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30 Maggio 2008 14:58

SOMMOSSE alla CARFAGNA

519 visualizzazioni - 6 commenti

di Sommosse

Con preghiera di diffusione e pubblicazione ________________________________________________________________________________ Egregia Ministra Carfagna, abbiamo letto con attenzione la sua “lettera al direttore” di Repubblica nella quale descriveva le sue considerazioni sulla questione della violenza alle donne. Siamo certe: le 150 mila donne, femministe e lesbiche che hanno partecipato al corteo contro la violenza maschile dello scorso 24 novembre non ne condividono il contenuto. La causa delle violenze degli uomini non risiede nella presunta fragilità delle donne. Noi sappiamo che la famiglia è il luogo all’interno del quale si realizzano prevalentemente le violenze. Questo dato contrasta nettamente con il fatto che la famiglia sia eletta al ruolo di “ammortizzatore sociale”. Essa diventa una direzione obbligata dal sistema welfare di questo Stato che non provvede alla soluzione della precarietà di tante persone, che non permette alle donne di essere autosufficienti e che anzi chiede loro di supplire nei compiti di cura che altrimenti nessuno svolgerebbe. Noi crediamo che la famiglia, qualunque essa sia e da chiunque sia composta, debba essere una “scelta” e non un obbligo. Promuovere una politica familista all’interno della quale è ammesso un unico modello di sessualità è il modo migliore per legittimare una cultura discriminatoria e sessista di per se’ veicolo di violenza. Riteniamo pericoloso assegnare alle separazioni, ai divorzi e all’affidamento dei figli e delle figlie la causa delle tensioni che determinano gravissime tragedie all’interno dei nuclei familiari. Una simile considerazione non tiene conto dei dati che dimostrano che la maggior parte delle violenze da ex coniugi avviene in occasione degli incontri tra padre e madre per lo scambio del figlio. Stiamo parlando di quei tanti casi in cui l’affido condiviso è stato concesso nonostante la presenza di denunce per violenze e maltrattamenti nei confronti del coniuge ed è stata data all’ex la opportunità di continuare a fare del male a moglie e figlio. Sappiamo inoltre che sono tanti i casi in cui bambini e bambine vengano uccisi assieme alle mamme proprio dai padri che intendono l’intera famiglia quale proprietà. Ed è questo l’aspetto fondamentale sul quale la cultura non interviene: il possesso. Non sono passati molti anni da quando è stata eliminata la figura del capofamiglia e dal momento in cui il padre è stato privato dello ius corrigendi, il diritto di correzione di ogni membro della famiglia. E’ di quella modalità che stiamo parlando, prima legalizzata e ora culturalmente legittimata. Lei per prima si fa veicolo di questa cultura nel sostenere la Sua posizione contraria all’interruzione di gravidanza. Perchè equivale a dire che le donne non possiedono il proprio corpo e non hanno il diritto di autodeterminarsi. Delegittimare le donne nelle proprie scelte rafforza quella visione che le immagina bisognose di tutori che decidano per loro quasi non fossero in grado di intendere e volere. Il messaggio che Lei trasmette è che le sole donne che non meritano di essere picchiate o, peggio, uccise, sono quelle che si dedicano alla famiglia. Secondo questi parametri è facile che gli uomini si sentano in diritto di dover esercitare su di noi una sorta di controllo sociale e che si sentano autorizzati a reintrodurre il loro sistema di correzione per insegnarci a non essere mai in contraddizione con i ruoli che proprio questa cultura patriarcale ci assegna. Bisogna anche intervenire praticamente, siamo d’accordo, ma non nel modo che intende Lei. Di sicuro non ci sembra un gran segno di “concretezza” il fatto che il governo tagli il fondo di 20 milioni di euro per la prevenzione e il sostegno alle vittime della violenza sessuale. Anzi questo ci dimostra che avevamo ragione: il governo usa i nostri corpi per legittimare la propria politica razzista e poi ci sottrae fondi indispensabili per attuare una politica contro la violenza. Ecco invece quanto noi intendiamo per “concretezza: E’ necessario investire sulle possibilità di autodeterminazione delle donne. Abbiamo bisogno di interventi strutturali che stabiliscano delle priorità difficili, non plateali come l’adozione di eserciti o più polizia. Non serve un sistema di leggi che rafforzino il modello securitario. Dentro le nostre case serve che noi siamo in grado di difenderci. Abbiamo diritto ad una abitazione e ad un lavoro che ci permettano di vivere autonomamente senza dover restare a sopportare violenze perché piegate alla dipendenza economica dai mariti. Abbiamo bisogno che i centri antiviolenza non dipendano dagli umori degli amministratori locali ma che vengano stanziati fondi nazionali che ne garantiscano l’operatività. Abbiamo bisogno che i genitori non siano prescrittivi nei confronti delle preferenze sessuali delle proprie figlie e dei propri figli. Non ci deve essere nessun genitore autorizzato ad accoltellare una figlia perché è lesbica. Le azioni del Ministero delle Pari Opportunità dovrebbero essere improntate a riconoscere e promuovere le nostre reali necessità. Sia garante della concreta promozione dei diritti umani delle donne, primo tra tutti il diritto ad una vita libera dalla violenza, il diritto alla scelta su cosa fare della nostra vita e dei nostri corpi, così come voluto dalle principali convenzioni internazionali. Cordiali saluti Rete Nazionale Femminista e Lesbica

