CENTRO SINISTRA ITALIANO ! Un centro sinistra degenerato che stà con la CONFINDUSTRIA ED ANCHE CON GLI OPERAI ///COI PALZZINARI ED ANCHE CON GLI AMBIENTALSTI ! La forza di Berlusconi è quindi nella putrescente e corrosiva depravazione della sinistra italiana che non ha piu' pensato e da tempo a dire e fare ...qualcosa di utile per il paese ! Solo poco tempo fà nel pieno dello splendiore neoliberista.. essa ha adirittura ..osannato quel processo che oggi si è disintegrato lasciando debiti planetari ,guerre ,macerie e forse milioni di disoccupati !!!!! Ha vinto Berlusconi perche' dall' altra parte c'era solo e c'è l'interesse personale ,e la conservazione bieca del potere e basta !!!!!la miopia e la brevimiranza dell' adattarsi ove gira il vento... Puo' anche darsi che tra un paio d' anni gli effetti recessivi decadano verso la ripresa ...e tutto che continui come prima ...ma la fine ,....il collasso ...di questo paese è inevitabile ... Puo' essere che la Tv ...armata di gossip ,nera ,glamour,calcio , religione,fictions e stupid talk show VINCA E STRAVICA ! ma c'è sempre una fine ..riusciranno ad addomesticare e a drogare il popolino ancora per un bel pò.... ma lo stesso,.... se si uscira' dalla recessione sara' ancora piu' povero e sfigato di oggi ! Lunedi' scorso all' "infedele "di Lerner ,...parlavano che solo tra MILANO TORINO E GENOVA ci sono almeno 150mila ricchissimi che possono spendersi 50mila euro al mese ! Infatti se cala la spesa dei poveri persino nei discount,... cresce la domanda ingorda...ed indecente ...DEL LUSSO dei ricchi!!! si vendono infatti a iosa ... Ferrari , Porsche , Lamborghini ,con abiti costosissimi cosi' anche arredi ,barche e yacht milionari ....alla facciazza del popolo scemo ! CHE NON CAPISCE QUELLO CHE GLI STA' ,...DA ANNI .....SUCCEDENDO ! Ma i nodi vengon al pettine aime' ,la storia e tutta la dinamica delle cose lo insegnano ,cambiano le generazioni ,gli umori ,anche il vino cambia tra annata e annata ....tra 5 anni quelli che adesso sono nell' ONDA studentesca ...magari si troveranno poveri e disoccupati ma piu' aguerriti e coscenti ...chissà ...puo' succedere che cambi il vento ...improvvisamente ..senza grandi ragioni ...ma che cambi ... Magari quelli piu' istruiti contageranno quelli con ormai piu' nulla da perdere ..e la diga potrebbe rompersi e a valanga ... Forse averra' che molti politici colpevoli dello sfascio italiano ed odiatissimi in compagnia con gli arroganti NEORICCHI , evasori fiscali,LADRONI E MAFIOSI che girano le strade SU SUW GIGANTESCHI ... arroganti nello sprezzo /disprezzo dei poveri ,......come lo furono i feudatari in antichita' ...colle carrozze belle .. ...facciano ... la fine di Craxi ad Hamamet ....ma saranno di piu' ....e persino in condizioni peggiori ! paolo gastaldo http://www.ilsognochecontinua.it/ Il blog ha intervistato Jeremy Rifkin, autore di fama mondiale, tra i suoi libri: “Economia all’idrogeno”. Il mondo che conosciamo sta cambiando in fretta. Il petrolio sta finendo. L’energia avrà due caratteristiche: sarà rinnovabile, come il sole e il vento, e distribuita. Ognuno di noi potrà creare la propria energia e metterla a disposizione degli altri in rete. "Ora, al tramonto [della seconda rivoluzione industriale] ci sono alcune situazioni davvero molto critiche. Il prezzo dell’energia sta drammaticamente salendo e il mercato mondiale del petrolio si è appena avviato al suo picco di produzione. I prezzi del cibo sono raddoppiati negli ultimi anni poiché la produzione di cibo è prevalentemente basata sui combustibili fossili. Appena raggiungeremo il picco della produzione di petrolio, i prezzi saliranno, l’economia globale ristagnerà, avremo recessione e ci saranno persone che non riusciranno a mettere in tavola qualcosa da mangiare. Il “picco del petrolio” avviene si è usato metà del petrolio disponibile. Quando questo avverrà, quando saremo all’apice di questa curva, saremo alla fine dell’era del petrolio perché il costo di estrazione non sarà più sostenibile. Quando arriveremo al picco? L’ottimista agenzia internazionale per l’energia dice che ci arriveremo probabilmente attorno al 2025-2035. D’altra parte negli ultimi anni alcuni dei più grandi geologi del mondo, utilizzando dei modelli matematici molto avanzati, rilevano che arriveremo al picco tra il 2010 e il 2020. Uno dei maggiori esperti sostiene che il picco è già stato raggiunto nel 2005. Ora, il giacimento del Mare del Nord ha raggiunto il picco 3 anni fa. Il Messico, il quarto