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17 Aprile 2008 21:04

LETTERA AL PD

1750 visualizzazioni - 0 commenti

di sogno

si puo' imprigionare il vento? incarcerare le nuvole?asciugare il mare ? Cari compagni del PD ...lettera ai militanti che ancora hanno .....cuore e anima .... queste elezioni sono state infauste lo sappiamo ,ma...il web non si arrende !!!!!! NOI "TESTE DI MINKIA" ,UN MIX TRA : CANUTI 68TTINI,.... POVERI E SENZA UN CENT.... MA ANCORA LUCIDISSIMI..I BLOGGHER ...E I GIOVANI I 30ENNI.... QUELLI CHE SI SON ROTTI DI ST' ANDAZZO !CI SIAMO!!!! STIAMO SOLO PULENDO LE NOSTRE TASTIERE DEL PC PER USARLE COME "MITRAGLIE IN TRINCEA".... !CONTRO! ,SPARARE E DIFFONDERE IL PENSIERO .... ...DEMOCRATICO ,LIBERO ,EUROPEO ...!PER CAMBIARE IN MEGLIO IL MAL PAESE !SENTINA OGGI .......E DI NUOVO.... LA FOGNA DELL' EUROPA ! W ZAPATERO ! e la Spagna socialista "! Il diavolo ha fatto le pentole ,ma non i coperchi ,l'euro vola a 1.60 per dollaro ,-"COME ANDRANNO LE ESPORTAZIONI ????il petrolio schizza a 115 $dollari barile!!!! ,QUANTO CI COSTERA' L' INFLAZIONE ????pensano veramente che sia tutto calmo ..tranquillo ...che basti implementare sulla tv: calcio continuo e disinformazione con gossip 24ore su 24 ,menzogne ed epurazioni ????? Stile Biagi ? CERTO QUEL CHE E' SUCCESSO RASENTA IL GOLPISMO ,UNA LEGGE ELETTORALE ILLEGALE ,LA MESSA FUORI GIOCO DI UNA PARTE DEL PAESE.... Un comportamento scellerato ,...miope... rozzo ...adattabile alla meta' del 900 non al 2000 avanzato ..... Il 20% dei cittadini si astiene ,se si astiene vuol dire che dissente!che non è di destra !senno' li voterebbe ! ,il 3%della sinistra è stato escluso dal parlamento con una legge truffa !La meta' di chi ha votato per il PD.... non la pensa come il triumvirato VELTRON /FASSIN /,DALEM.. ,ha espresso solo il VOTO UTILE ,turandosi il naso ....ma è ancora di sinistra ., IL 37.6 è DEL PD e IDV.la sx è il 3%son il 40,6 piu' il 20%che non vota ,siamo il 60%dell' Italia .... che odia Berlusconi lo metterebbe a zappare la terra sotto il sole a 40° gradi in Sardegna !con stipendio a 1000euro mese.... vediamo un pò !.........se gli piace a Berlusconi vivere come noi ? ///PENSANO CHE SIA POSSIBILE CANCELLARE IL 60% DEGLI ITALIANI ? INTERNET VIAGGIA A PIENO REGIME ,I BLOG ESPLODONO IN COMMENTI E VOGLIA DI PARTECIPAZIONE ,,un vero fiume carsico nascosto ..INOLTRE LA SITUAZIONE ECONOMICA SUL PIANO INTERNAZIONAE E' ESPLOSIVA ..... ////PENSANO CHE RIPETERE CIO' CHE E' IL GIA' VISTO DAL 2001 AL 2006 /E DAL 2006 AL 2008,IL DELIRiO DEI PADOI SCHIOPPI ? .....BASTI PER TENERE BUONA LA GENTE ???? OFFRENDOGLI COSA ?????? BUGIE ?NOCCIOLINE ??' LA SCARPA DESTRA /POI LA SCARPA SINISTRA ,????L' ELEMOSINA COL PACCO DI PASTA CON SU SCRITTO .../.POPOLO DELLA LIBERTA' ? E BERLUSCONI IN TV CHE LO DISTRIBUISCE ????? VELTRONI ,BERLUSCONI ,CASINI, HANNO PENSATO DI POTER METTERE IL COPERCHIO AD UN CALDERONE BOLLENTE CHE S' ALIMENTA DA SE' ,,PENSANDO CHE BASTASSE ....MA SI SBAGLIANO .... VEDREMO COME ANDRA' FINIRE IN VAL DI SUSA/ COLLA TAV E DOVE E COME FARANNO LE CENTRALI NUCLEARI E CHI LE VORRA' SUL TERRITORIO ! DOVE FARANNO I NUOVI TERMOVALORIZZATORI ?E I RIGASSIFICATORI ? ..E IL PONTE SULLO STRETTO ? ADDAVENI ! ........... COME DICE GRILLO PER CONTINUARE A GOVERNARE TRA UN ANNETTO... CHE LA PUTREFAZIONE SARA' AL MASSIMO .....TRA PREZZI FUORI CONTROLLO, LA GENTE INFEROCITA ,SEMPRE PIU' POVERA,DISOKKUPATA ....,MORTA!.... INCENDIATA STILE THYSSENKRUPP! ANCHE QUELLA CHE HA VOTATO LEGA .......CHE GLI SI RITORCERA' CONTRO ! QUELLI COLLA CAMICIA VERDE PROCESSERANNO ////// BOSSI ! MA NOI E SEMPRE PIU' E' ...QUESTO è L' UNICO SIMBOLO.. IN CUI CI RICONOSCIAMO ..LA STELLA A 5 PUNTE L' ALLORO E L' ULIVO !la nostra Repubblica ,..non ne abbiamo un altra ..viviamo qui e siamo ITALIANI ! CHI TOCCHERA' LA COSTITUZIONE del 1948! ...