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29 Maggio 2008 01:18

il concetto di" citta' leggera"

926 visualizzazioni - 0 commenti

di SOGNO

Ho ascoltato ad un recente convegno svoltosi a Genova sul 68 in quella citta' e un bilancio sul presente ,in un intervento di Stefano Zara che fu candidato sindaco in competizione con la Marta Vincenzi ma di schieramento ulivista che parlando del futuro,.. ha ipotizzato per Genova l' idea DELLA CITTA' LEGGERA "Che intendeva riferirsi al concetto di crescita ormai inceppato,... in particolare proprio a Genova e da tempo .,suggerendo di valorizzare....come soluzione , cio' che si ha ...e cio' che è la peculiarita' di un territorio,... ad esempio in Liguria diviso tra terra e mare . Un' idea interessante che rapportandola ad esempio ai concetti di Serge Latousce ecologista e filosofo francese SULLA DECRESCITA ,puo' evidenziarsi su questo tipo di indirizzo ,..in particolare per chi come Zara è stato importante dirigente industriale ,...una sorta di conversione,... anche se non dichiarata, ad un nuovo pensiero .,meno industrialista e piu' sostenibile . In sostanza IL CONCETTO DI CITTA' LEGGERA ...è un'.idea che puo' assumersi come metafora di un concetto che attraverso una "decrescita attiva" del tipo:- ricerca scientifica ,conversione alle alte tecnologie , risparmio energetico , rispetto e manutenzione dell' ambiente ,agricoltura stagionale e a km zero con coltivazioni di tipo biologico ,commercio locale,... è un pò il rovesciare il concetto attuale GLOBALISTA COSTOSO ,...AD ALTO SPRECO ENERGETICO, PER TORNARE AD UN LOCALISMO VIRTUOSO,meno sprecone, fatto di qualità della vita ,slegata dal consumismo imposto e totalizzante , per ripristinare l' idea DEL TEMPO LIBERO COME MEZZO PER MIGLIORARE LA PROPRIA ESISTENZA , considerarala come ricerca , e non conformistica ed omologata pertecipazione alla societa' delle merci ,in una prospettiva occupazionale e produttiva legata al proprio territorio e meno ai diktat delle multinazionali dominanti.... Un' ipotesi che potrebbe essere applicata a tutta Italia, con :.lo slow food ,le tecnologie locali ,il paesaggio, la storia e l' arte come modello di sviluppo,/turistico , piuttosto che il ritorno alle produzioni massive ed inquinananti . Queste considerazioni sono conseguenti agli evidenti segnali di collasso del sistema globale di sviluppo e di accesso alle risorse energetiche che l' esportazione di tecnologie del produrre capitalista verso Cina ed India hanno invece esasperato, per la loro consistenza demografica , nella spartizione generale anche con l' occidente ,di materie prime essenziali ma in diminuzione come il petrolio .,e suo conseguente aumento del prezzo . Il concetto di definizione di PIL cosi' non ha mai previsto il mantenimento delle posizioni aquisite ma la crescita infinita ,tra fatturati ,competizione ,e parossistica concorrenza tra economie . Questo fattore indotto dall' affermarsi della globalizzazione ha progressivamente disintegrato l' idea di qualità della vita "sostituita con "l' attaccamento al lavoro virtuoso ...,la produttivita' e i premi conseguenti . Ma l' affermarsi di questo principio produttivo, semplicemente non ha lasciato premi ai lavoratori ma solo: incidenti sul lavoro, impoverimento ,precarietà,spostando gigantesche risorse dai salari alle rendite di minoranze sempre piu' ricche II tempo libero si è ridotto tra le esigenze imperanti del produrre e degli indebitamenti personali , cosi' come quello dedicato alla cultura e all'informazione non omologata . Il risultato per milioni di persone è stato ed è vivere, nell' alienazione ,del perdere il lavoro col fiato sul collo ..della mancanza del tempo ,...del correre, del tenere le posizioni ....del parossistico ....stare sui mercati.!!ma che conviene solo a chi muove la filera e non a chi la subisce .. Infatti la competizione dei salari al ribasso tra estremo oriente ed occidente ha portato a far perdere di potere d' aquisto e di sicurezze tutti i lavoratori ,ma in misure diverse. L' Italia 7a potenza finaziaria del pianeta, è ad esempio uno dei paesi con i salari piu' bassi tra le nazioni maggiormente industrializzate . Gli scienziati ipotizzano tra il 2020/30 la data di collasso del sistema produtivo globale sia sotto il profilo dell' approvvigionamento delle materie prime che dell' inquinamento mondiale in atmosfera da co2 . E' evidente che oggi il peggior nemico delle multinazinali e dei teorici della crescita continua ,sono proprio l' energia rinnovabile ,la sua resa e portabilità che richiede poco tempo ad essere impiegata e anche applicata in modo decentrato ed autonomo ,fino a ridurre il consumo da petrolio ,quindi scardinando la dipendenza e il gioco perverso del ricatto delle multinazionali dell' energia . E' evidente che un' umanità culturalemente evoluta che riesca ad ottenere energia dal sole e a scaldarsi illuninando le prorie case ,dimezzando costi e servaggi ,...fà paura a chi ha strutturato un sistema gerarchico fondato proprio sui monopoli delle mutinazionali che lucrano invece su materie prime di origine fossile . NON SI SA' SE L' UMANITA' SARA' IN GRADO DI USCIRE DA QUESTO GUADO CHE RAPPRESENTA IL CONFINE TRA DUE MONDI.,, IL CAPITALISMO GLOBALISTA E MONOPOLISTA ......E UN 'ECONOMIA DECENTRATA /SOSTENIBILE OVE SI RINFORZINO LE COMUNITA' LOCALI ,RESE LIBERE CON LA NUOVA TECNOLOGIA ,DALLA GOGNA ENERGETICA.... DI SCEGLIERSI UN FUTURO forse piu' pacifico e MENO DISTRUTTIVO E SUBALTERNO AGLI IMPERI .....

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