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28 Settembre 2008 08:23

Ciao Alitalia

1129 visualizzazioni - 2 commenti

di Doriana Goracci

All’alba , il gatto ha camminato sopra la mensola del camino e ho sentito un tonfo di cocci: un risveglio forzato. E’ andato in pezzi uno dei miei “tesori” raccattati nei mercati che ho percorso nella vita, raccogliendo la spesa quotidiana e i piccoli vizi di cose inutili ma che mi piace avere e guardare. Era-è il caso di dire- un grande piatto dai colori furiosi del rosso autunnale, occupato da un albero dai rami secchi, che sembravano gridare al cielo, pietà. Era l’opera numerata 928/2500 , titolata “Settembre” 1991 di tal Andrea Picini, come scritto nel retro su uno dei pezzi a terra che ho raccolto, ancora mezza addormentata e portava il marchio Alitalia e il piccolo stemma dai tre colori. Ho scoperto oggi che l’autore è “Andrea Picini, artista romano nato nel 1935 e prematuramente scomparso nel 2003, uno dei più schivi e appartati ma anche poliedrici e geniali Maestri del secondo Novecento, pittore, incisore, scultore ed esoterista, diavolo e santo ma comunque uno di quei rari artisti del nostro tempo, come ha scritto di lui Fulvio Abbate, in grado di trasmettere con la sua opera autentiche emozioni.” Scopro ancora, tanto per farmi del male, che si tenne a Palazzo Venezia una mostra, “Il Diavolo e l’Acquasanta”, di Andrea Picini nel gennaio- febbraio 2005 con le sue opere selezionate , riconosciuto ormai come “uno dei maggiori artisti del secondo Novecento”… E’ il primo danno che mi fa il gatto, che riesce a camminare con zampe di velluto non solo sui tetti ma anche tra cose delicatissime e …frangibili. Questo piatto l’avevo comprato sei anni fa, affascinata dai colori e da un anziano signore malmesso con carrettino che, al mercato rionale di Ponte Milvio a Roma, mi disse che era una rarità, ancora con l’imballo se lo volevo: mi costò 10.000 lire, come un pigiama acrilico del banco vicino. Me ne faccio una ragione di molte cose, per abitudine e carattere: l’avevo messo in un posto precario, ho sottovalutato la sua importanza come tante altre volte, pensavo di avergli dato valore, prendendolo tra un mucchio di carabattole, non l’ho usato mai…una cosa bella, esposta tra le altre ed è bastata una mossa involontaria, per esporlo alla fine…volato per l’ultima volta, neanche buono per fare un bel fuoco, lì, dabbasso: giusto forse da scriverne, metafora quotidiana. Ciao Alitalia Doriana Goracci

COMMENTI

2 Luglio 2013 11:45

Chi fermerà, e come, questa violenza?  questa è la domanda, un disparato appello che hai lanciato !

le NU dovrebbero creare un commandos di donne e uomini che in poco tempo riescono ad arrivare sugli aggressori per infilare nei loro culi barre di ferro roventi, arrostirgli i coglioni e grigliargli il cazzo! ...

sono certo che dopo 3 o 4 azioni del genere passa la voglia a tutti violentatori del mondo!

il resto è cazzeggio inutile ...

possibile che dopo secoli di stupri ci sia ancora a chi crede alla befana, a babbo natale e alla sensibilizzazione dei mostri?