produttore mondiale, raggiungerà il picco nel 2010, come probabilmente la Russia. Nel mio libro, Economia all’idrogeno, ho speso molte parole su questa questione. Io non so chi ha ragione, gli ottimisti o i pessimisti. Ma questo non fa alcuna differenza, è una piccolissima finestra. La seconda crisi legata al tramonto di questo regime energetico è l’aumento di instabilità politica nei Paesi produttori di petrolio. Dobbiamo capire che oggi un terzo delle guerre civili nel mondo è nei Paesi produttori di petrolio. Immaginate cosa accadrà nel 2009, 2010, 2011, 2012 e così via. Tutti vogliono il petrolio, il petrolio sta diventando sempre più costoso. Ci saranno più conflitti politici e militari nei Paesi produttori. Infine, c’è la questione dei cambiamenti climatici. Se prendiamo gli obiettivi dell’Unione Europea sulla riduzione della Co2, e la UE è la più aggressiva del mondo in questo senso, anche se riuscissimo a raggiungere quegli obiettivi ma non facessero lo stesso India, Cina e altri Paesi, la temperatura aumenterà di 6°C in questo secolo e sarà la fine della civilizzazione come la conosciamo. Lasciatemi dire che quello di cui abbiamo bisogno adesso è un piano economico che sia sufficientemente ambizioso ed efficace per gestire l’enormità del picco del petrolio e dei cambiamenti climatici. Lasciatemi dire che le grandi rivoluzioni economiche accadono quando l’umanità cambia il modo di produrre l’energia, primo, e quando cambia il modo di comunicare, per organizzare questa rivoluzione energetica. All’inizio del XX secolo la rivoluzione del telegrafo e del telefono convergeva con quella del petrolio e della combustione interna, dando vita alla seconda rivoluzione industriale. Ora siamo al tramonto di quella rivoluzione industriale. La domanda è: come aprire la porta alla terza rivoluzione industriale. Oggi siamo in grado di comunicare peer to peer, uno a uno, uno a molti, molti a molti. Io sto comunicando con voi via Internet. Questa rivoluzione “distribuita” della comunicazione, questa è la parola chiave: “distribuita”, questa rivoluzione “piatta”, “equa” della comunicazione proprio ora sta cominciando a convergere con la rivoluzione della nuova energia distribuita. La convergenza di queste due tecnologie può aprire la strada alla terza rivoluzione industriale. L’energia distribuita la troviamo dietro l’angolo. Ce n’è ovunque in Italia, ovunque nel mondo. Il Sole sorge ovunque sul pianeta. Il vento soffia su tutta la Terra, se viviamo sulla costa abbiamo la forza delle onde. Sotto il terreno tutti abbiamo calore. C’è il mini idroelettrico. Queste sono energie distribuite che si trovano ovunque. L’Unione Europea ha posto il primo pilastro della terza rivoluzione industriale, che sono le energie rinnovabili e distribuite. Primo, dobbiamo passare alle energie rinnovabili e distribuite. La UE ha fissato l’obiettivo al 20%. Secondo, dobbiamo rendere tutti gli edifici impianti di generazione di energia. Milioni di edifici che producono e raccolgono energia in un grande impianto di generazione. Questo già esiste. Terzo pilastro: come accumuliamo questa energia? Perché il Sole non splende sempre, nemmeno nella bellissima Italia. Il vento non soffia sempre e le centrali idroelettriche possono non funzionare nei periodi di siccità. Il terzo pilastro riguarda come raccogliamo questa energia e la principale forma di accumulo sarà l’idrogeno. L’idrogeno può accumulare l’energia così come i supporti digitali contengono le informazioni multimediali. Infine, il quarto pilastro, quando la comunicazione distribuita converge verso la rivoluzione energetica generando la terza rivoluzione industriale. Prendiamo la stessa tecnologia che usiamo per Internet, la stessa, e prendiamo la rete energetica italiana, europea e la rendiamo una grande rete mondiale, come Internet. Quando io, voi e ognuno produrrà la sua propria energia come produciamo informazione grazie ai computer, la accumuliamo grazie all’idrogeno come i media con i supporti digitali, potremo condividere il surplus di produzione nella rete italiana, europea e globale nella “InterGrid”, come condividiamo le informazioni in Internet. Questa è la terza rivoluzione industriale. Io lavoro con molte tra le più grandi aziende energetiche del mondo, come consulente. Lasciatemi fare una considerazione in termini di business, non in termini ideologici. Non credo che l’energia nucleare sarà significativa in futuro e credo che sia alla fine del suo corso e qualsiasi governo