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7 Maggio 2008 20:32

LA MAFIA DENUNCIA

655 visualizzazioni - 0 commenti

di antonio giangrande

Consigliere comunale e Presidente dell’Associazione Contro Tutte Le Mafie denunciati dalla “mafia” per calunnia e diffamazione, con violazione del diritto di difesa. Latina – 8 maggio 2008 – Un consigliere comunale del comune di Santi Cosma e Damiano, adempiendo al suo dovere di vigilanza e controllo sulla legittimità degli atti amministrativi degli enti territoriali, con altri associati dell’Associazione Contro Tutte Le Mafie del posto, ha presentato vari esposti alle autorità competenti laziali. Esposti circostanziati e provati. Da questa meritoria attività è conseguita una duplice interrogazione parlamentare e un intervento da parte del Direttore Regionale del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio. Di questo si è dato conto sul portale di informazione dell’Associazione Contro Tutte Le Mafie, sul sito www.malagiustizia.eu al link LAZIO – LATINA , per rendere coscienti i cittadini di una realtà sottaciuta. Dalle risposte istituzionali scaturisce una vasta infiltrazione mafiosa e ripetute illegittimità perpetrate a danno del territorio locale e dei suoi abitanti, in particolare sul territorio del basso Lazio, in provincia di Latina, da qui la richiesta di scioglimento dei consigli comunali di Santi Cosma e Damiano e di Minturno. Pur palesandosi la fondatezza delle accuse e il diritto-dovere costituzionale di informare i cittadini, oltretutto riportando fedelmente il contenuto di atti pubblici, la reazione è stata la presentazione di una denuncia per calunnia e diffamazione a danno del consigliere comunale e del Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie, dr Antonio Giangrande. Denuncia infondata in fatto e in diritto, ma per la quale le autorità procedenti hanno chiesto l’elezione di domicilio per la notifica degli atti e la eventuale nomina del difensore. Nessuna informazione di garanzia e nessuna informazione sul diritto di difesa. Insomma, non si conosce il chi, il come, il quando e il perché della denuncia, oltre che ogni informazione utile al diritto di difesa. Dato che la mafia ti uccide, o ti affama, o ti condanna, ci si chiede: ma in questa Italia alla rovescia, è conveniente uscire dalla conformità omologata per lottare a favore di ideali di giustizia ?? Agli occhi dei giustizialisti a senso unico e di facciata, che vogliono al Parlamento Deputati incensurati, pur se incapaci ed inetti, quelli come noi che lottano per la giustizia, l’uguaglianza e la libertà, se condannati in base alle denunce di cui sopra, sarebbero meritevoli di essere eletti in Parlamento ??

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