(che và attuata !ed applicata in tutto !)si beckkera' nel cranio .."le punte" della.... stella ////a .....5 punte !..... DOVRANNO USARE L' ESERCITO E METTERE FUORI LEGGE IL WEB !!!!!! PER CONTINUARE QUESTA ORGIA ..... fare come a kronstadt nel 21 !ammazzarci tutti o mettere in galera 1milione e piu' di persone ma combatteremo come a Kronstadt ! CHISSENEFREGA QUINDI DI:- BERTINOTTI ,DI DILIBERTO, DI FASSINO E DI D'ALEMA..... CI HAN ROTTO ! Siamo nel 2000 piaccia o Non piaccia,... per quanta gente ancora è confusa e resa ignorante ,tanto da votare Berlusconi, ce n'è anche un 'altra ..che non ci stà che sà le cose... in minoranza ....ma c'è!!! ,è finita l' era dei poveri proletari che andavano in sezione ad istruirsi ,e a prendere per oro colato cio' che i segretari di sezione ci dicevano !Vi ricordate le 150ore ? Oggi il web ha dato la possibilita' d' informarsi a tanta gente ,l' unico risultato dell' Amerika visibile è stato il web !!!ognuno di noi è diventato una sezione ,una cellula attiva democratica ed utile /// da chi scrive a chi legge !..il partito è in noi nella nostra nostra coscenza ....nella nostra fede dalla parte e in memoria dei ..cittadini e dei ....marinai LIBERI ... di Kronstadt 1921! //"-Nel 1917, agli albori della rivoluzione d'ottobre, Kronstadt fu ancora una volta al centro di una sfrenata attività rivoluzionaria. Sotto l'influenza dell'estrema sinistra, che in quell'anno predominava ideologicamente tra gli abitanti dell'isola di Kotlin, Kronstadt si proclamò "comune rivoluzionaria" sull'esempio della comune di Parigi del 1871: nel maggio 1917 il soviet di Kronstadt, che si era auto-organizzato sotto la direzione di bolscevichi, anarchici, socialrivoluzionari di sinistra e radicali apartitici di tutte le correnti, rifiutò di sottomettersi all'autorità del governo provvisorio e si autonominò "unico potere della città". Venne organizzata una milizia popolare per difendere l'isola da ogni intervento esterno contro la sua sovranità, e gli abitanti di Kronstadt manifestarono un vero talento per l'organizzazione spontanea: a parte vari comitati, uomini e donne che lavoravano nella stessa azienda o vivevano nella stessa zona formarono delle piccole comuni agricole di circa 50 membri e cominciarono a coltivare tutto il terreno arabile a disposizione sul nudo territorio dell'isola. Poiché teneva moltissimo alla sua autonomia, la popolazione di Kronstadt sostenne fin da subito la parola d'ordine "tutto il potere ai Soviet" avanzata nel 1917 da Lenin, ma interpretandola in modo letterale: ogni località, cioè, doveva amministrare da sola i propri affari, senza nessuna interferenza di altre autorità centrali. Questa ingenuità sarà la miccia della rivolta del 1921 contro la dittatura di Lenin, prontamente repressa nel sangue"-//// per saperne di piu' link- [Kronstadt 1921: a bibliography - bibliografia in inglese - area anarco-marxista] [Kronstadt 1921: An analysis of bolshevik propaganda - in