UGO

29 Settembre 2008 00:30

Su quanto ho scritto in merito a Ciao Alitalia, alcun* in altra sede...hanno risposto ponendomi richieste precise, curiosità, suggerimenti...il tutto condito, devo riconoscere, con ironico affetto. Di nascosto nei fatti, c'è stata solo la zampa vellutata e fatale del gatto Snupi e anche il seguito, forse un po' noiosetto ma questa giornata a me è servita, con tutto il suo seguito che, in tarda serata, collettivizzo ancora una volta con voi. Grazie e slurp! Doriana Goracci Andando a cercare meglio, ho trovato che a Settembre del 1987 (data ritrovata sul piatto con firma dell'artista e nel retro numerata 928/2500 Alitalia 1991 , titolata “Settembre” 1991 A. Picini) nasce Odeon tv, la stessa che ritrovo promotrice della mostra di Andrea Picini: "Soprintendenza Speciale per il Polo Museale RomanoOdeon Tv". Allora continuo a cercare e a Settembre del 1987 leggo che Odeon Tv nasce "dalle ceneri di Euro TV nel settembre 1987 come syndication a opera dell’imprenditore Callisto Tanzi, proprietario della Parmalat, e di Vincenzo Romagnoli, proprietario dell'Acqua Marcia. Quest'ultimo il mese dopo lascerà le proprie azioni al costruttore marchigiano Edoardo Longarini. Alla nascita della rete collabora anche Marco Bassetti, futuro presidente di Endemol Italia. Tra i programmi trasmessi dalla rete, di stampo generalista, figurano quiz come La ruota della fortuna e M’ama non m’ama, con Sebastiano Somma (riedizione del gioco andato già in onda su Rete4); programmi sportivi come Forza Italia, condotto nel 1987 da Fabio Fazio affiancato da Walter Zenga e Roberta Termali con inviata sul campo Cristina Parodi, Caffe' Italia -magazine musicale made in Italy di Gianni de Berardinis. Tra i volti e i programmi che hanno fatto la storia del circuito: ricordiamo anche 'Telemeno' di Gregorio Paolini scritto, tra gli altri, dalla Gialappa's band. L'attuale palinsesto punta su target differenti: il day-time è rivolto a un pubblico femminile e familiare; la prima serata è all'insegna dell'infotainment, con taglio generalista, e la fascia notturna punta su un pubblico giovane,prevalentemente maschile, con programmi sportivi e di informazione. Nel 1989 la rete viene acquisita dalla Sasea del finanziere Florio Fiorini per la cifra di 150 miliardi di Lire. Il prezzo pagato alla Sara, la finanziaria della famiglia Tanzi, viene giudicato troppo alto dal Tribunale di Milano che accusa gli ex proprietari di concorso in bancarotta della Sasea. La rete, subendo anche duramente il predominio delle reti Mediaset nella televisione commerciale, soprattutto a livello pubblicitario, non riesce a ritagliarsi visibilità tra i telespettatori. Nel corso degli anni alcuni personaggi popolari, che non riescono a trovare più una collocazione sui grossi broadcaster generalisti, sembrano trovare momentaneo rifugio tra le frequenze del circuito. Nel 1995 Barbara D'Urso conduce il talk show Per amore – dove porta il sentimento, Wilma De Angelis presenta il magazine Wilma e contorni e Gianfranco Funari, esule dalle televisioni principali, trova spazio per proporre i suoi programmi come L’edicola di Funari e Funari live. Viene inoltre trasmesso un ciclo di b movies dal titolo I Bruttissimi di Odeon, che fanno il verso a I Bellissimi di Retequattro. Nel 2001 il gruppo Profit di Raimondo Lagostena Bassi, già proprietario di Telecampione, acquista la rete, insieme all’emittente Telereporter, capofila della syndication, e a Tivùitalia, dorsale d’interconnessione nazionale. Successivamente la società acquista anche la syndication per ragazzi Junior Tv e punta a occupare un posto di rilievo nel panorama televisivo italiano .Nel 2004 trasmette il controfestival di Mantova, organizzato e condotto da Nando Dalla Chiesa in contrapposizione a quello di Sanremo, verrà seguito da 200.000 spettatori.La programmazione del canale in questi ultimi anni ha dato spazio all'anchorman star della Rai e di TMC, Luciano Rispoli col suo longevo Tappeto volante, in onda in diretta su Odeon, in prima serata; a Vittorio Sgarbi e ad alcuni volti noti come quelli del giornalista Vittorio Feltri e di Gianfranco Funari, in onda prima con la rubrica Extra Omnes e poi con Virus. Una delle rubriche più longeve è il programma comico Fiori di zucca." Ho nominato nel testo il critico e scrittore, Fulvio Abbate. Ho cercato anche di lui e ho letto nel sito http://utenti.lycos.it/fulvioabbate/ la sua biografia, i libri scritti, l'esperienza di teledurruti...provate a navigare e sarà un piacere. A questo punto, richiestomi da alcun*, invio anche, per finire, il link della Mostra ANDREA PICINI 1935 – 2003. IL DIAVOLO E L’ACQUASANTA a cura del Ministero dei Beni Culturali: http://snipurl.com/3wnnm.

Doriana Goracci

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