COMMENTI

1 Giugno 2008 13:57

a doriana goracci continua cosi' !teniamo duro col pensiero divergente e krititico ciao ! apprezzo e condivido tuoi scritti giusti ...

SOGNO

31 Maggio 2008 23:01

Intanto GRAZIE alla redazione di Arcoiris, per aver fatto emergere ED OSPITATO tutto, lettera e commenti, evidenziando ora l'uno ora l'altra. Il link che vi mando, http://snipurl.com/2bsq0 è aggiornato in parte, riassunto non di una barby qualunque ma del Templare . Non è uno psicopatico in gonnella, è ciò che da secoli comanda, decide delle nostre vite a braccetto con i Giustizieri che rappresentano l'umanità. Và fatta una riflessione,sorridendo amaramente magari ma il Convento non cambia, anzi rinforza le sue infiltrazioni,anche attraverso questi oscuri canali. Per questo, vi allego la conclusiva risposta a questo essere divino, rispamiandovi le mail che ho ricevuto, pesanti come le Tavole della Legge. Grazie per tutta l'attenzione anche a nome , delle Sommosse. ____________ Mi dispiace per te barby, che già lo pseudonimo è tutto un programma...io uso nome e cognome vero da sempre. I serpenti non li schiaccio mai, sono miei simili, se non inavvertitamente, finora non è mai accaduto. Godo nel mangiare mele con donne e uomini, a prescindere dalle loro inclinazioni sessuali. Meglio essere una pazza, che non si fà legare, che una lucida barby, schiava della sua stessa ambizione divina. Per chiarezza, la lettera inviata alla ministra Carfagna, non è opera mia ma collettiva, come riportava in calce la firma, voci sommosse, irrisorie se vuoi, rispetto all'Infallibile Progetto e Disegno del Potere secolare, il Programmatore come lo definisci. Dici bene, la Legge Naturale: compatisco la tua infelicità e quella che infliggi a chi ti legge, nello straconosciuto gioco del torturato e del torturatore,una strategia antica come le Leggi, ma essendo "propensa" per natura a condurre una vita molto semplice, scanso anonimi personaggi, travestiti da donna, che fà la morale come Tanti Oscuri Illuminati, lascio a te l'Ordine dei Templari, vestale(?) magnifica. Avendo la mia vita anche altre incombenze, piccole cose per carità, ritengo con questa conclusa ogni altra comunicazione e "argomentazione", certa che non rimani sola, ma con platee vastissime. Doriana Goracci ______________ cinque minuti dopo la risposta Grazie per esserti ulteriormente disturbata nel rispondermi :-) > >Nonostante tu abbia scelto di continuare a rimanere sorda e cieca di >fronte alla possibilità di ampliare la tua conoscenza delle cose >(così come una tua futura saggezza), questa nostra comunicazione mi è >servita per approfondire maggiormente il discorso e per propagarlo, >attraverso il mio blog, ad altre persone più ricettive. > >Non posso certo pretendere di scancrenizzare una mentalità >maschilista e dominata dall'Ego come la vostra solo con due povere >email... Sarebbe stato un miracolo che non mi si addice. > >Mi limito ad essere grata a te e alla Provvidenza per aver avuto >l'opportunità di perfezionare il ragionamento. >Senza questi piccoli "pungoli" non avrei potuto capire "qual è il >dente che duole - il vostro ovviamente - e il perché". > >Se avete ancora qualche dubbio sull'argomento, non esitiate a >scrivermelo che sarò felice di risolvervelo. >Stessa cosa dicasi nel caso che vogliate accedere ad alcune terapie >stile NARTH che vengono svolte in tutto il mondo, compresa l'Italia >ovviamente. > >A buon rendere :-) > >b25©IlTemplare Vedo che stavolta la barby, si è contratta in una b e a fianco troneggia il Templare, T maiuscola, articolo singolare maschile. Stammi bene, SNARTHURATI come meglio credi. Doriana Goracci ____________________________ GRAZIE PER CHI HA LETTO FIN QUì, i media, se vogliamo, siamo noi

