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18 Luglio 2008 11:33

Donne in nero verso la cava militarizzata

788 visualizzazioni - 2 commenti

di Doriana

*COMUNICATO STAMPA* In questo momento oltre una cinquantina di donne di Marano e Chiaiano sono partite dal Presidio e si stanno dirigendo verso la cava militarizzata. Non si fermeranno a meno che non vengano fermate. Vestono in nero in segno di lutto per quello che con la discarica si vuol fare alla propria terra e al proprio futuro. *Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e Marano*

COMMENTI

19 Luglio 2008 20:40

Ricevo ed inoltro... Ieri le “donne in lutto” hanno manifestato sfilando in silenzio e con grandi cartelli di protesta, da piazza Dante a Piazza Plebiscito. Lungo il percorso un grande schieramento di polizia ha impedito che il corteo potesse proseguire. La mediazione raggiunta, via cartelli e megafono, ha portato le donne a raggiungere l’entrata della Piazza Plebiscito e, dopo aver loro impedito l’accesso in piazza, le donne si sono stese in terra, con la rosa bianca sul petto, una di loro ha preso la parola ed ha parlato ai tanti curiosi presenti spiegando le ragioni della loro lotta. Già il giorno precedente, in più di 100 donne, vestite di nero avevano sfilato al presidio militare della cava di Chiaiano scelta come futura discarica. Donne rigorosamente vestite di nero sono partite dalla metropolitana di Chiaiano per unirsi a tante altre di tutte le zone interessate all’apertura della discarica. Soprattutto donne perché la donna, simbolo della Madre della Terra, è quella che piange, adesso, per il Parco delle colline dei Camaldoli, per la contaminazione dei rifiuti pericolosi, per la militarizzazione del proprio territorio e, probabilmente, piangerà fra 20anni per la morte dei suoi figli. È stato un momento di coscienza. Avevano solo dei cartelloni ed hanno percorso in fila indiana proprio la zona della cava che si vorrebbe allestire a discarica. Per questa manifestazione simbolica hanno seguito l’esempio delle Donne in nero, il nostro movimento che crede che la militarizzazione dei territori è il conflitto più doloroso che le tante popolazioni devono subire. Hanno voluto adottare il nostro simbolico dopo averci più volte incontrate alle loro manifestazioni, non ultima quella di piazza Dante il 21 giugno all’arrivo della marcia Acerra-Napoli dove tutte le partecipanti al seminario DIN sulla “Militarizzazione” erano ad accogliere l’arrivo dei manifestanti. Si sono messe in contatto con noi e ci hanno comunicato il desiderio di utilizzare il nostro simbolico per la loro manifestazione, chiamandosi “Donne in lutto”. Alcune di noi hanno partecipato ad entrambe le manifestazioni, incontrandosi con le donne di Chiaiano, Marano e Camaldoli. Intendiamo continuare con questi incontri per costruire una relazione politica tra donne. Invitiamo a visitare il sito http://www.chiaianodiscarica.it e firmare la petizione CHIAIANO NON E’ SOLA perché pensiamo che queste lotte interessano tutte noi, le nostre vite, i nostri territori. 19 Luglio 2008 Donne in nero Napoli

Doriana

18 Luglio 2008 12:36

Non è giusto che una discarica si faccia in un polmone verde e dove Vi sono abitazione sotto le quali maleodoranti camion sono costretti a passare.Poi domando: E' vero che quelle cave sono oggetto di una speculazione finanziaria ? Gli abitanti di quel posto a cui sono stati strappati i terreni su cui avevano radici ancestrali fanno a bene a dimostrare !

Anna Giannini

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