inglese - area anarchica] [Kronstadt 1921: An Analysis Of A Popular Uprising In Russia In The Time Of Lenin - in inglese - area marxista] [The end of Kronstadt - in inglese - epitaffio di area anarchica] [Kronstadt 1921: The Third Revolution - in inglese - area anarchica] e di chi si riconosce nelle radici profonde dalla nostra storia socialista e rivoluzionaria ! (The Socialist Revolutionary Anarchist Party (Italian: Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario) was a short-lived Italian political party. Founded in January 1891 at the Congress of Capolago, at which around 80 delegates from Italian socialist and anarchist groups participated. Notable figures included, Errico Malatesta, Luigi Galleani, Amilcare Cipriani, Andrea Costa and Filippo Turati. Malatesta envisioned the PSAR as the Italian federation of a new, anarchist and socialist, International Workingmen's Association. The PSAR largely fed into the Partito Socialista Rivoluzionario Italiano (PSRI). This organization was a founding member of the Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI) in 1892 ALLEGO UN POST DEGLI AMICI COMUNISTI DI RESISTENZE .ORG . SALUTI DI SINISTRA ..QUELLA CHE C'E' ....E CHE NON SPARIRA' !salvo un colpo di stato ! PAOLO GASTALDO DEL www.ilsognochecontinua.it www.resistenze.org - pensiero resistente - unità dei comunisti - 17-04-08 - n. 223 Appello Comuniste e Comunisti: Cominciamo da noi Dopo il crollo della Sinistra Arcobaleno, ci rivolgiamo ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del Prc e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia Siamo comuniste e comunisti del nostro tempo. Abbiamo scelto di stare nei movimenti e nel conflitto sociale. Abbiamo storie e sensibilità diverse: sappiamo che non è il tempo delle certezze. Abbiamo il senso, anche critico, della nostra storia, che non rinneghiamo; ma il nostro sguardo è rivolto al presente e al futuro. Non abbiamo nostalgia del passato, semmai di un futuro migliore. Il risultato della Sinistra Arcobaleno è disastroso: non solo essa ottiene un quartodella somma dei voti dei tre partiti nel 2006 (10,2%) - quando ancora non vi era l’apporto di Sinistra Democratica - ma raccoglie assai meno della metàdei voti ottenuti due anni fa dai due partiti comunisti (PRC e PdCI), che superarono insieme l’8%. E poco più di un terzo del miglior risultato dell’8,6% di Rifondazione, quando essa era ancora unita. Tre milioni sono i voti perduti rispetto al 2006. E per la prima volta nell’Italia del dopoguerra viene azzerata ogni rappresentanza parlamentare: nessun comunista entra in Parlamento. Il dato elettorale ha radici assai più profonde del mero richiamo al “voto utile”:risaltano la delusione estesa e profonda del popolo della sinistra e dei movimenti per la politica del governo Prodi e l’emergere in settori dell’Arcobaleno di una prospettiva di liquidazione dell’autonomia politica, teorica e organizzativa dei comunisti in una nuova formazione non comunista, non anticapitalista, orientata verso posizioni e culture neo-riformiste. Una formazione che non avrebbe alcuna valenza alternativa e sarebbe subalterna al progetto moderato del Partito Democratico e ad una logica di alternanza di sistema. E’ giunto il tempo delle scelte: questa è la nostra Non condividiamo l’idea del soggetto unico della sinistra di cui alcuni chiedono ostinatamente una “accelerazione”, nonostante