Doriana Goracci

31 Maggio 2008 14:19

MOSTRUOSITA' ! Dell' intervento della fascista di prima ! Loro che invocano la societa' gerarchica ! e padronista ! Loro che invocaNO l' igerenza della religione in uno stato laico ! Loro che giustificano l' ingiustizia eletta sistema ! fatta di borghesi Evasori foscali e parassiti d' ogni sorta !depravati che si fanno con il RUBO/RUBO ! le case d' oro, invece al poPOlo solo merda! loro che da infami difendono coi loro squallidi "family day la famiglia e poi alla famiglia non gli danno un cazzo ! loro che si ammantano del "per bene..".... e sono marci !come il letame "! Loro che dalle fine" boneur "delle cloro classi sociali borghesi e putrefatte di ignominia ,....osano darci lezioni ! Schifosi sono ! pieni di soldi e d' arroganza !creano un sistema marcio mercatista distrutto da televiSIone continua e spazzatura d' ogni sorta e vengono dire alle femmIniste che non và!!! loro..... che son PUTTANE BORGHESI MARCE E PIENE DI BOTULINI ! LORO! A CUI IL DIVORZIO E CORNIFICARE I MARITI ECELLENTI E PORCI ,...CONVIENE COGLI AVVOCATI BORGHESI CHE GLI DANNO I VITALIZI A VITA PER CONTINUARE A NON FARE UN CAZZO E PRENDERE ANCHE.... DEL CAZZO ! DIRITTI .LAVORO EQUITA' GARANZIE ,PARI OPPORTUNITA' E POSSIBILITA' DI VITE DECENTI MA NEGATE DALL' ORRORE DI QUESTA SOCIETA' MARCIA E CAPITALISTA ,......BUONA SOLO PER I RICCHI E I BORGHESI ,MA INFAME PER I POVERI E I SALARIATI CHE CON 1300 EURO DEVONO MANTENERE UNA FAMIGLIA IN CONDIZIONI DA FAME IL 48% DELLE FAMIGLIE ITALIANE E' A MONOREDDITO !E LORO CI VENGONO A DARE LEZIONI SULLA PUTREFAZIONE E IL DISAGIO CHE C'E///// CHE SON LORO NELLA CONCEZIONE GARACHICO FASCISTA ANTIUMANA CHE ESPRIMONO ! CHE SI VERGOGNINO ! le donne che muoiono sotto le botte di meriti impazziti ,la mancanza di scelte ,la miseria ,l' ignoranza da "isola dei famosi " grande fratello "...sono la causa del degrado delle miseria morale mentale che questa societa' che induce sogni e paranoie e riduce poi la gente alla follia alienata dello scontrarsi con debiti a paranoie ed esistenze impotenti ..... IL MAL DI VIVERE E' UNA SOCIETA' REAZIONARIA FACISTA CHE SFRUTTA I SUBALTERNI E POI PRETENDE DI DARE LEZIONI MORALIZZANTI DA CHI E' MARCIO MARCISSIMO!!!! ED E' LA CAUSA DEL DISTARO SOCIALE IN CUI VIVIAMO SOGNO