sbaglierebbe a investire nell’atomo. Vi spiego le ragioni. Non produciamo Co2 con gli impianti nucleari, quindi dovrebbe essere parte della soluzione ai problemi climatici. Ma guardiamo ai numeri. Ci sono 439 impianti nucleari al mondo, oggi, che producono solo il 5% dell’energia che consumiamo. Questi impianti sono molto vecchi. C’è qualcuno in Italia o nel mondo che davvero crede che si possano rimpiazzare i 439 impianti che abbiamo oggi nei prossimi vent’anni. Anche se lo facessimo continueremmo a produrre solo il 5% dell’energia consumata, senza alcun beneficio per i cambiamenti climatici. E’ chiaro che perché ne avesse, dovrebbero coprire almeno il 20% della produzione. Ma perché la produzione di energia sia per il 20% nucleare, dovremmo costruire 3 centrali atomiche ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Capito? Duemila centrali atomiche. Tre nuove centrali ogni mese per sessant’anni. Non sappiamo ancora cosa fare con le scorie. Siamo nell'energia atomica da 60 anni e l'industria ci aveva detto: "Costruite gli impianti e dateci tempo sufficiente per capire come trasportare e stoccare le scorie". Sessant'anni dopo questa industria ci dice "Fidatevi ancora di noi, possiamo farcela", ma ancora non sanno come fare. L'agenzia internazionale per l'energia atomica dice che potremmo avere carenza di uranio tra il 2025 e il 2035, facendo cosi' morire i 439 impianti nucleare che producono il 5% dell'energia del mondo. Potremmo prendere l'uranio che abbiamo e convertirlo in plutonio. Ma avremmo il pericolo del terrorismo nucleare. Vogliamo davvero avere plutonio in tutto il mondo in un'epoca di potenziali attacchi terroristici? Credo sia folle. E infine, una cosa che tutti dovrebbero discutere col vicino di casa: non abbiamo acqua! Questo le aziende energetiche lo sanno ma la gente no. Prendete la Francia, la quintessenza dell'energia atomica, prodotta per il 70%. Questo e' quello che la gente non sa: il 40% di tutta l'acqua consumata in Francia lo scorso anno, e' servita a raffreddare i reattori nucleari. Il 40%. Vi ricordate tre anni fa, quando molti anziani in Francia morirono durante l'estate perche' l'aria condizionata era scarsa? Quello che non sapete e' che non ci fu abbastanza acqua per raffreddare i reattori nucleari, che dovettero diminuire la loro produzione di elettricita'. Dove pensano di trovare, l'Italia e gli altri Paesi, l'acqua per raffreddare gli impianti se non l'ha trovata la Francia? Quello che dobbiamo fare è democratizzare l’energia. La terza rivoluzione industriale significa dare potere alle persone e per la generazione cresciuta con la Rete questo è la conclusione e il completamento di questa rivoluzione, proprio come ora parliamo in Internet, centinaia di persone sono in Internet, ed è tutto gratuito, e questi possono creare il più grande, decentralizzato, network televisivo, open source, condiviso…perché non possiamo farlo con l’energia? L’Italia è l’Arabia Saudita delle energie rinnovabili! Ci sono così tante e distribuite energie rinnovabili nel vostro Paese! Mi meraviglio quando vengo nel vostro Paese e vedo che non vi state muovendo nella direzione in cui si muove la Spagna, aggressivamente verso le energie rinnovabili. Per esempio, voi avete il Sole! Avete così tanto sole da Roma a Bari. Avete il Sole! Siete una penisola, avete il vento tutto il tempo, avete il mare che vi circonda, avete ricche zone geotermiche in Toscana, biomasse da Bolzano in su nel nord Italia, avete la neve, per l’idroelettrico, dalle Alpi. Voi avete molta più energia di quella che vi serve, in energie rinnovabili! Non la state usando…io non capisco. L’Italia potrebbe. Credo che, umilmente, quel che posso dire al governo italiano è: a che gioco volete giocare? Se il vostro piano è restare nelle vecchie energie, l’Italia non sarà competitiva e non potrà godere dell’effetto moltiplicatore sull’economia della terza rivoluzione industriale per muoversi nella nuova rivoluzione economica e si troverà a correre dietro a molti altri Paesi col passare del XXI secolo. Se invece l’Italia deciderà che è il momento di iniziare a muoversi verso la terza rivoluzione industriale, le opportunità per l’Italia e i suoi abitanti saranno enormi. Da anni seguo il tuo sito, vorrei che ci fossero voci come la tua in altri Paesi. Ha permesso a cosi' tante persone di impegnarsi insieme...credo sia istruttivo rispetto alla strada che dobbiamo intraprendere." Jeremy Rifkin

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