il fallimento politico-elettorale. Proponiamo invece una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, in un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali, senza settarismi o logiche auto-referenziali. Rivolgiamo un appello ai militanti e ai dirigenti di Rifondazione, del PdCI, di altre associazioni o reti, e alle centinaia di migliaia di comuniste/i senza tessera che in questi anni hanno contribuito nei movimenti e nelle lotte a porre le basi di una società alternativa al capitalismo, perché non si liquidino le espressioni organizzate dei comunisti ed anzi si avvii un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una “casa comune dei comunisti”. Ci rivolgiamo: -alle lavoratrici, ai lavoratori e agli intellettuali delle vecchie e nuove professioni, ai precari, al sindacalismo di classe e di base, ai ceti sociali che oggi “non ce la fanno più” e per i quali la “crisi della quarta settimana” non è solo un titolo di giornale: che insieme rappresentano la base strutturale e di classe imprescindibile di ogni lotta contro il capitalismo; -ai movimenti giovanili, femministi, ambientalisti, per i diritti civili e di lotta contro ogni discriminazione sessuale, nella consapevolezza che nel nostro tempo la lotta per il socialismo e il comunismo può ritrovare la sua carica originaria di liberazione integrale solo se è capace di assumere dentro il proprio orizzonte anche le problematiche poste dal movimento femminista; -ai movimenti contro la guerra, internazionalisti, che lottano contro la presenza di armi nucleari e basi militari straniere nel nostro Paese, che sono a fianco dei paesi e dei popoli (come quello palestinese) che cercano di scuotersi di dosso la tutela militare, politica ed economica dell’imperialismo; -al mondo dei migranti, che rappresentano l’irruzione nelle società più ricche delle terribili ingiustizie che l’imperialismo continua a produrre su scala planetaria, perchè solo dall’incontro multietnico e multiculturale può nascere - nella lotta comune - una cultura ed una solidarietà cosmopolita, non integralista, anti-razzista, aperta alla “diversità”, che faccia progredire l’umanità intera verso traguardi di superiore convivenza e di pace. Auspichiamo un processo che fin dall’inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione problematica, anche autocritica. Indagando anche sulle ragioni per le quali un’esperienza ricca e promettente come quella originaria della “rifondazione comunista” non sia stata capace di costruire quel partito comunista di cui il movimento operaio e la sinistra avevano ed hanno bisogno; e come mai quel processo sia stato contrassegnato da tante divisioni, separazioni, defezioni che hanno deluso e allontanato dalla militanza decine di migliaia di compagne/i. Chiediamo una riflessione sulle ragioni che hanno reso fragile e inadeguato il radicamento sociale e di classe dei partiti che provengono da quella esperienza, ed anche gli errori che ci hanno portati in un governo che ha deluso le aspettative del popolo di sinistra: il che è pure all’origine della ripresa delle destre. Ci vorrà tempo, pazienza e rispetto reciproco per questa riflessione. Ma se la eludessimo, troppo precarie si rivelerebbero le fondamenta della ricostruzione. Il nostro non è un impegno che contraddice l’esigenza giusta e sentita di una più vasta unità d’azione di tutte le forze della sinistra