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4 Ottobre 2008 11:21

l'etica e la famiglia Berlusconi

821 visualizzazioni - 1 commento

di paolo de gregorio

- l’etica e la famiglia Berlusconi - a cura di Paolo De Gregorio, 4 ottobre 2008 Barbara Berlusconi, che siede nel CdA di Fininvest (scelta naturalmente per capacità ed esperienza), ha organizzato con la complicità della Università Bocconi di Milano un surreale dibattito sul seguente tema: “l’etica nei sistemi economici e nella condizione d’impresa”, dopo aver premesso che secondo lei Fininvest ha UNA STRUTTURA ETICA. Non è dato sapere con quali argomenti la gagliarda fanciulla abbia sostenuto la sua tesi, ma essendo laureanda in filosofia, possiamo immaginare che abbia usato la nota ambiguità e fasullaggine della materia con la quale, si sa, si possono costruire tutte le tesi. Posso immaginare che la convinzione che le imprese economiche sono capaci di etica derivi dall’aver osservato questo strano comportamento in modo diffuso nella società e nel mondo, e che soprattutto l’esempio paterno sia stato di grande conforto nel raggiungere questa sua convinzione. Ciò che dà fastidio a noi rozzi e schematici materialisti, è che i padroni e i loro figli, oltre al potere e alla ricchezza,vogliono anche la rispettabilità, anche se le strade da loro percorse sono lastricate da imbrogli, omicidi sul lavoro,rifiuti tossici,distruzione dell’ambiente, collusione con la politica, comparaggio con le mafie, allergia a qualunque regole, utilizzo del lavoro nero. Cercare l’etica nella categoria dei padroni risulta una impresa disperata, e a me pare blasfemo accostare l’etica alla classe dominante, perché una categoria in cui vi sono persone che per avidità affidano alla mafia i rifiuti tossici che producono sapendo che saranno sversati nei campi e nuoceranno gravemente alla salute degli abitanti,è una categoria di criminali e l’unica etica da usare è quella di denunciarli alla magistratura. L’infanta della Fininvest con questa sortita ci confessa che avere un padre gaglioffo le pesa molto e parla di etica proprio perché la “rispettabilità” è un problema di famiglia, e dunque definire l’azienda del padre, etica, vuole dire dare un contributo per pretendere rispettabilità (la lingua batte dove il dente duole). La bambina è tutta suo padre, nega l’evidenza, e filosofeggia per comunicare agli italiani e al mondo che i padroni sono buoni, anzi etici, e in questa sua non facile impresa è sostenuta dalla palpitante Veronica, che di etica se ne intende, avendo sposato Silvio per il suo rigore morale, disprezzando totalmente il suo conto in banca. Il capitale crea i suoi cloni, di padre in figlia, diventa così eterno, dinastico, visto che le oligarchie economiche si sono prese anche il potere politico. Paolo De Gregorio

COMMENTI

4 Ottobre 2008 13:38

caro Paolo..ed il bello (si fa per dire) che il 51% degl italiani gli hanno dato fiducia...e che il rimanente 49% dice che sono legittimati dal voto!! Ma vadano un po' tutti a ca gare!!! mi ripeto: nel mondo ci sono i poveri (40%) i ricchi (4%) "ricchi perchè rubano ai poveri" e il rimenente sono i fessi e i banali, (i qualunquisti) magari sulla soglia della povertà ma che sostengono e votano i ricchi ... e contro questi non c'è nulla da fare...

pier

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