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3 Novembre 2008 08:49

Maurizio Chierici: Se il mondo cambia colore

1041 visualizzazioni - 3 commenti

di Maurizio Chierici

Forse domani il mondo cambia colore e la cultura degli Stati Uniti rovescia la vita di ogni comunità. Se i sondaggi non imbrogliano, sono giorni neri per i bianchi KKK. Non solo rabbia delle maggioranze parlanti modello Alabama. Lo sdegno KKK trema nell’inconscio delle anime perbene sconvolte da emigrazioni dai colori diversi. Insopportabili. Finché scarica patate ai mercati, pazienza, ma un nero alla Casa Bianca è come un mullah che dice messa. I masi chiusi attorno a Bolzano dubiteranno del suo potere. Dubiteranno le folle montagnarde di leghe scandalizzate dalla profanazione. Fini aveva annunciato che era impossibile. Dovrà rassegnarsi. La democrazia ha queste scomodità. E nelle pieghe delle abitudini qualcosa comincerà ad essere diverso. Segni invisibili a poco a poco visibili appena il tempo addolcirà l’umiliazione ariana. Cominceremo a rovesciare le favole per il rispetto dovuto alla grande potenza. Qualcuno lo ha già fatto. Caridad Toca era buia come il carbone. I signori Calvino le avevano affidato il figlio: Italo, appena due anni, quando Cuba era un regno americano. Ieri come oggi gli uomini neri impaurivano l’infanzia con la crudeltà di chi rubava i bambini nel sacco. < Chiamo l’uomo nero…>, tornava l’ubbidienza. Ma nei racconti della tata nera l’uomo nero si trasforma nell’angelo della luce. Salva chi affoga nel fiume. Spegne incendi, scaccia lupi randagi. Incanti dei quali lo scrittore non si è mai liberato. Un po’ di pazienza e il tempo ci abituerà all’anomalia della storia che si chiama Obama. Quando padre e madre dovranno indovinare chi viene a cena per sposare la figlia, se Obama ce la fa, il sospiro sarà meno desolato: < Almeno è intelligente…>. Dovranno rassegnarsi i vecchi dal sangue stanco adattandosi a figli che non vogliono perdere il filo delle novità: li affideranno a badanti africane. Tenere, allegre. Addio moldave pallide come la luna. Un dubbio: adesso quali colori finiranno nel ghetto delle classi differenziate ? Turandosi il naso, anche i partiti della razza romperanno un po’ di quote rosa per briciole di quote nere: l’America é sempre la nostra America anche se nessuno si piegherà davvero. Nelle catacombe abbandonate dai black power, i white power resusciteranno l’indignazione appena Obama sbaglierà. E sbaglierà, come ogni presidente. Ma è un presidente nero: l’avevano detto… L’ultimo libro di Eduardo Galeano ( < Specchi >, Sperling & Kupfer ) ricorda le incisioni che segnano le grotte dei deserti africani: colline verdi, pascoli infiniti, frutti che piegano i rami. Quel paradiso terrestre dove Adamo ed Eva si sono forse incontrati. Ed erano neri. Meglio non farlo sapere nei giorni del lutto bianco. mchierici2@libero.it

COMMENTI

5 Novembre 2008 04:56

Anch'io sono dell'avviso che un presidente o l'altro non avrebbero cambiato di molto la linea politica americana, tuttavia debbo dire che la vittoria di Onama anzichè del suo avversario mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, non foss'altro che per la banale considerazione che gli americani sono in grado di voltare pagina rispetto al passato. Proprio in questo, nella voglia di cambiamento, sta la forza del messaggio della vittoria di Obama, nella fotografia offerta al mondo di un popolo stanco e deluso che tenta un'ultima chance nel cambiamento. L'incognita del grado di cambiamento sarà la vera sfida di questa nuova gestione, in questo si vedrà la capacità di mantenere l'equilibrio nella politica internazionale e la credibilità nel tempo della nuova amministrazione. Io aspetto e spero che anche in Italia il riflesso elettorale americano possa avere un seguito politico, anche se Veltroni non mi sembra, come dicono alcuni, l'"Obama de noantri".

Barbara

3 Novembre 2008 17:34

sepro di sbaglairmi ma sono sicuro che non mi sbaglio... le premesse si vedono. i presidenti USA sono come l'acqua minerale: cambia l'etichetta ma il gusto è sempre lo stesso... Aspettate 6 mesi e mi darete ragione... Solo se Ugo Chavez si candida (e vince) forse potrà esserci un cambiamento. Pertanto MAI!

pier

3 Novembre 2008 14:39

Caro Maurizio, tu parli di nero in casa del diavolo, come si dice popolarmente. Ho scritto in questi giorni anche quì la storia di Marcelline: profondo nero. Furio Colombo denuncia l'assoluto silenzio in cui è sprofondata la storia che ha scritto di alcuni fratelli romeni, sta scritta su articolo 21, che peraltro è "molto difficile da raggiungere" per altri internauti comuni... Anche noi nel passato, non abbiamo avuto molte scelte su chi eleggere ad amministrarci nel governo, paese, città, nel Grande Paese Italia. Si poteva anche non votare ed io l'ho fatto: non mi riconosco in nessuno di questi buffoni al governo o al comune, in questa massa di parassiti che taglia i nostri e cuce i suoi portafogli, che fa cuocere altrettanto a puntino,lo scontento e i drammatici problemi di giovani e anziani...per parlare di opposti estremismi e raccontarci in Tv la Venerabile Italia, che oltretutto muore tardi e ben curata. Risorse umane per il Gran Circo dell'Elettorato, della Democrazia...così che tanti fiatino non l'ultimo respiro ma un altro ancora, aspettando il Salvatore. Ma dimmi Maurizio, quale kermesse, quale notte da Hallowen ci stanno preparando, le lobby della finanza e dell'Economia.? Quali incontri, pianificati al tavolino, fanno scendere le Intese e Malintese del Potere Globale all'Informazione? Ma dobbiamo sperare! Si certo, è per questo che si lotta. Senza alcuna visibilità e risposta, se non far da numero ad un'urna, magari elettronica o in una bara per incrementare un sondaggio o nelle Grandi Manifestazioni, dove non succede niente, dove cantano i meglio, dove c'è il meglio di un Popolo... Concludo questo "commento" con un altro che è appena arrivato in una lista di discussione (come ben saprai il Forum di Rai Tre Prima Pagina è chiuso da un pezzo, eh la Rai senza garante...)te lo invio e non per denigrare o polemizzare il tuo scritto-articolo ma per dirti che c'è ancora qualcosa in cui sperare oltre Obama, figurarsi l'Altro... sempre che non ci azzittino di più, cosa molto probabile dopo tutte le elezioni, dove i galli hanno cantato. Doriana Goracci ______________________________ OBAMA mi domando chi sia e chi rappresenta questo Obama ha raccolto oltre due miliardi di dollari per la sua campagna elettorale prima alle primarie ed ora alle presidenziali non ne ho mai sentito parlare durante i movimenti per i diritti civili e la pace La sua piattaforma elettorale mi pare assai fumosa per quanto riguarda i diritti delle persone, il welfare, il lavoro...

Doriana

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