che non rinunciano al cambiamento. Né esclude la ricerca di convergenze utili per arginare l’avanzata delle forze più apertamente reazionarie. Ma tale sforzo unitario a sinistra avrà tanto più successo, quanto più incisivo sarà il processo di ricostruzione di un partito comunista forte e unitario, all’altezza dei tempi. Che - tanto più oggi - sappia vivere e radicarsi nella società prima ancora che nelle istituzioni, perché solo il radicamento sociale può garantire solidità e prospettive di crescita e porre le basi di un partito che abbia una sua autonoma organizzazione e un suo autonomo ruolo politico con influenza di massa, nonostante l’attuale esclusione dal Parlmento e anche nella eventualità di nuove leggi elettorali peggiorative. La manifestazione del 20 ottobre 2007, nella quale un milione di persone sono sfilate con entusiasmo sotto una marea di bandiere rosse coi simboli comunisti, dimostra – più di ogni altro discorso – che esiste nell’Italia di oggi lo spazio sociale e politico per una forza comunista autonoma, combattiva, unita ed unitaria, che sappia essere il perno di una più vasta mobilitazione popolare a sinistra, che sappia parlare - tra gli altri - ai 200.000 della manifestazione contro la base di Vicenza, ai delegati sindacali che si sono battuti per il NO all’accordo di governo su Welfare e pensioni, ai 10 milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno sostenuto il referendum sull’art.18. Auspichiamo che questo appello – anche attraverso incontri e momenti di discussione aperta - raccolga un’ampia adesione in ogni città, territorio, luogo di lavoro e di studio, ovunque vi siano un uomo, una donna, un ragazzo e una ragazza che non considerano il capitalismo l’orizzonte ultimo della civiltà umana. Adesioni www.comunistiuniti.it - http://www.comunistiuniti.it/modulo-adesione - invia email a adesioni@comunistiuniti.it - telefono 331/3445147 - fax 051/99114507 indicando nome, cognome, località, recapito (email, telefono), ruolo Lista completa adesioni su: http://www.comunistiuniti.it Appello formato pdf Le prime adesioni: Ciro ARGENTINO operaio Thyssen Krupp Mariano TREVISAN comitato No Dal Molin Vicenza Piero CORDOLA comitati No TAV Val di Susa Francesco BACHIS comitato sardo “Gettiamo le Basi” Filippo SUTERA comitato NO PONTE Messina Giovanni PATANIA comitato di lotta Alluvionati Vibo Valentia C. BALLISTRERI, D. PAOLONE, G. MODIC, F. LISAI, M. PUGGIONI operai e delegati Fiat Mirafiori Margherita HACK astronoma Domenico LOSURDO filosofo Gianni VATTIMO filosofo Luciano CANFORA filologo Angelo D’ORSI storico Marco BALDINI conduttore televisivo Raffaele DE GRADA comandante partigiano, storico dell’arte Alberto MASALA scrittore VAURO vignettista Enzo APICELLA vignettista Giorgio GOBBI attore Michele GIORGIO giornalista de il Manifesto Manlio DINUCCI saggista, collaboratore de il Manifesto Bebo STORTI attore Gerardo GIANNONE operaio RSU Fiat Pomigliano d’Arco Wladimiro GIACCHE’ economista Marino SEVERINI musicista, “La Gang” “ STATUTO ”gruppo musicale Wilfredo CAIMMI partigiano, medaglia d’argento al valor militare Ugo DOTTI docente letteratura Università Pavia Guido OLDRINI docente filosofia Università Bologna Mario GEYMONAT docente filosofia Università Venezia Mario VEGETTI professore emerito università Pavia Andrea CATONE presid. centro studi transizione al socialismo Alessandro HOBEL storico del