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3 Ottobre 2008 13:13

il governo approva il federalismo fiscale con legge con effetto nel 2010

774 visualizzazioni - 0 commenti

di gastaldopaolo

Nessuno nega il fatto che questo sistema potrebbe maggiormente evidenziare sprechi corruzioni ,inadempienze di comuni e regioni italiane ma in un quadro di ritardo grave delle regioni meridionali ,..tacitamente sgovernate dal dopoguerra ad oggi ...ove hanno potuto proliferare mafie pericolose, applicarlo in uno stato cosi' carente assente è un rischio!! . Ne' si capisce bene dal disegno del centro destra la carta dei diritti e delle prestazioni in materia di istruzione , sanita' ed assistenza che dovranno con standard adeguati essere fornite ai cittadini e quali sistemi di controllo si adotteranno per evitare ed agire che semplicemente regioni del meridione continuino a sforare questi parametri . Il rischio è che se le regioni del cantro nord si adatteranno le altre in cui vige ancor oggi ,illegalità voto di scambio , abusivismo edilizio , clientelismo sprechi ,controllo mafioso del territorio ,queste continueranno ad essere assistite fino al fallimento di interi pezzi di servizi sociali sancendo la divisione del paese ... Insomma senza un quadro rigido di controllo e di legalità ,come si fà a pensare al federalismo fiscale ? Aree vastissime delle coste siciliane campane calabresi pugliesi sono ad esempio infestate da mlioni di fabbricati abusivi senza alcuna norma che ne regoli l' esistenza neppure segnate sulle mappe statali ..come si risolvera' nel quadro del federalismo fiscale quasto scandalo italiano ? Che ha consentito di abbruttire in cambio di voti e favori alle mafie pezzi interi del paesaggio italiano ? Allego quindi un pezzo dell' o9dierno post dal grillo blog che parla proprio dell' indebitamento colpevole di alcuni comuni : " Il Comune di Catania è fallito, i conti in rosso sono almeno 300 milioni di euro, forse più di 800. Il medico dello psiconano Scapagnini invece di un benservito ha ricevuto un regalo, infatti “Il comitato interministeriale per la programmazione economica ha disposto uno stanziamento di 140 milioni per far fronte all’emergenza finanziaria dell’Ente”. Catania non è un caso isolato. Nel 2007 c’è stato il buco di Taranto con 316 milioni di euro. Pochi mesi fa la Ragioneria generale dello Stato ha trovato una voragine di 10.709 milioni di euro nel bilancio del Comune di Roma. I Comuni spendono i soldi che non hanno. E falliscono. In questi casi dovrebbe fallire il sindaco insieme al consiglio comunale. La differenza dovrebbero metterla loro, non noi, non le casse dello Stato. I Comuni, per fare soldi, si sono messi a fare le banche e a speculare sui derivati.I derivati secondo Wikipedia sono: “Titoli il cui valore è basato sul valore di mercato di altri beni che possono essere utilizzati per copertura di un rischio (hedging), utilizzando un derivato con effetto opposto all'operazione che si vuole coprire (ad esempio, una opzione put può coprire il rischio di un acquisto long di uno strumento finanziario)”. Non avete capito nulla? I sindaci neppure, per questo i Comuni falliscono. I derivati consentono di avere una liquidità immediata sui possibili utili. Per esempio, se si investe 100, si può incassare subito 150 (capitale più utili ipotetici). Le banche che propongono i derivati ricevono comunque le loro commissioni, spesso di qualche milione di euro, e sono esenti da ogni rischio. Se il derivato perde, il Comune perde tutto e deve restituire i soldi. Di solito la scadenza del contratto per i derivati è successiva la fine del proprio mandato. In sostanza, i debiti li paga il successore. I rischi da derivati per Comuni, Province e Regioni è di 10 miliardi di euro. In testa alla classifica dei Comuni alla Deriva, c’è Milano con una esposizione di 300 milioni di euro in derivati. La risposta della Moratti non si è fatta attendere. Il prossimo 16 ottobre il consiglio comunale valuterà se “intraprendere azioni legali contro le banche che hanno convinto il Comune di Milano a sottoscrivere diversi contratti derivati”. Quindi, UBS, Deutsche Bank, JP Morgan e Depfa. In sostanza accusa le banche di circonvenzione di incapace. gastaldo paolo www.ilsognochecontinua.it

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