SOGNO

31 Maggio 2008 11:05

ll contesto famigliare è il luogo privilegiato di espressione della disparità di potere nella relazione tra coniugi Associazione nazionale giuristi democratici Lettera aperta dell’Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Gruppo di studio Generi e Famiglie, alla Ministra per le Pari Opportunità Mara Carfagna, in merito alle dichiarazioni rilasciate sulla violenza degli uomini contro le donne. La violenza e le discriminazioni compiute dagli uomini ai danni delle donne, siano esse di tipo fisico, psicologico o economico, aldilà del contesto in cui vengono compiute, non rappresentano mai una “trasformazione” della realtà, un evento eccezionale, una “anomalia” connessa a qualità personali del singolo uomo che le compie, ma, come espresso nel Preambolo della Convenzione per l’Eliminazione di ogni forma di discriminazione contro la donna (CEDAW), sono la “manifestazione di un potere relazionale storicamente diseguale tra uomini e donne...uno dei principali meccanismi sociali attraverso i quali le donne sono costrette ad occupare una posizione subordinata rispetto agli uomini." Il contesto famigliare è il luogo privilegiato di espressione della disparità di potere nella relazione tra coniugi: perché inevitabilmente il duplice ruolo che la donna in questo contesto è chiamata a ricoprire di moglie e madre la rende soggetta ad una serie di “aspettative” da parte del coniuge e della società stessa, che la vedono ancorata ad un ruolo primariamente di cura e riproduttivo, di servizio, e non, come dalla Ministra affermato, di realizzazione. Infatti, statistiche, indagini criminologiche e studi psicologici di levatura internazionale sono concordi nell’affermare che la violenza dell’uomo in seno alla famiglia si scatena proprio nel momento in cui la donna sceglie di abbandonare il proprio ruolo di moglie e madre o “interpretarlo liberamente”, cercando di esprimere le proprie qualità anche come cittadina e donna, dunque come soggetto, prima ancora che come oggetto di “funzioni” legate al suo ruolo. E’ in questo momento che l’uomo si sente legittimato, imponendo la propria forza fisica, il proprio potere economico, il bene “superiore” della famiglia, a dissuadere la donna dalla possibilità di scegliere come costruire la propria vita, a sminuire la scelta di autonomia della donna come scelta debole, a cercare di tenerla al suo servizio con tutti i mezzi possibili, dalla minaccia allo stupro, alla violenza sui figli. Perché deve sapere, Ministra, che alto è il tasso di violenze da parte degli ex coniugi ai danni di donne e figli in casi di affido condiviso, non perché questa sia occasione di scontro sui figli, ma perché l’affido condiviso viene sovente concesso anche quando già erano state avanzate da parte della donna precedenti denunce penali al marito per percosse, minacce, maltrattamenti. L’incapacità di valutare la pervasività della violenza dell’uomo in famiglia, che non solo si rivolge contro la donna, ma anche è violenza assistita per i figli che indirettamente la subiscono, porta a concedere l’affidamento congiunto anche in questi casi, consentendo all’uomo violento di continuare a trovare spazi per distruggere fisicamente e psicologicamente le persone, donna e figli, che hanno deciso di sottrarsi dalla sua potestà. A fronte della gravità e della pervasività della discriminazione e della violenza degli uomini ai danni delle donne italiane, pare una ulteriore ed inaudita violenza istituzionale non solo la scelta di non assegnare un Portafoglio al Ministero delle Pari Opportunità per consentirLe di poter effettivamente intervenire a supporto dei centri antiviolenza e rendere concrete le politiche di supporto alla fuoriuscita delle donne da situazioni di criticità, ma anche la scelta di tagliare quei già pochi fondi stanziati a tal fine, che ancora una volta, da un Governo preminentemente composto di uomini, viene distratto alle politiche delle pari opportunità a favore di altri e del tutto diversi ambiti (abolizione ICI prima casa, quella in cui i coniugi possidenti e maggiormente remunerati rispetto alle proprie consorti potranno continuare ad esercitare agevolmente su di loro violenze e pressioni economiche e psicologiche). Molte altre sarebbero le osservazioni su cui soffermarsi, ma, per brevità, pare opportuno in questa sede portare a Sua conoscenza e fare rimando alle Raccomandazioni che il Comitato per l’applicazione della Convenzione per l’Eliminazione di ogni forma di discriminazione contro la donna (CEDAW) ha, in più riprese, rivolto al nostro Stato, e che sempre sono state ignorate ed occultate, al punto da doversi una associazione come la nostra addossare l’onere di tradurle e diffonderle. Le alleghiamo alla presente, nella speranza voglia fare di tali Raccomandazioni fulcro centrale di indirizzo delle azioni che porrà in essere, che sempre dovranno essere rivolte alla promozione della donna in quanto soggetto, per rendere concreto il godimento dei loro diritti fondamentali. Associazione Nazionale Giuristi Democratici Gruppo di studio Generi e Famiglie