movimento operaio Federico MARTINO docente Diritto Università Messina Stefano AZZARA’ docente filosofia Università Urbino Fabio MINAZZI docente filosofia della Scienza Università Lecce Sergio RICALDONE partigiano, consiglio mondiale per la pace Wasim DHAMASH docente lingua e letteratura araba Università Cagliari Gigi LIVIO storico del teatro Teresa PUGLIATTI docente storia dell’Arte Università Palermo Maria Luisa SIMONE pittrice Delfina TROMBONI storica, femminista Silvia FERDINANDES presid. centro interculturale nativi ed immigranti “ALOUAN” “AEROFLOT ” gruppo musicale Francesco ZARDO giornalista e scrittore Carlo BENEDETTI giornalista Siliano INNOCENTI segret. circolo Prc Breda Ansaldo Pistoia Domenico MORO economista Giusi MONTANINI direttivo reg.le CGIL Marche Alberto BALIA musicista Hallac SAMI comitato di solidarietà con il popolo palestinese Fabio LIBRETTI operaio, direttivo FIOM Milano Antonello TIDDIA operaio, RSU Carbosulcis Carbonia Iglesias Dario GIUGLIANO docente filosofia Accademia delle Belle Arti Napoli Fabio FROSINI docente storia della filosofia Università Urbino Albino CANFORA docente analisi matematica Università Napoli Francesco SAVERIO de BLASI docente analisi matematica Roma Franco INGLESE astrofisico Vito Francesco POLCARO astrofisico Adele MONICA PATRIARCHI docente storia e filosofia Roma Helene PARASKEVAIDES filologa classica Laura CHIARANTINI docente biochimica Università Urbino Micaela LATINI docente storia letteratura tedesca Università Cassino Nico PERRONE docente filosofia Accademia Belle Arti Napoli Alfonso NAPOLITANO regista teatrale Tiziano TUSSI comitato nazionale ANPI Luigi Alberto SANCHI ricercatore CNRS, Parigi Omar Sheikh E. SUAD mediatrice interculturale Sergio MANES editore Orestis FLOROS medico CPT Massimo MUNNO “Luzzi Clan” curva sud Cosenza calcio Rolando GIAI-LEVRA direttore “Gramsci oggi” on line Cristina CARPINELLI centro studi problemi transizione socialista Vittorio GIOIELLO centro ricerca Fenomenologia e società Vito Francesco POLCARO primo ricercatore INASF Adriano AMIDEI MIGLIANO regista e critico cinematografico Renato CAPUTO docente storia e filosofia Università Roma Emanuela SUSCA docente sociologia Università Urbino Alessandro VOLPONI docente filosofia Fermo Maurizio BUDA operaio, RSU Iveco Torino Giuseppe BRUNI operaio, RSU Magnetto Weels Torino Mariano MASSARO delegato regionale ORSA Sicilia Armando RUSSO operaio, RSU Bertone Torino Luigi DOLCE operaio, Itca, Torino Giovanni ZUNGRONE segretario FLM Uniti Torino Ferruccio GALLO, Pino CAPOZZI operai, RSU Fiom Idea Institute Torino Manola MAURINO RSU ASL 1, Torino Roberto TESTERA operaio,Comau Torino Pasquale AMBROGIO operaio, Frigostamp Torino Nicola BORELLO operaio, RSU ItalCementi Vibo Valentia Mirko CAROTTA dirigente sindacale Trentino Alto Adige Paolo AMORUSO segretario SLC Caserta Daniele ARCELLA, Antonio BELLOPEDE, Vincenzo MEROLA, Salvatore BRIGNOLA operai, RSU Ericsson Marconi Marcianise, Caserta Mario MADDALONI operaio, RSU Filcem Napoletana Gas Eugenio GIORDANO operaio, RSU Alenia Pomigliano D’Arco Franco ROMANO operaio, RSU Filcams Napoli Ilaria REGGIANI comitato precari Mantova Franco BOSISIO operaio, RSU Sag Bergamo Francesco FUMAROLA lavoratore Atesia Roma Riccardo DE ANGELIS RSU Telecomitalia Roma Federico GIUSTI RSU Comunedi Pisa Redazione di RESISTENZE.ORG

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