340 utenti


Libri.itIL CIMITERO DELLE PAROLE DOLCITILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOLA PESTE SCARLATTALA REGINA DELLE NIAGARA FALLSLILLI E MOSTROPUPAZZOLO 2
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

18 Giugno 2008 13:53

brillanti risultati del liberismo e della globalizzazione

849 visualizzazioni - 0 commenti

di paolo de gregorio

- brillanti risultati del liberismo e della globalizzazione - a cura di Paolo De Gregorio, 18 giugno 2008 - Pesca: la flotta peschereccia europea è sovradimensionata del 30% - La Cina importa pesce europeo, lo lavora e poi lo esporta in Europa - I paesi con flotte pescherecce d’alto mare che usano satelliti per avvistare i branchi, e anche aerei ed elicotteri (europei, cinesi, coreani, giapponesi) continuano a non ascoltare il parere degli scienziati che dicono che con questo livello di cattura i branchi si esauriranno molto presto (secondo dati FAO il prelievo tra il 2000 e il 2006 è lievitato del 49%) - In Italia la pesca è assistita dallo Stato. Fino a poche settimane fa il gasolio veniva venduto ai pescatori a 0,40 centesimi di euro al litro, oggi è venduto a 0,80 centesimi e i pescatori sostengono che pescare non è più remunerativo. Non solo, ma lo Stato paga i periodi di fermo biologico, e dà molti contributi alla costruzione del naviglio da pesca. Anche in questo settore siamo nella medesima situazione della clinica S: Rita di Milano, che pur essendo di proprietà privata, gode di una convenzione con lo Stato che paga profumatamente prestazioni senza impegnarsi molto sui controlli, che fortunatamente qualche volta fanno i magistrati. In Italia non si riesce a vedere un settore che sia genuinamente privato o totalmente pubblico, e questa commistione pubblico-privato è una melma in cui sguazzano politicanti, affaristi, mafiosi. Eppure sulla questione della pesca se, al posto dei politicanti, avessimo dei politici la situazione si potrebbe risolvere molto facilmente. Per prima cosa un vero politico si dovrebbe informare dagli scienziati che studiano il settore e che dicono che il prelievo di pesce è superiore a ciò che il mare è in grado di riprodurre e quindi con questo sistema si va ad un esaurimento della vita marina. Essendo un settore privato un buon politico dovrebbe abolire ogni agevolazione pubblica e se il settore, che poi è soprattutto quello della distruttiva pesca a strascico, si ridimensionasse fortemente sarebbe solo un bene per il mare e per la piccola pesca che vedrebbe presto aumentare la pescosità delle zone costiere. Basterebbe avere il coraggio di governare e avere dei principi liberisti, ma anche in questo i politicanti della destra sono fasulli come gli altri,dimenticano i principi, galleggiano sull’esistente senza preoccuparsi dell’ambiente e del futuro del mare, spendono soldi dei cittadini per mantenere un settore sovradimensionato e distruttivo. Spero ardentemente nel petrolio a 200 dollari al barile. Paolo De Gregorio

COMMENTA