Associazione Nazionale Giuristi Democratici

31 Maggio 2008 10:55

Egregia Signora Ministra, non trova singolare che i più convinti difensori della famiglia siano persone single, con molti matrimoni alle spalle, o in gonnella bianca che si affacciano ogni domenica da un balcone? Se è così bello passare il resto della vita tra le mura domestiche, perché Lei non abbandona il suo Ministero per coronare il sogno più bello per ogni donna? Noi verremmo volentieri a tirarle il riso fuori la chiesa: il riso è abbondanza. Tanti auguri e figli (ovviamente) maschi. Annalisa

Annalisa

31 Maggio 2008 01:22

Lo ammetto, a volte sono provocatoria e invio proprio a Tutte e Tutti, quello che mi sta a cuore, tento. Oggi ho inviato anche allo splendido Portale, sottotitolato 25 motivi per non essere laici, la lettera in questione. Tanto per farvi capire come vanno le Cose, allego la risposta che potete leggere sul blog www.barby25.com, a me titolata RISPOSTA DI UNA CATTOLICA, Buone risate... ______________________ Questa è la risposta di www.barby25.com alla lettera scritta da una certa Doriana Goracci, femminista e lesbica a quanto pare, al Ministro Mara Carfagna che troverete sotto alla mia risposta. Pubblicherò questo 3D sul mio blog considerando anche che la sopracitata Doriana (che non so chi sia), mi ha inviato l'email senza previa consulta. Risposta di b25© Se la Famiglia, oggi, è quella che è, è colpa di tutti quelli come voi, depravati e perversi in genere, che hanno manipolato la mentalità sociale a proprio uso e consumo depravandola a sua volta. La Famiglia che la Carfagna difende, così come la difendono i cattolici, i Giusti e lo stesso Governo, è ciò che dovrebbe essere la Famiglia e per essere ciò che, purtroppo, oggi non è, bisogna fare in modo che la mentalità PERVERSA che voi avete introdotto nella società, venga ridotta al minimo rivalutando quei VALORI e quei PRINCIPI NON NEGOZIABILI che rendono i comportamenti umani più corretti e stabili possibili. Poi, SPERO che anche voi sappiate che questa dimensione terrena non è perfetta e che sempre ci saranno persone malate sia nel fisico che nella mente, deviate psichicamente come le sono le lesbiche, i gay, le anoressiche, le ninfomani, i dipendenti dal sesso, e tutti coloro che patiscono queste DEVIAZIONI psichiche o "disturbi" come si dice in psicologia, i quali disturbi anziché essere assecondati con il rischio di farli peggiorare sempre di più, dovrebbero, invece, essere sottoposti a TERAPIA sia dal punto di vista psichico che dal punto di vista spirituale. A tale proposito, vi invito a seguire terapie iniziando a far parte del gruppo NARTH che è apposta per questo. Potete trovare informazioni a questo link: http://www.narth.com/index.html Per quanto riguarda la "determinazione delle donne" è un termine di cui non sapete nemmeno voi il significato. Autodeterminazione DA CHE? Le Donne sono già di per sè stesse "autodeterminate" perché sono PERSONE e, come tali, hanno volontà propria e libero arbitrio. Ma se la loro parte istintiva FUNZIONA MALE (come nel caso delle lesbiche), significa che HANNO UN PROBLEMA PSICHICO allo stesso modo delle anoressiche o di altri "disturbi". Per ciò che riguarda la mentalità SBALLATA di certe sedicenti "donne", come nel caso delle femministe, è frutto di una PERVERSA IDEOLOGIA che ha confuso la loro capacità di ragionamento facendole, di fatto, diventare STRUMENTO DEL MASCHILISMO DOMINANTE, oggetti senza alcuna dignità che si illudono di avere "pari opportunità" rispetto all'uomo ma che, al contrario, non fanno che SNATURARE il loro essere Donne, perché, di fatto, rifiutano tutti gli aspetti che fanno una donna VERAMENTE DONNA. In conclusione le femministe non sono donne. Sono solo delle povere illuse che non hanno capito il significato di essere Donna nè il significato di PERSONA. Logico quindi che le loro dimostranze, siano del tutto fuori luogo e prive di senso. Tanta retorica ma niente di veramente concreto. Le azioni delle pari opportunità dovrebbero essere rivolte a riconoscere e promuovere le nostre reali necessità non solo come Donne ma come PERSONE visto che noi donne non abbiamo un posto privilegiato nella società solo per essere tali. Siamo PERSONE come le sono I BAMBINI che proprio le femministe aizzano ad AMMAZZARE quando sono ancora nella pancia della loro madri, quasi che la madre, perché donna, contasse di più del bambino. NO! Le Donne non hanno privilegi. Hanno DIRITTI NATURALI così come qualsiasi altra persona. Non è forse un diritto di ogni persona quella di vivere senza subire violenze? O un uomo perché uomo può subirla mentre una donna no? La scelta di cosa fare della nostra vita, già ce l'abbiamo NEL LIMITE CHE CI CONCEDE LA NOSTRA LIBERTÀ. E siccome voi non sapete il significato di libertà, è OVVIO che abbiate qualche confusione in merito... Si è LIBERI di fare CIÒ CHE È BENE PER IL BENE COMUNE, per il prossimo, per la persona in sè stessa e per la società. Quindi il BENE a cui mi riferisco non è un bene soggettivo né relativo ma è un bene ASSOLUTO. È BENE tutto ciò che a medio, corto o lungo periodo NON DISTRUGGE L'ESSERE UMANO in nessuna delle tre nature in cui l'essere umano è composto (mente, corpo e spirito). Farsi chiavare tutto il giorno, NON È BUONO nè per la donna nè per un uomo. La donna è libera di falo ma non è libera di pretendere che tutti lo facciano. Due donne lesbiche NON FORMANO UNA FAMIGLIA semplicemente perché una famiglia non dà, in natura, potenzialmente frutto se formata da due persone dello stesso sesso. Ed è OVVIO come il sole! Inoltre due persone dello stesso sesso NON POSSONO ADOTTARE BAMBINI, perché la loro influenza su di loro (anche solo come presenza costante), influirebbe sulla psiche del bambino che non si renderebbe più conto della differenza naturale di ruoli e di aspetti che ha un uomo rispetto ad una donna e viceversa i quali sono COMPLEMENTARI, ossia, SI COMPLETANO A VICENDA. Se queste cose le lesbiche e le femministe non lo capiscono è un LIMITE derivante dal loro disturbo psichico e dalla confusione di ideologie MASCHILISTE (COME IL FEMMINISMO) che non fanno loro ragionare nel modo corretto e LOGICO. Le prove sono di fronte a tutti noi, è la stessa NATURA che ci spiega come le cose sono state impostate e come devono CORRETTAMENTE funzionare. Che poi ci siano dei meccanismi che, molte volte, funzionano male, fa parte della nostra dimensione umana che è imperfetta, nonostante che, concettualmente, sia perfetta. Dubito che abbiate capito qualcosa di quanto ho scritto ma, almeno io c'ho provato. Anziché farvi stravolgere dal vostro orgoglio, perché non cercate di ammettere a voi stesse che qualcosa nel vostro ragionamento fa acqua? Perché non vi date il beneficio del dubbio e iniziate ad aprire gli occhi sulla vostra condizione e sull'Ego che vi divora fino all'osso? Datemi retta... Mettetevi in contatto con la Narth. Vedrete che vi farà bene. Ah... già che ci siete, dedicate un po' di tempo al documento "Donna e uomo" "l'humanum nella sua interezza" pubblicato dal convegno internazionale pontificio consiglio per i laici... Ci sono cose veramente interessanti. http://www.laici.org/index.php?p=convegnodonna b25© www.barby25.com

Doriana Goracci

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